WSBK: Kawasaki conferma Tom Sykes, Chris Vermeulen e Joan Lascorz per il mondiale 2011
Tre Kawasaki ufficiali in griglia di partenza per il 2011. E’ il progetto di un team e una casa costruttrice che pensa in grande e punta tutto sulle performance di una nuova ZX-10R, promettenti nei test che proseguono in giro per il mondo, e sulla validità dei suoi piloti.
Tom Sykes, l’abbiamo visto per la prima volta sulla Kawasaki quest’anno. Dopo una stagione 2009 deludente con la Yamaha si è ripreso bene, e si è distinto più volte nella lotta fra i piloti di testa e una pole position da incorniciare. E’ grazie a lui che la 10R ha compiuto passi avanti nel 2010, al contrario di Chris Vermeulen, che meriterebbe il premio di pilota più sfortunato dell’anno.
La maggior parte del campionato, Chris, l’ha passata a casa in malattia, dopo svariate cadute che l’hanno messo in una brutta situazione. Il suo recupero però sta riportando in forma un campione e pilota d’esperienza, che potrebbe dire la sua durante il prossimo mondiale, sempre che non faccia la fine di Max Neukirchner.
La grande novità è Joan Lascorz. Terzo nel mondiale WSS e in lotta per il titolo fino a poche gare dal termine del campionato. Il ragazzo spagnolo è veloce, e nel Team di Paul Bird potrebbe dare qualche lezione a piloti molto più esperti di lui. Il Kawasaki Racing Team ha tutte le carte per giocarsi vittorie e, a detta loro, il titolo 2011.
Tom Sykes: “E’ splendido stare ancora con Kawasaki, come struttura, e mi piace correre con Paul Bird. Abbiamo fatto molto lavoro quest’anno e abbiamo anche superato certe nostre aspettative, il prossimo sarà un anno importante per tutti noi. La nuova moto sta mostrando un altissimo potenziale nei test e abbiamo nacora tante sessioni programmate per l’inverno”
Nella Supersport viene confermato il nome di Broc Parkes, nel team Kawasaki Provec Motocard.com, e sarà affiancato dallo spagnolo David Salom, pilota dalla grande esperienza con le 600. La ZX-6R ha dimostrato nel 2010 di essere una moto veloce e in grado di lottare per il titolo. I piloti ci sono, i mezzi pure, non rimane che scommettere qualcosa sulle moto verdi.