Se casco senza casco: prontuario sulla legge 171 sull'obbligo di utilizzo del dispositivo
La rivista Il Centauro, con successiva pubblicazione sul sito dell’Asaps, ha illustrato le particolarità della legge 171 del Nuovo Codice Della Strada, quella che regolamenta l’utilizzo del casco su motocicli e ciclomotori, per salvare più teste possibili in caso di incidenti con impatto della testa al suolo e su oggetti fermi ed in movimento.
La Disposizione 171 consta di sei articoli, dei quali solamente due hanno carattere prescrittivo:
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Comma 1: fare uso del casco protettivo, nonché di tenerlo regolarmente allacciato, durante la guida dei ciclomotori e dei motoveicoli;
Comma 1-bis: esenzione speciale per i conducenti ed i passeggeri dei predetti veicoli al verificarsi di determinate condizioni oggettive da ricondurre alla particolare tipologia di veicolo utilizzato.
Comma 2: sanzione amministrativa pecuniaria applicabile allorquando risulti violata la norma anzidetta.
Comma 3: sanzione amministrativa accessoria del fermo amministrativo, nella forma semplice e aggravata.
Commi 4 e 5: sanzione amministrativa pecuniaria ed accessoria relativa alla commercializzazione sul territorio nazionale dei caschi protettivi non omologati.
Ovviamente la novità di cui si va tanto discutendo in questo periodo, è la declassificazione dei caschi D.G.M. meglio conosciuti come “a scodella” che inizialmente furono omologati per la sola conduzione di ciclomotori, con la diffusione nel nostro paese anche ad altre categorie nonostante fosse chiara l’insufficienza della protezione. Malcostume italiano, potremmo dire, ma anche una errata interpretazione della “protezione” da parte delle autorità che hanno reso possibile la sua diffusione.
Con questo provvedimento, si conta di elminare dalle strade, e dai ciclomotori, la fantomatica scodella, in favore di caschi demi-jet o jet con visiera, dalla protezione maggiore per collo, orecchie e tempie, e sopratutto, dalla omologazione europea. Gli unici esenti dall’utilizzo del casco, sono i conducenti di quadricicli leggeri o microcar, e motocicli e ciclomotori con cellula di sicurezza a prova di crash test, come il BMW C1, per esempio.
A livello sanzionatorio, l’assenza o non corretto utilizzo del casco, viene sanzionato come segue:
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1. Conduceva il ciclomotore/motoveicolo non facendo uso del casco protettivo omologato: € 74,00
2. Conduceva il ciclomotore/motoveicolo dotato di sistemi di ritenuta senza fare uso dei medesimi e privo di casco protettivo omologato: € 74,00
3. Quale passeggero del ciclomotore/motoveicolo non faceva uso del casco protettivo omologato: € 74,00
4. Quale passeggero del ciclomotore/motoveicolo dotato di sistemi di ritenuta senza fare uso dei medesimi e privo di casco protettivo omologato: € 74,00
5. Conduceva il motoveicolo o comunque faceva uso o faceva far uso di un casco recante sigla identificativa DGM durante la sua circolazione: € 74,00
6. Conduceva il motoveicolo o comunque faceva uso o faceva far uso di un casco non omologato ovvero privo di etichetta dalla quale accertare gli estremi di omologazione € 74,00
7. Per avere importato o prodotto per la commercializzazione sul territorio nazionale o comunque fatto commercio di un casco non omologato € 779
Nei punti dall’1 al 6 si applica la sanzione amministrativa accessoria del fermo amministrativo con affidamento del veicolo al proprietario e, in caso di conduzione del veicolo da parte di minore, al genitore o a chi ne fa le veci o a persona appositamente delegata, previo pagamento delle spese di custodia. La sanzione è ulteriormente aggravata in caso di reiterazione biennale (art. 214 N.C.d.S.)
Solo nel punto 7 si applica la misura del sequestro amministrativo finalizzato alla confisca (art. 213 N.C.d.S.). Inoltre i punti sottratti dalla patente del conducente sono 5 in tutti i casi, ad esclusione dei punti 3 e 4 che riguardano i soli passeggeri e non prevedono la decurtazione di punti, al pari del punto 7.
Non serve aggiungere le solite raccomandazioni sul corretto utilizzo di un oggetto che è capace di salvare la vita. La legge invita al rispetto delle regole, ma il nostro pensiero deve andare soprattutto alla nostra incolumità, che il casco protegge nel migliore dei modi ogni qual volta ci capita un evento spiacevole.
via | Asaps