Moto2, test: prove spagnole per Marc Marquez e Thomas Luthi

Di Gianni C.
Pubblicato il 26 nov 2010
Moto2, test: prove spagnole per Marc Marquez e Thomas Luthi


Dopo aver conquistato il mondiale della 125, Marc Márquez si getta a capofitto nella Moto2, presente e futuro del motociclista spagnolo. Oltre 200 chilometri e 46 giri completati sul tracciato di Jerez, con lo scopo di prendere confidenza con il nuovo mezzo e conoscere il team con il quale parteciperà al campionato 2011.

Il passaggio dall’ottavo di litro alle 600 non è mai semplice per varie ragioni: il peso, la potenza ed il differente stile di guida in testa a tutti. “Sono molto felice perchè questa si tratta della mia prima volta in sella ad una Moto2” – ha dichiarato Marquez – “Tutto è andato alla grande”.

“All’inizio ho dovuto adattarmi ai tanti cavalli in più ma anche al peso del mezzo, senza contare il comportamento diverso del motore a quattro tempi. Niente setup particolari da sperimentare, l’unico obiettivo era quello di girare con continuità. Alla fine anche il crono ottenuto non era niente male, non posso che essere felice ed ottimista.”

Moto2 - Test ad Jerez - Marquez e Luthi
Moto2 - Test ad Jerez - Marquez e Luthi
Moto2 - Test ad Jerez - Marquez e Luthi
Moto2 - Test ad Jerez - Marquez e Luthi
Moto2 - Test ad Jerez - Marquez e Luthi
Moto2 - Test ad Jerez - Marquez e Luthi
Moto2 - Test ad Jerez - Marquez e Luthi
Moto2 - Test ad Jerez - Marquez e Luthi

Moto2 - Test ad Jerez - Marquez e Luthi
Moto2 - Test ad Jerez - Marquez e Luthi
Moto2 - Test ad Jerez - Marquez e Luthi
Moto2 - Test ad Jerez - Marquez e Luthi

A Jerez de la Frontera Thomas Lüthi è riuscito ad essere produttivo solo nel pomeriggio dell’ultima giornata grazie al sole che ha asciugato la pista resa scivolosa dalla pioggia caduta nelle ore precedenti. A seguire, le parole del ventiquattrenne centauro svizzero.

“Anche questo test eseguito con Suter è andato molto bene. Sfortunatamente qui in Spagna ha piovuto molto negli scorsi giorni e così siamo riusciti a completare solo 10 giri. Una volta tornato il sole abbiamo macinato molti chilometri riuscendo ad ottenere tempi molto interessanti in sella alla Moriwaki. Ora posso davvero rilassarmi.contento del lavoro svolto”

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