Rossi cambia "stile". Più realista del ... re?
Siccome questa MotoGP è (quasi) tutta incentrata sull’immagine, non è proprio un bel vedere questo inedito Valentino Rossi in tuta Ducati. Dalle prime foto ufficiali uscite dal Wroom di Madonna di Campiglio emerge un bel pasticcio di colori, con il rosso Ducati che lascia spazio agli altri colori. Tant’è.
Non è certo colpa di Valentino. Business is business. E’ la legge dello sponsor che detta la … linea, che, a dire il vero, in altre occasioni era alquanto più piacevole e forse anche più redditizia sul piano della visibilità. De gustibus.
Ma veniamo al…”succo”, analizzando a caldo le prime dichiarazioni del fuoriclasse pesarese. Tre sembrano essere i punti centrali: la guida della Desmosedici, la condizione fisica, il pronostico.
Sulla guida Rossi dice che “bisogna adattarsi” e, per fare risultati, serve uno stile “sporco”. Avremmo gradito conoscere, (anche solo dopo il primo contatto di fine 2010) se e come Valentino pensa di “adattarsi” a una moto molto diversa dalla sua ex Yamaha, che aveva nella fluidità di guida e nell’equilibrio generale i suoi punti di forza.
In altre parole il Dottore ha indirettamente fatto un gran bel complimento a Stoner, fin’ora l’unico pilota capace (e vincente) di domare la scorbutica rossa. Non sarà davvero facile emulare l’australiano.
Seconda questione, la spalla. “Non sta ancora bene come speravo. Solo verso aprile sarò al 100%”. Non è una bella notizia. Anzi, non ci voleva proprio. A dirla fuori dai denti, non crediamo assolutamente a una … “scusa”. Caso mai questo inconveniente è stato sottovalutato e il gap può incidere negativamente quanto meno sui risultati di inizio stagione. Che è come rischiare di dare un vantaggio non da niente agli altri per la classifica finale.
Sul pronostico, Rossi si sbilancia e si tira fuori: “I favoriti sono Lorenzo e Stoner”. Chissà che colpo nella bocca dello stomaco per il presidente Del Torchio.
Perché Valentino, certamente mai prodigo verso le chanches altrui, fa questo … “regalo” ai suoi “nemici”?. Cambio di tattica o cambio di passo? Forse Rossi, fatti due conti, ha capito che è meglio partire in uno status di “basso profilo”. Coi tempi che corrono, non si sa mai.
E’ un mettere le mani avanti? Forse è una visione realista, sapendo che il forcing psicologico poco pesa ormai con gente come Stoner, Lorenzo, Pedrosa ecc. e i nove titoli contano ma che poi in pista si ricomincia sempre da zero. Se poi il colpaccio viene, ben venga. Altrimenti … si vedrà.
Quel che certo è che Rossi ha dimostrato di essere capace di fare miracoli. Adesso è venuto il momento di ripeterli.