Dani Pedrosa presenta il libro per bambini "Due folletti meccanici per Dani Pedrosa". Parte del ricavato andrà in beneficienza.
Dani Pedrosa ha presentato ieri a Barcellona il libro per bambini intitolato “Due folletti meccanici per Dani Pedrosa”. Il libro narra la storia del piccolo Dani che all’età di cinque anni riceve da Babbo Natale un regalo veramente speciale: l’abbigliamento da motocross insieme a Tim e Tom, due folletti molto affidabili.
Sarà compito dei due gnomi aiutare Dani a muovere i primi passi nel mondo dello sport motociclistico ed a guidarlo sulla strada che lo porterà a diventare un vero campione del mondo. Il libro, scritto da Pau Joan Hernández e illustrato da Jordi Vila Delclos, è pensato per i bambini dai 6 ai 12 anni.
Il 6% del ricavato dalla vendita dei libri sarà devoluto all’associazione ONG SOS Aldeas Infantiles, come voluto dallo stesso pilota spagnolo. Il libro, edito da Cruilla e pubblicato da SM nella collezione “Il Valore dello Sport” è da oggi disponibile nelle due versioni in spagnolo e catalano. Alla presentazione, insieme a Dani Pedrosa erano presenti Josep Lafarga, Cruilla Marketing Manager, l’autore , Pau Joan Hernández, e il presidente dell’associazione infantile NGO SOS Aldeas Infantiles, Javier Martín.
“Questa storia parla di sogni che si realizzano. – ha commentato Pedrosa – Fin da piccolo guardavo le gare in tv e sognavo di diventare un pilota. Quello che è iniziato come un gioco è diventato oggi la mia vita. Tutti i bambini hanno dei sogni e la cosa più importante è coltivarli e cercare di realizzarli, non importa quanto difficili essi siano. L’impegno è neccessario quanto il talento, perché questo ultimo da solo non è sufficiente. Questi sono i valori che ho appreso da piccolo. Mi sono sempre sentito a mio agio con i bambini perché sono le creature più nobili al mondo. Tutte le associazioni ONG fanno un lavoro straordinario, io ho scelto Aldeas Infantiles perché mi è piaciuta l’idea di fare un libro per bambini per aiutare i bimbi in difficoltà. Alcuni anni fa ho avuto occasione di visitare il loro centro a Sant Feliu de Codines ed ho potuto vedere quello che fanno e l’ambiente in cui crescono questi bambini. Si cerca di ricreare l’atmosfera della famiglia e anche io, con il mio piccolo contributo, spero di dare una mano a questo progetto”.