Lorenzo: "Ho rallentato la corsa, ma Rossi, Bautista, e Crutchlow erano troppo lenti"

Il fuoriclasse della Yamaha si aggiudica alla grande il GP della Comunità Valenciana ma cede il titolo a Marquez. Valentino Rossi ancora 4°: "Non avevo il passo per il podio"

Di Adriano Bestetti
Pubblicato il 10 nov 2013
Lorenzo:


Non si può dire che Jorge Lorenzo non le abbia davvero provate tutte per impedire a Marc Marquez di strappargli il titolo di Campione del Mondo della MotoGP, ma alla fine anche lui ha dovuto suo malgrado inchinarsi al nuovo Re nonostante gli vada sicuramente riconosciuto pienamente l’onore delle armi. L’ormai ex Campione del Mondo ha comunque fatto suo in grande stile il GP della Comunità Valenciana, round conclusivo della stagione, ma il pesante divario in classifica tra lui e Marquez alla vigilia della corsa di oggi si è rivelato alla fine decisivo.

Con 13 punti da recuperare, Lorenzo era scattato benissimo al via prendendo subito il comando della corsa, ma al contrario del solito non ha cercato subito la fuga a suon di giri veloci: per riconfermarsi Campione infatti, Lorenzo avrebbe dovuto vincere il GP con Marquez fuori dalla Top 4, e per questo motivo ha provato a ‘tenere compatto’ il gruppo dei primi con un andatura per così dire ‘accessibile’, rispondendo immediatamente a qualunque tentativo di sorpasso da parte di Dani Pedrosa, subito nella sua scia dopo la partenza.

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Marquez navigava tranquillo in terza posizione, e dopo poche tornate è apparso subito chiaro che, nonostante gli sforzi di Lorenzo, nessuno di quelli dietro ai ‘big 3’ spagnoli – i vari Rossi, Bautista, Crutchlow, Bradl e compagnia – aveva il potenziale per infastidire il rivale. Da lì il cambio di strategia e l’allungo decisivo verso la vittoria, con Pedrosa e Marquez a debita distanza ma senza mai essere impensieriti da altri avversari. Risultato quindi secondo pronostico: vittoria a Lorenzo, Mondiale a Marc Marquez.

Nel dopo corsa, Lorenzo è ben cosciente del fatto di non doversi rimproverare nulla in merito alla gara di oggi. Alla fine è secondo nel Mondiale per 4 punti, ed eventuali rimpianti possono legarsi solo alle cadute di Assen e del Sachsenring, che lo hanno messo fuori combattimento nella parte centrale della stagione mentre Marquez allungava deciso in classifica. Questo il suo commento nel parco chiuso:

“Ho rallentato un po’ la gara all’inizio, ma la cosa non ha funzionato perché agli altri piloti – Bautista, Valentino, Crutchlow e gli altri – serviva qualche decimo in più per restare con noi. Ho provato a giocare un po’ con la gara, e ci sono riuscito anche abbastanza bene, ma non avrei potuto continuare così per troppo tempo. Quando mi sono guardato dietro ho visto che Valentino era molto lontano, quindi ho pensato che oggi fosse meglio concentrarsi sulla vittoria della corsa, aspettando magari un errore da parte di Marc. Ora dobbiamo festeggiare il secondo posto in classifica, che è un buon risultato. Dobbiamo congratularci con Marc, perché ha davvero meritato il campionato, ma stasera faremo una bella festa!”

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Nel weekend che ha sancito l’addio al suo a Jeremy Burgess, Valentino Rossi avrebbe potuto dare una grossa mano al compagno di squadra, ma il pesarese è purtroppo rimasto fedele al copione che ha contraddistinto gran parte della sua stagione, non riuscendo mai ad impensierire le Honda ufficiali. Alla fine il ‘Dottore’ ha dovuto accontentarsi dell’ennesimo quarto posto dietro ai tre spagnoli, il suo ottavo in stagione:

“La gara non è andata poi così male, soprattutto dopo i problemi che ho avuto questa mattina a causa dei quali non ero abbastanza veloce. Purtroppo non ho trovato il passo per lottare per il podio. Sono stato vicino ai primi all’inizio e ho provato a lottare, ma non avevo velocità, come più o meno tutto il resto della stagione, durante la quale sono stato sempre due o tre decimi più lento rispetto ai migliori. Per questo motivo non ho potuto lottare per la pole position, per la gara, e neppure per il campionato. La stagione non è andata troppo male per me, ma dobbiamo aumentare il nostro impegno per essere più veloci e migliorare le nostre prestazioni, e per lottare per il podio con maggior continuità. Questo è l’obiettivo per il 2014”.

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