MotoGP, Ducati punta forte sulla Desmosedici 'Open'
La casa di Borgo Panigale prepara la versione 'Open' della suo prototipo MotoGP per Yonny Hernandez in vista di possibili e radicali cambiamenti del regolamento. Dall'Igna: "Dobbiamo giocare d'anticipo".
L’arrivo nel 2014 della categoria ‘Open’ nel Mondiale MotoGP si propone di aprire nuovi scenari nella Premier Class del Motomondiale, e Ducati non vuole certo farsi trovara impreparata di fronte a questa ‘svolta’ che potrebbe preludere nel futuro ad un radicale cambiamento dei regolamenti all’insegna della ‘riduzione dei costi’.
E’ obiettivamente difficile aspettarsi che le moto di questa nuova sub-classe siano in grado di dare filo da torcere ai prototipi factory sin dal prossimo anno (specialmente a quelli giapponesi…), ma a sottolineare l’importanza ‘in prospettiva’ di questa nuova formula, tutti i costruttori impegnati in MotoGP avranno comunque in pista nel 2014 un proprio progetto in configurazione ‘Open’ (anche se i contorni di questo impegno variano significativamente da casa a casa).
A fungere da apripista per Ducati nella classe Open sarà una speciale versione della Desmosedici che sarà affidata al colombiano Yonny Hernadez, fresco di conferma nel team ‘satellite’ Pramac dopo aver sostituito l’ormai pensionato Ben Spies nelle ultime gare della stagione 2013. Apparentemente, la moto in questione dovrebbe essere una versione ulteriormente ‘affinata’ della GP13 e provvista dell’elettronica Dorna (hardware e software) e del serbatoio da 24 litri, in osservanza dei dettami della nuova categoria.
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Nell’arco della stagione, Hernandez avrà inoltre a disposizione 12 motori contro i 5 del compagno di squadra Andrea Iannone, che gareggerà con la moto factory come gli ‘ufficiali’ Andrea Iannone e Cal Crutchlow. Le tre Desmosedici factory avranno anche un serbatoio più piccolo (20 litri) ma potranno utilizzare il software approntato dagli ingegneri di Borgo Panigale.
Con Honda che schiererà le nuove RCV1000R e Yamaha che si affiderà alle FTR-Yamaha, le tre case ufficialmente impegnate nel Motomondiale avranno quindi un nuovo terreno sul quale misurarsi, e la cosa è presa molto seriamente dal nuovo Deus Ex Machina di Ducati Corse, l’Ing. Gigi Dall’Igna, che ha recentemente confermato a MCN la grande rilevanza del progetto per la casa bolognese.
“La classe Open rappresenta il futuro della MotoGP, e per questo è davvero importante per me poter giocare d’anticipo con questo progetto, in modo da essere pronti quando questo regolamento diventerà l’unico. Anche Honda e Yamaha hanno iniziato a lavorare sulle classe Open. Questo potrebbe essere il futuro regolamento della MotoGP, e quindi vogliamo sviluppare il più possibile le nostre conoscenze con una nostra moto.”
“Nel recente passato l’elettronica è stata una delle parti più importanti dello sviluppo, ed è importante poter continuare ad evolvere in quell’area. Non solo per le corse, ma anche per le moto di produzione. In questo senso, [l’elettronica standard per tutti] non è la soluzione migliore, ma dovremo comunque conformarci ai regolamenti che ci saranno”.