Rossi presenta al ranch il team VR46: "Non ho detto che mi ritiro"

Fenati, Bagnaia e il team manager Vitto Guareschi a Tavullia per la presentazione ufficiale. Le immagini.

Di Francesco
Pubblicato il 28 nov 2013
Rossi presenta al ranch il team VR46:


Valentino Rossi fa gli onori di casa e ha invitato i suoi giovani piloti, Romano Fenati e Francesco “Pecco” Bagnaia, al suo Motoranch di Tavullia. Già da tempo era stato annunciato che i due giovani piloti rappresenteranno nella prossima stagione il team Sky-VR46 in Moto3 e il pesarese ha voluto celebrare la nuova squadra invitando tutti per una giornata di traversi nella sua pista privata, alla quale non poteva mancare il nuovo team manager Vitto Guareschi, più qualche ospite d’eccezione come Loris Capirossi.

Non potevano mancare le telecamere del main sponsor del team, Sky, alle quali Rossi ha dichiarato:

“Ho scelto di presentare ed illustrare questo progetto qui a Tavullia perché è qui che è nata l’idea dell’Academy. Si tratta di una cosa che è venuta per caso, una sorta di scommessa che spero di vincere. Mi sto divertendo molto con questi ragazzi, anche quando giriamo qui al Ranch. L’obiettivo è quello di formare i giovani piloti e aiutare chi se lo merita. Per una precisa scelta lavoreremo solo con italiani, sia per quanto riguarda il team che l’Academy. Vogliamo essere una squadra di buon livello e credo che con Fenati il prossimo anno potremo già lottare per vincere delle gare. Ci è già riuscito in passato e con la moto giusta potrà certamente ripetersi. L’altro pilota del team Moto3, Bagnaia deve essere messo solo nella condizione di esprimere tutto il suo potenziale e penso che con gente esperta e di valore come Brazzi e Guareschi potrà dimostrare tutto il suo valore. Fenati e Bagnaia non saranno gli unici piloti che seguiremo: mio fratello Luca, Andrea Migno e Nicolò Bulega correranno nel CEV mentre seguiremo anche Niccolò Antonelli, che gareggerà nel mondiale Moto3 con Gresini e Franco Morbidelli che farà il mondiale Moto2 insieme al team Italtrans”.

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Solo piloti italiani dunque. L’idea di Rossi è quella di coltivare un vivaio di talenti, che possa andare a sostituire quella generazione ormai attempata di cui lui è il più illustre rappresentante. Ma pare che l’ora del ritiro non sia ancora giunta e che le dichiarazioni dell’altro giorno sarebbero state male interpretate:

“La mia intervista, che è uscita casualmente ieri ma avevo rilasciato un mese fa, è stata strumentalizzata. Io non ho detto che voglio smettere di correre. Anzi, spero di correre ancora per due o tre anni. E’ chiaro che mi interessa la competitività, perché voglio continuare a vincere.”

Se Rossi vuole continuare a vincere, non è da meno Romano Fenati. Il diciassettenne è reduce da una stagione non esaltante in Moto3, ma con la nuova KTM messagli a disposizione dal team VR46 è sicuro di poter ambire al podio:

“Inizio questa avventura con grande entusiasmo. Intendo far bene e voglio tornare a lottare per le primi posizioni con i migliori piloti della Moto3. Vincere? Nessuno parte da casa per arrivare secondo, di certo darò il 110% in pista per ottenere il massimo risultato. Ringrazio di cuore il team, Valentino e tutti gli sponsor per la grande opportunità che mi hanno dato, non vedo l’ora di cominciare”.

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