Moto Morini sbarca in India, BMW e Triumph si espandono in Asia

Continua senza sosta il processo di 'delocalizzazione della produzione' ed 'espansione' da parte delle case motociclistiche europee nei mercati asiatici. Chi sarà il prossimo?

Di Adriano Bestetti
Pubblicato il 29 nov 2013
Moto Morini sbarca in India, BMW e Triumph si espandono in Asia

Tra i ben noti effetti della cosiddetta ‘globalizzazione’, uno di quelli più evidenti è quello della famigerata ‘delocalizzazione della produzione’, un processo che spinge le aziende a spostare le proprie sedi produttive in nazioni dove la manodopera è più ‘economica’ in nome della competitività. In un mercato ormai globalizzato, questo fenomeno appare ormai quasi irreversibile, e a farne le spese sono naturalmente i lavoratori dei paesi di origine di tali aziende, che si vedono sfilare il proverbiale ‘tappeto da sotto i piedi’ senza poter far molto a riguardo.

Il discorso vale per tutti i settori industriali, e anche quello motociclistico non fa eccezione. In quest’ambito, sembra proprio che l’India stia rapidamente diventando il nuovo ‘centro di gravità’ per quanto riguarda l’intero business delle due ruote: KTM, BMW, Triumph e Harley-Davidson sono tra i nomi più altisonanti che hanno recentemente spostato parte delle loro attività produttive nel popoloso paese asiatico, ed a questa lista è andata ad aggiungersi recentemente anche Moto Morini.

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Secondo quanto rivelato dal francese MotoRevue, la piccola casa bolognese avrebbe infatti stipulato un accordo di partnership con l’indiana Vardenchi che però avrebbe anche connotazioni piuttosto diverse rispetto alle strategie adottate dai marchi sopra menzionati. Per Morini infatti non si tratterà di produrre moto di piccola cilindrata da vendere nei mercati emergenti con il proprio marchio, ma piuttosto di un accordo di collaborazione con il marchio indiano che include la fornitura del suo motore V2 da 1200 cc per i modelli Vardenchi e la distribuzione dei reciproci prodotti nel rispettivo paese.

Vardenchi ha iniziato la sua storia nel 2005 come piccolo costruttore di moto custom, principalmente su base Royal Enfield, ma nel corso del tempo è cresciuta enormemente tanto da cominciare a realizzare i propri modelli (per farsi un idea, guarda alcune immagini modelli ‘Infinity’, ‘Slayer’, ‘Turbo’ e ‘Sunburn’ nella nostra galleria fotografica) e diventare ‘un nome grosso’ nel remunerativo mercato domestico delle custom, con tanto di mega-sede nell’area di Navi Mumbai.

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A quanto pare, dopo che un tentativo di intavolare un accordo diretto per la fornitura di motori e telai direttamente da Royal Enfield non ha dato alcun frutto, Akshai Varde, boss di Vardenchi, si è messo alla ricerca di un’altro fornitore di V-Twins per le proprio moto, identificandolo alla fine in Moto Morini.

I dettagli dell’accordo non sono ancora noti, ma alcuni indiscrezioni – da prendere comunque con le molle – sono già trapelate: oltre a ricevere i propulsori per le proprie moto, Vardenchi introdurrà il marchio e i prodotti Moto Morini in India fungendo sia da importatore che da distributore. I prezzi delle moto italiane per l’India dovrebbero essere ufficializzati in Febbraio, con i primi modelli che farebbero la propria comparsa nei concessionari entro la prima metà del 2014. Da parte sua, Moto Morini svolgerebbe un ruolo simile per il marchio indiano in Europa, dove agirebbe come ‘Testa di Ponte’ per lo sbarco di Vardenchi nel vecchio continente.

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Sempre a proposito di ‘mercati emergenti’, BMW Motorrad ha iniziato ufficialmente la produzione della F800R nella sua nuovissima facility di Rayong, in Tailandia, il primo sito produttivo completamente di proprietà della casa bavarese al di fuori dei confini della Germania. Nei piani del gigante tedesco, il nuovo impianto da 13.000 mq sarà il fulcro della propria attività nei mercati asiatici, e questo comprende non solo il settore delle due ruote ma anche – e soprattutto – quello delle quattro, con produzione di auto BMW e Mini.

Nel frattempo, anche Triumph ha iniziato a fare le proprie mosse con il lancio ufficiale, ieri, della propria divisione Triumph Motorcycles India. Per il debutto, la celebra casa britannica si appresta ad entrare nel mercato indiano con alcuni suoi modelli già noti e dall’impostazione prettamente europea (nel dettaglio Bonneville, Bonneville T100, Thruxton, Street Triple, Speed Triple, Daytona 675, Tiger 800XC, Tiger Adventure, Thunderbird Storm e Rocket III), ma tutto ciò e propedeutico al lancio di nuovi modelli 250 cc più ‘consoni’ al mercato locale (ed i cui primi prototipi sono già stati avvistati in Spagna).

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