Max Biaggi e Aprilia sul tetto del mondo: "E' stato un giorno grandioso"
Imola è una pista che ha ospitato numerose gare poi entrate nella storia.; con oggi ritorna il nome del circuito Enzo e Dino Ferrari negli annali della Superbike, accanto a quello di Max Biaggi e Aprilia, che aggiungono un primato al loro palmares di vittorie. Primo mondiale SBK per Max e primo mondiale SBK per Aprilia. E’ già storia.
“E’ un giorno grandioso, un giorno che ho voluto fortemente. Tante volte negli scorsi anni mi sono sentito di non essere messo nelle condizioni giuste per esprimere il mio valore, per raggiungere i risultati che so di valere – commenta il neo-iridato – Anche per questo, a un certo punto della mia carriera, ho scelto questo mondo, il campionato SBK, e per questo ho voluto le persone giuste intorno a me per questa avventura, perché le corse non sono solo velocità, gomme, e motore.Sono anche gioia e divertimento e con questi ragazzi, con questo team mi sento a casa. Voglio ringraziare tutti: la mia squadra, Aprilia, il Gruppo Piaggio, il suo presidente.
Il pacchetto moto/pilota/team è stato senza dubbio il più valido dell’anno: un gruppo di grande esperienza nelle corse che ha portato al top una moto completamente nuova: “Non è stata una stagione facile, molti piloti hanno vinto gare e se avessero avuto più regolarità avrebbero potuto infastidirci di più.” ha continuato il Corsaro.
“I momenti più belli sono state le doppie vittorie a Monza e Misano, vincere davanti al mio pubblico è qualcosa di speciale. Ma non è ancora finita, ora ci resta un obiettivo, portare la mia RSV4 al titolo costruttori. Ne parliamo tra una settimana e sarebbe veramente fantastico chiudere con un altro mondiale una stagione fantastica”.
Max Biaggi mette in bacheca il quinto titolo mondiale, dopo averne vinti quattro consecutivamente in 250 fra il ’94 e il ’97. Tredici anni digiuno passati fra 500/MotoGP, e Superbike, dove è approdato nel 2007 con Suzuki. L’avventura Aprilia è cominciata nel 2009 con la RSV4.
La casa di Noale è tornata fra le derivate di serie con la 4 cilindri RSV4, dopo aver schierato fino al 2002 il progetto bicilindrico RSV1000, cominciato nel ’99 e abbandonato per investire nella fallimentare RSCube da MotoGP. La V4 di Noale però è nata sotto una buona stella e un primo anno di sviluppo è bastato per rendere il secondo un trionfo mondiale.
Roberto Colaninno, presidente e AD del Gruppo Piaggio: “Oggi abbiamo conquistato un risultato straordinario, che arriva al secondo anno dall’ingresso di Aprilia nel mondiale Superbike, e che conferma una volta di più l’eccellenza tecnica del Reparto Corse di Noale e del Gruppo Piaggio nel panorama mondiale del settore due ruote. Nella giornata di oggi era impossibile immaginare qualcosa di meglio. Abbiamo vinto il mondiale Superbike su una pista italiana, con una moto italiana, un pilota italiano e uno sponsor – Alitalia – che porta l’Italia nel mondo. Non è mai successo in tutta la storia del mondiale Superbike ed è un fatto che rende tutti noi ancora più orgogliosi”.