Chiusura Husqvarna: dipendenti e politica a confronto a Varese
L'associazione Scuderie 7punto1 organizza un dibattito sulla nota vicenda della chiusura degli stabilimenti Husqvarna di Biandronno dopo l'acquisto di KTM: appuntamento al 23 Novembre.
La vicenda che ha portato alla chiusura dello stabilimento Husqvarna di Cassino di Biandronno (VA) la conosciamo ormai tutti: dopo l’acquisto da BMW Motorrad del marchio di origine svedese da parte di KTM, il colosso austriaco ha proceduto allo spostamento di tutte le attività produttive presso il proprio stabilimento di Mattinghofen, storico Quartier Generale della casa austriaca, ‘lasciando a casa’ praticamente tutti gli oltre 200 dipendenti del sito lombardo.
La situazione dei lavoratori italiani, poi entrati in CIG ordinaria, non è stata mai risolta – come sottolineato dalla lettera di protesta delle maestranze di cui avevamo parlato lo scorso mese – e per questo motivo l’associazione motociclistica Scuderie 7Punto1 si è fatta promotrice di una conferenza che metterà a confronto politici e dipendenti intitolata “Husqvarna, un caso italiano. Industria italiana al collasso, la politica che fa?”.
Il dibattito avrà luogo sabato 23 novembre alle ore 18.00 presso il City Hotel, in via Medaglie D’Oro 35 a Varese, ed intende essere la prima di una serie di iniziative che l’associazione affiancherà alla tradizionale attività “su strada”, che include la promozione di campagne sulla sicurezza stradale al sostegno alle vittime degli incidenti. Giacomo Trezzi, coordinatore nazionale di 7Punto1, ha così spiegato i motivi che hanno portato alla nascita di questa iniziativa, introducendo anche i protagonisti della conferenza:
“Abbiamo già dimostrato la nostra solidarietà ai dipendenti dell’Husqvarna promuovendo un motogiro nazionale al quale ha preso parte anche una loro delegazione. Ora il nostro obiettivo è fare in modo che i politici capiscano direttamente dai dipendenti dell’Husqvarna quello che sta accadendo e che ne ascoltino le preoccupazioni e, ancora di più, le proposte. Dietro la svendita di questo ennesimo pezzo della nostra industria d’eccellenza ci sono duecento dipendenti lasciati a casa, quindi duecento famiglie in difficoltà. E questo senza voler entrare nel campo dell’assenza di una politica industriale seria nel nostro Paese, di cui comunque ci auguriamo si possa parlare alla conferenza”.
“All’incontro, oltre ai dipendenti dell’azienda, interverranno l’europarlamentare del Pdl Lara Comi, il consigliere regionale della Lega Nord Francesca Brianza e il vicepresidente di CasaPound Italia Andrea Antonini, moderati dal giornalista Renato Besana. Nessun esponente del Pd, invece, ha ritenuto di accogliere il nostro invito e, quindi, di incontrare i lavoratori. Per quanto ci riguarda avremmo preferito un confronto il più ampio possibile, ma siamo certi che l’iniziativa non ne risentirà”.