WSBK: Aprilia RSV4 2010, gioiello mondiale

Criticata dagli avversari, lodata da Max Biaggi e Leon Camier. L’Aprilia RSV4 2010 è la moto Campione del Mondo in carica, compatta, potente, affidabile, sicuramente futuristica. Già dalla sua comparsa ufficiale nel mondiale delle derivate, Francis Batta criticò aspramente le troppe affinità con un prototipo da MotoGP.

Confrontata con la 1000 cc che ha esordito in WSBK, la RSV-4 ha corso per metà stagione con distribuzione a catena passando alla distribuzione ad ingranaggi (proibita nel 2011) a partire dalla gara di Miller, round nel quale Biaggi ottenne una doppietta ma grazie soprattutto al ritiro di Carlos Checa tradito dalla 1198.

Il problema maggiore riscontrato nel gioiello Made in Noale, riguarda la difficoltà nell’adattarsi ai circuiti con asfalto piuttosto rovinato. Nel corso della stagione, modifiche chirurgiche ma particolarmente importanti sono state effettuate al controllo di trazione e all’erogazione del motore.

La RSV-4 ha una peculiarità molto importante per una moto da pista: è possibile regolare molte parti del motore senza grosse difficoltà, inoltre si può spostare facilmente la posizione del propulsore all’interno del telaio nonostante questa sia rimasta la stessa dal 2009.

La potenza nella configurazione finale era di oltre 215 bhp a 15.000 giri/min (500 giri in più rispetto al 2009) con un rapporto di compressione di 14.5:1. L’Aprilia ha anche realizzato un proprio sistema di frizione antisaltellamento, ed e’ sicuramente una delle aziende che hanno progettato e realizzato più materiale in casa di chiunque altro.

Per quanto riguarda il telaio, tutto è regolabile: l’angolo del cannotto di sterzo, l’altezza del punto perno del forcellone e il rapporto del leveraggio del forcellone. La casa italiana ha realizzato anche un suo forcellone dalle dimensioni contenute.

Sul fronte freni, i migliori risultati si sono ottenuti con dischi Brembo da 320 mm. Per le sospensioni Aprilia ha utilizzato la forcella anteriore Ohlins TRVP25 da 42 millimetri e l’RSP40 (TTX40) come ammortizzatore posteriore ed ha lavorato sodo per renderli efficaci su ogni pista. Ottimi risultati sono stati riscontrati in pista con i nuovi pneumatici Pirelli, in particolare con la serie 561.