Il "canguro" Stoner stordisce tutti e fa il poker! Poi Lorenzo e Rossi.
La corsa: standard. Voto 7- Lo show lo offre il “fugone” del “canguro” solitario e qualche sprazzo di bagarre nelle retrovie. Ma distacchi abissali e misera griglia non schiodano la MotoGP dalla sua crisi.
Stoner: oro. Voto 10+. L’australiano della Ducati (voto 10+) – quattro vittorie in quattro anni, terzo centro stagionale -sbriciola il detto “nemo propheta in patria” e le velleità degli avversari. Unico pilota vincente sulla Rossa: “complicato” ma di gran classe. Errore grave della Casa bolognese esserselo fatto scappare. Ai posteri l’ardua sentenza.
Lorenzo: argento. Voto 8. Il neo campione del mondo si “accontenta” di un brillante secondo posto e torna a rimettere la sua Yamaha (voto 10) davanti a quella del … rivale Rossi. Azione potente e maturità agonistica contraddistinguono il fuoriclasse. Sono le doti del maiorchino. E fanno risultato.
Rossi: bronzo. Voto 8- Il pesarese è ancora autore di una bella rimonta e vince alla fine, di forza, il duello con Hayden per prendersi l’agognato podio. Terzo risultato pesante e positivo: Vale non è più il “caimano” ma resta sempre uno straordinario avvoltoio.
Hayden: cartone. Voto 6. Ancora fuori podio, esce sconfitto dal corpo a corpo con Rossi, accusa un distacco pesante dal coequipier australiano. L’americano è veloce e coriaceo, ma per andare davanti non basta. Ottima seconda guida.
Spies: presente. Voto 7+. Il Rookie continua la fase di … apprendistato con qualche eccesso di zelo che lo priva di una classifica più consistente. Ma l’americano c’è e non tarderà ad esseere vincente.
Simoncelli: superpresente. Voto 7+. Il romagnolo firma una bella corsa, brucia le tappe e non teme la bagarre con i “grandi”. Manca ancora di “tenuta” ma dimostra che la classe non è acqua.
Dovizioso: sfortunato. Voto, non classificato. Trasferta da dimenticare per l’italiano della Honda (voto 4-): qualifiche negative e corsa ko per un grave problema tecnico della sua moto. Alla prossima.
Melandri: chiaroscuro. Voto 5-. Il ravennate procede a zig zag con belle tornate e giri assonnati. Manca il passo: di più, manca la determinazione. Oramai la testa è altrove.
Bautista: ombra. Voto 4. Lo spagnolo rimane unico alfiere della Suzuki (voto 4-) e chiude 12°. Tutto da rifare.