EICMA: GdF sequestra cloni di Honda PCX
Dopo il clone della Vespa Piaggio, sequestrato dalla Guardia di Finanza grazie alla collaborazione di ANCMA, è arrivata anche la brutta copia made in China dello scooter Honda PCX. Ovviamente anche in questo caso la GdF ha operato il sequestro dei mezzi in tempo brevissimi.
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Solo poche ore fa vi abbiamo annunciato il sequestro operato dalla Guardia di Finanza, Compagnia di Rho – Nucleo Mobile, prima dell’apertura al pubblico di EICMA. L’operazione riguardava 11 scooter esposti in Fiera di 7 espositori diversi, tutti evidenti cloni della Vespa Piaggio.
Quando l’arroganza di certi produttori senza scrupoli (oltre che fantasia e intelligenza) supera però ogni limite, ecco arrivare poche ore dopo un altro sequestro. Honda infatti, grazie a un’azione rapida e mirata, frutto della collaborazione con ANCMA (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori) e con la Guardia di Finanza di Milano, ha scongiurato l’esposizione ad EICMA di due veicoli contraffatti identici nelle forme (ma sicuramente non nei contenuti e nella qualità, di bassissimo livello come tutta la robaccia cinese) allo scooter Honda PCX, che tra l’altro nel primo anno di commercializzazione si è imposto come lo scooter 125 (ma disponibile anche 150) più venduto in Europa.
Esposti presso gli stand di due diversi costruttori asiatici, i due veicoli erano esteticamente l’esatta copia del celebre scooter Honda. Grazie al tempestivo intervento delle Forze dell’Ordine, e con il supporto dello staff di Ancma, i mezzi sono stati sottratti alla disponibilità delle aziende interessate scongiurandone così l’esposizione al pubblico, visto che il sequestro è stato operato nella serata di mercoledì.
Come nel citato caso della Vespa Piaggio, anche in questo caso la Guardia di Finanza ha operato in maniera tempestiva contro la contraffazione e la concorrenza sleale a salvaguardia dei diritti di proprietà industriale e di design delle aziende titolari.
Dopo aver appreso dell’ennesimo sequestro, (anche l’anno scorso furono sequestrati dei cloni di Vespa) la domanda che molti addetti ai lavori si sono fatti è: perché non prevenire invece di intervenire quando ormai il pericolo giallo ha già piantato le tende in Fiera? Abbiamo girato questa domanda a Pier Francesco Caliari, Direttore Generale di ANCMA ed EICMA, durante una chiacchierata informale avvenuta nella serata di mercoledì, quando abbiamo appreso della notizia in anteprima, che abbiamo tenuto riservata fino alla pubblicazione dei comunicati ufficiali da parte di Piaggio, EICMA e Honda.
Dalla sua risposta abbiamo capito che operare “a monte” del problema è di difficile soluzione, per non dire impossibile. Potrebbe forse bastare richiedere al momento dell’iscrizione ai nuovi espositori provenienti da paesi “a rischio” una fiche, corredata da immagini, con i prodotti che andranno ad esporre? Vista l’arroganza con cui questi produttori sfruttano le capacità altrui, sarebbe come chiedere a un baro di mostrare le carte.
Allora il controllo si potrebbe fare al momento dell’arrivo degli scooter in Fiera durante l’allestimento? Altra soluzione impossibile, bisognerebbe avere almeno un ispettore presente per ogni camion che scarica materiale all’interno della Fiera e considerando il viavai di mezzi nei giorni precedenti l’evento non basterebbe la Guardia Nazionale. Prevenire è dunque impossibile, resta la soddisfazione di vedere le facce tristi di questi farabutti a cui gli uomini della GdF hanno portato via i loro involtini primavera spacciati per spaghetti alla carbonara prima e sushi poi.
A questo proposito il commento di Antonello Montante, presidente di EICMA, riassume in poche parole la limpidezza che sarebbe auspicabile durante simili eventi:
“EICMA è l’esposizione più importante al mondo per moto e scooter, la miglior vetrina per le nostre aziende che competono correttamente sui mercati di tutto il mondo e che, con grandi sacrifici, investono risorse nella ricerca e sviluppo di sempre nuovi prodotti. È perciò importante che tutte le aziende del settore presenti ad EICMA rispettino le regole della sana e virtuosa competizione imprenditoriale, senza cercare facili scorciatoie che danneggino gli imprenditori onesti e virtuosi. EICMA collabora da anni con la Guardia di Finanza al fine di assicurare la più ampia tutela alle Aziende Espositrici, che anche quest’anno si sono trovate a dover denunciare la presenza di prodotti contraffatti.”
C’è poco altro da aggiungere.
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