Yamaha XV950 e XV950R: prova su strada e caratteristiche
La Yamaha XV950 provata sulle strade della California: ecco il nostro test della nuova bobber dei tre diapason.
Linea classica e tecnologia moderna: questi due concetti sintetizzano l’anima della Yamaha XV950. L’ultima nata della famiglia delle Sport Classic, quelle moto che, traendo ispirazione dal passato, si propongono sul mercato in chiave moderna, si contraddistingue per una linea anni ispirata allo stile americano degli anni settanta con la facilità d’uso di una stradale moderna.
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Motore bicilindrico raffreddato ad aria, pochi fronzoli ed un look classico con sella molto bassa rispetto al serbatoio e manubrio alto, l’ideale per viaggiare piacevolmente e con stile. Il motore è un bicilindrico a V di sessanta gradi da 950 cc in grado di erogare 52.1 cavalli ed una coppia massima di 79.5 Nm a soli 3.000 giri al minuto. Questo propulsore deriva direttamente dal motore della Yamaha XVS Midnight Star, pur rivelandosi più compatto per via di alcune modifiche all’aspirazione ed all’impianto di scarico che, tra le altre cose, prevede dei collettori ridisegnati.
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La versione europea della Yamaha Bolt vanta, oltre al nuovo sistema di scarico due in uno che esalta la voce del bicilindrico, anche una nuova centralina di gestione del motore che permette una migliore erogazione ai bassi regimi per massimizzare il piacere di guida. Forcella con steli da 41 millimetri e doppio ammortizzatore posteriore con 70 millimetri di corsa completano la moto insieme al telaio in acciaio a doppia culla che vanta una costruzione di tipo monoblocco che ha permesso di non dove realizzare un telaietto posteriore a parte.
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La Yamaha XV950 viene proposta sul mercato italiano ad un prezzo di 8.490 euro, ai quali bisogna aggiungere 500 euro per la versione con ABS. La Yamaha XV950R, che presenta l’ABS di serie, parte invece da 9.290 euro, con i clienti che possono personalizzare la propria moto con numerosi accessori, tra cui un impianto di scarico Akrapovic, dei cerchi a raggi, dei copristeli forgiati oltre alla possibilità di avere una sella diversa. Fatte queste premesse vediamo ora come la Yamaha XV950 si è comportata durante il nostro test sulle strade della California.
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Su Strada: il passato incontra il futuro
Salendo in sella si capisce subito di che pasta è fatta la nuova Yamaha XV950. Si è infatti costretti ad adottare una posizione di guida ben precisa, da bobber, nonostante si disponga di una buona dose di spazio per corpo e gambe. La sella risulta così comoda e spaziosa, con la seduta per il passeggero un po’ risicata, ma comunque utilizzabile per spostamenti brevi ma che potrebbe risultare scomoda su distanze medio lunghe. La guida risulta rilassata e semplice, anche a basse velocità vista la particolare configurazione, con la disposizione dei comandi che permette di azionare ogni funzione in maniera semplice e naturale.
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Molto morbida la frizione a dischi multipli in bagno d’olio, facile da azionare ed abbastanza precisa, con il cambio a cinque rapporti che risponde bene in maniera fluida e sciolta, con la cinghia di trasmissione che rende ancor più morbide le sensazioni di cambiata, anche quando non si fa troppa attenzione nell’innestare le marce. Merito anche del motore, gradevole e particolarmente pieno nell’erogazione, con la coppia che parte dai 3.000 giri e la moto che spinge bene e con continuità all’incrementare delle rotazioni del propulsore. Leggermente irregolare al minimo, il bicilindrico si rivela consistente quasi ad ogni regime, con un’erogazione coinvolgente che permette alla Yamaha XV950 di esibirsi in allunghi solitamente impensabili con motori di questo tipo.
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Il bicilindrico risulta parte integrante del telaio della moto e causa qualche vibrazione di troppo che potrebbe diventare un po’ fastidiosa ai regimi più elevati. L’assenza di un contralbero di bilanciatura e l’integrazione con il telaio non diminuiscono di certo le vibrazioni della moto, ma vista la tipologia, questa caratteristica è parte integrante dello spirito della Yamaha XV950. Il telaio in tubi d’acciaio ha diminuito l’interasse rispetto alla Midnight Star, portandolo da 1.685 agli attuali 1.570, mentre l’angolazione dello sterzo è cambiata, così da rendere la moto più maneggevole.
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Ed in effetti la Yamaha XV950 si dimostra piuttosto agile e facile da guidare: i quasi 250 chilogrammi dichiarati non infastidiscono alla guida, con una buona fluidità di marcia, anche alle basse velocità. Alzando il ritmo si nota immediatamente una buona stabilità anche a velocità elevate, con la Yamaha XV950 che si lascia portare bene anche in curva, scendendo progressivamente in piega e mantenendo traiettorie abbastanza precise. Certo non bisogna esagerare: le pedane toccano l’asfalto abbastanza facilmente invitando a raddrizzare un po’ ed a diminuire l’andatura.
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La strumentazione della Yamaha XV950 risulta ben studiata, con un look piacevole ed un’ottima facilità di lettura, a patto che le condizioni di luce siano favorevoli, mentre tutti i comandi sono piacevoli da utilizzare e le manopole si rivelano comode anche dopo un lungo utilizzo. Non così comode le sospensioni posteriori che, avendo una corsa di soli 7 centimetri, arrivano a fondocorsa nelle strade più dissestate, rendendo un po’ troppo secca e scomoda la moto in alcune situazioni. Niente da dire invece sulla forcella che lavora bene pur essendo abbastanza morbida. Precisi e ben modulabili i freni che, pur non avendo un mordente elevato o aggressivo, svolgono bene il loro lavoro alle andature tranquille tipiche di questo genere di moto.
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Yamaha XV950: la ciclistica
Progettate per regalare una guida facile ma vivace, le due Yamaha XVS950 presentano un telaio a doppia culla in acciaio. La sua struttura è monoblocco, senza telaietto separato, e il bicilindrico a V è parte integrante del telaio ed è montato con un sistema rigido che permette al motore di trasmettere le sue pulsazioni al pilota. L’interasse di 1.570 mm rende la guida agile e leggera, per la massima maneggevolezza in città e un comportamento neutro e stabile nella guida in autostrada. La forcella con steli da 41 mm è perfettamente integrati nel look, così come il doppio ammortizzatore posteriore, che è stato messo a punto per offrire un’escursione morbida nella prima fase, con un irrigidimento progressivo. XV950R migliora ancora l’azione ammortizzante, grazie alla possibilità di regolazione in compressione offerta dal doppio ammortizzatore con serbatoio separato.
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Per mantenere fedelmente il look custom, i nuovi cerchi in lega sono a 12 razze, con dimensioni 100/90-19 (anteriore) e 150/80-16 (posteriore). Insieme alle sospensioni, le misure di cerchi e gomme offrono l’equilibrio ideale tra prestazioni, grip e feeling della superficie stradale. Sono moto che dentro hanno tutta la leggendaria eredità sportiva Yamaha, e fuori le linee che hanno decretato il successo dei modelli classici.
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Anche se mantengono le linee filanti e pulite delle custom old school, le XV950 adottano componenti e tecnologie di ultima generazione, per un’esperienza di guida unica. La mappatura della centralina, le compatte camere di combustione ed il design innovativo dell’aspirazione assicurano un’efficienza senza paragoni, ed un’eccezionale sensibilità all’acceleratore, per una guida facile e rilassante. Appena usciti dalla città, il grintoso bicilindrico a V di 60° prende vita, con tutta la sua coppia, ed insieme alla ciclistica di tipo sportivo regala il piacere di guida che ogni pilota si aspetta da una Yamaha.
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La Yamaha XV950 monta dischi flottanti a margherita, del diametro di 298 mm. I dischi a margherita offrono un miglior controllo in frenata e rendono il disco più resistente alla distorsione dovuta al calore grazie alla migliore dissipazione del calore dovuto al profilo a margherita. Per la Yamaha XV950 l’ABS è disponibile in opzione, mentre sulla più “ricca” XV950R è un equipaggiamento di serie. Nuovo il disegno della cinghia di trasmissione che ha le dimensioni più compatte di sempre, essendo larga solo 21 mm. Il nucleo in fibra di carbonio la rende rigida e resistente, e riduce al minimo la rumorosità.
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Yamaha XV950: il motore
Con l’obiettivo di catturare la vera anima e le sensazioni di una custom, Yamaha è partita dal collaudato motore di XVS950A, e l’ha sviluppato ulteriormente per adattarlo ai nuovi modelli. Il bicilindrico a V di 60° eroga 80 Nm di coppia a 3.000 g/min grazie al layout con 4 valvole per cilindro SOHC con una compatta camera di combustione. Una curva di coppia ideale sia nel circuito urbano sia nelle “sgasate” fuori dei confini della città. La cubatura è di 942 cc, e i cilindri hanno un riporto anti attrito, mentre i pistoni sono forgiati in alluminio, per ottimizzare l’affidabilità e le prestazioni. Il nuovo parastrappi in gomma, integrato nella frizione, consente innesti più morbidi e riduce la fatica del pilota nell’uso frequente, come la guida in città.
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Per ottenere un design più compatto dei modelli XVS, Yamaha ha completamente rivisto l’aspirazione ed il filtro dell’aria. Progettato per offrire un’efficienza straordinaria e per contribuire a mantenere l’essenzialità delle linee, il nuovo filtro è posizionato sul lato destro del motore. Anche se ha una capacità di 2,3 litri, inferiore del 15% rispetto al filtro di XVS950 , l’analisi dei flussi e le valutazioni dei test su strada hanno dimostrato che la nuova soluzione migliora le caratteristiche di coppia del motore.
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Per ottimizzare i risultati ottenuti con la nuova aspirazione, sui nuovi modelli XV950 sono stati adottati anche nuovi diagrammi per l’iniezione elettronica, che permettono di ottenere un’accelerazione bruciante, una guida fluida e un notevole contenimento dei consumi. La nuova mappatura della centralina è stata sviluppata con l’obiettivo di aumentare la già eccellente ripresa nei regimi medio-bassi, ottimizzando le prestazioni in città.
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Il nuovo scarico è il complemento ideale alla nuova mappatura dell’iniezione, e incrementa ulteriormente la spinta ai bassi e medi regimi. Nel nuovo design lo scarico 2 in 1 che corre sul lato destro della moto ne sottolinea la sagoma compatta e abbraccia il motore, creando un blocco unico con il corto terminale di scarico. L’impiego di lana di vetro all’interno del silenziatore risponde alle normative sulle emissioni, anche acustiche, ma il sound mantiene il tono chiaro e brillante che fa parte del DNA XV950. Il motore raffreddato ad aria recita un ruolo fondamentale nella creazione del look puro e metallico del design compatto e minimalista delle due custom in stile neoretrò, anche grazie alle dettagli in acciaio del filtro e dello scarico.
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