CIV Supersport: Vizziello campione italiano, poi squalificato… o forse no! Titolo ancora sub-iudice per una settimana
Si è svolto ieri al Mugello l’ultimo appuntamento del Campionato Italiano Velocità – CIV 2010, tra i titoli tricolori bisognava ancora assegnare sia la categoria Supersport che la Superstock 600 (andata a Massei) e la Superstock 1000 andata a Goi, mentre il titolo Superbike era già nelle mani dell’ottimo Alessandro Polita con una gara di anticipo.
La Supersport, indubbiamente la più importante e prestigiosa tra le categorie da assegnare, risultava la classe più combattuta con molti piloti in pochissimi punti. Si sono infatti presentati a Scarperia, Vizziello (primo con 89 punti) seguito da Lamborghini (con 88 punti) e da Tamburini (con 86 puti) di seguito e poco staccati troviamo Migliorati (78 punti) e Dionisi (73 punti). La gara è stata vinta da un ottimo Ilario Dionisi che ha sfruttato la bagarre tra Viziello e Tamburini per la posizione di testa.
Una volta assunto in comando della gara Ilario ha spinto molto forte, l’unico che ha mantenuto il suo ritmo è stato Vizziello mentre Tamburini perdeva terreno e veniva superato anche da Migliorati. La gara si conclude quindi con Dionisi primo seguito a ruota da Vizziello. Terzo Migliorati a 5 secondi dal primo e quarto Taburini a oltre dieci secondi dai primi. Ferruccio Lamborghini, altro pilota in lotta per il titolo è apparso poco incisivo e mai presente nelle posizioni di testa chiudendo in settima posizione. Il titolo viene così assegnato a Vizziello che chiude con chiude con 15 punti di vantaggio su Tamburini. Dopo la gara però il Team Bike Service che schiera la Yamaha R6 del talentuoso Tamburini sporge reclamo contro Vizziello per le pinze freno anteriori della sua CBR non conforme.
Dopo la verifica dei commissari viene così squalificato Gianluca e Tamburini guadagna il gradino più basso del podio oltre al titolo italiano. Festeggiamenti e targa tricolore per Roberto Tamburini, se non fosse che nel frattempo il Team Velmotor 2000 di Viziello sporge un contro reclamo, in quanto le pinze in questione erano perfettamente originali, dal momento che la CBR 600 RR viene venduta in versione stadard e versione ABS.
L’errore era quindi legato proprio al fatto che le pinze della versione ABS (utilizzata da Vizziello) risultano leggermente diverse da quelle standard, ma comunque anche esse perfettamente omologate sul modello di serie ABS preso come base dal Team Velmotor 2000. Nella confusione e incertezza generale i commissari non possono che constatare il fatto e accettare il contro ricorso del Team, in merito a questo però dovrà pronunciarsi la commissione sportiva e la risposta arriverà tra circa una settimana. Nel frattempo sono tutti nel limbo nonostante i festeggiamenti avvenuti prima da parte di Vizziello e poi da parte di Tamburini.
Il risultato ottenuto sul campo a nostro avviso sembra a questo punto quello più accreditato, seppure non resta che attendere qualche giorno per sciogliere ogni dubbio in merito. I due piloti però passeranno senza dubbio una settimana poco rilassante nell’attesa di un verdetto che muterà per loro le sorti di una intera stagione. Forse quel ricorso di poteva evitare, o forse i giudici federali avrebbero potuto capire già nel primo controllo che quelle pinze seppur riverse da altre CBR erano comunque omologate e installate di serie su un’altra versione. Di sicuro lo spettacolo non ne ha beneficiato, ma le corse si sa sono fatte così (in merito a ricorsi e decisioni a posteriori la F1 purtroppo offre numerosi esempi).
Il più amareggiato per ora è Gianluca Vizziello che si è visto escludere dalla classifica finale dopo una gara condotta con determinazione. Per lui non sarebbe certo la prima beffa a pochi metri dalla vittoria, ricordiamo infatti che nel 2004 nel mondiale stock dopo aver dominato quasi tutto il campionato con 7 vittorie nelle prime 10 gare fu penalizzato da una banale caduta in minimoto durante lo Yamaha Fest nella quale si ruppe una mano perdendo così il campionato nelle ultime due gare per soli 5 punti a vantaggio del compagno di squadra Alfonsi.
Altra beffa nel 2006 quando perse per un solo punto il campionato italiano Supersport a favore del pur veloce Masimo Roccoli a causa della rottura del motore durante l’ultima gara di Vallelunga. Da noi intervistato nella serata di domenica Gianluca è apparso comunque fiducioso seppur costernato per l’accaduto: “per tutto il week end siamo stati sempre nei primi posti della classifica, ho dato sempre il massimo in ogni singolo turno di prove perché tenevo molto a questa gara, e volevo assolutamente portare a casa il titolo italiano – ha dichiarato parlando della gara – dopo il sorpasso di Dionisi mi sono incollato a lui per non farlo fuggire anche se era molto veloce, una volta capito che Tamburini era lontano in quarta posizione ho evitato di attaccare Ilario pensando al campionato seppur eravamo molto vicini. Ora però devo aspettare ancora una settimana per sapere se sarò io il campione o Roberto. Per tutti e due è stata una doccia fredda prima per me che dopo i festeggiamenti mi è stata notificata una squalifica, sia per lui che dopo aver festeggiato e ottenuto la targa del vincitore ha saputo che era stato accolto il mio ricorso e che ci sono ottime basi perché la squalifica venga annullata. In generale sarebbe stato meglio che tutto questo non fosse avvenuto, e che i commissari fossero meglio informati sui tipi di omologazione delle pinze e sulla esistenza di un diverso equipaggiamento per la versione di serie. Io dal canto mio faccio solo il pilota, non conosco perfettamente tutti i cavilli tecnici e burocratici ma penso solo a dare molto gas come cerco di fare in gara. Ora però spero solo che questa faccenda si concluda al più presto e nel migliore dei modi”.