Jorge Lorenzo: "Marquez è un fenomeno, ha sostituito Stoner"

Il fuoriclasse della Yamaha si complimenta con il nuovo Campione del Mondo e rilancia la sfida per il 2014: "ma molto dipenderà dalle moto..."

Di Adriano Bestetti
Pubblicato il 16 dic 2013
Jorge Lorenzo:


Chi pensava che l’addio di Casey Stoner a fine 2012 avrebbe lasciato per diversi anni un vuoto incolmabile in MotoGP è stato immediatamente smentito dal fenomenale Marc Marquez, che ha rimpiazzato il campione australiano a inizio anno nel team Honda Repsol per andare a conquistare il titolo mondiale della Premier Class al suo primo tentativo.

Il neo Campione del Mondo è infatti stato protagonista di una stagione strabiliante in cui ha fatto ampiamente sfoggio di uno stile spettacolare e di una consistenza sicuramente ‘rara’ per un rookie, raccogliendo vittorie, podi e poles in sequenza fino all’incoronazione iridata di Valencia. Bisogna poi ammettere che a Marquez l’amore per questo sport e questo ambiente glielo si legge in faccia, un sentimento che invece Stoner non ha mostrato con grande frequenza.

Il caparbio Jorge Lorenzo è stato l’ultimo ad arrendersi al 20enne connazionale, mantenendo aperta la lotta per il titolo – almeno matematicamente – fino all’ultima gara. Il fuoriclasse di Yamaha Factory Racing è incappato a metà stagione in due rovinose cadute (Assen e Sachsenring) che hanno portato ad altrettante operazioni alla clavicola, ma nonostante il suo stoico tentativo di perdere meno punti possibile gareggiando anche in condizioni proibitive – soprattutto con il rientro-lampo in Olanda 33 ore dopo l’intervento chirurgico in Spagna – fu proprio in quelle settimane che Marquez conquistò quel vantaggio in classifica che alla fine si è rivelato decisivo.

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In alcune dichiarazioni raccolte dal tedesco SpeedWeek, Lorenzo si è comunque schierato dalla parte di coloro che vedono in Marquez il degno erede del funambolico australiano, eleggendolo a rivale numero 1 per il titolo 2014:

“Ho avuto una stagione molto buona nella quale ho vinto otto gare, ed è raro che uno con tante vittorie alla fine sia solo secondo in classifica. Abbiamo perso il titolo per soli quattro punti, ma ci siamo trovati ad affrontare il fenomeno Marc Márquez: un rookie che viene dalla classe Moto2 e conquista sei vittorie e così tanto podi e ‘pole positions’ è sicuramente un fenomeno. Prima era Stoner a detenere quel posto, ora qualcun altro ha preso il suo posto. E’ stato molto difficile combattere con lui, ma ci ho provato fino alla fine e non rimpiango nulla”.

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Lorenzo, 26 anni e due volte Campione del Mondo della MotoGP, ha anche ammesso di essere rimasto sorpreso dalla velocità di adattamento del giovane connazionale alla classe regina del Motomondiale:

“Non mi aspettavo un tale debutto. Naturalmente sapevo che era un grande pilota, ma non mi aspettavo questa sua grande costanza in quasi ogni gara. All’inizio pensavo che il mio più grande rivale per il titolo sarebbe stato Dani Pedrosa. Da Marc mi sarei aspettato che finisse 3° o 4° nel Mondiale, ma non che fosse il mio avversario più duro.”

“Nella prossima stagione, molto dipenderà dal livello delle moto. Dovremo vedere quanto sarà migliorata la Honda e dove Yamaha potrà guadagnare [in termini di performance]. Io cerco sempre di migliorare, di allenarmi più duramente e di perfezionare il mio stile di guida, ma ovviamente anche la moto è molto importante. Mi auguro che la Yamaha, come al solito, lavori duro e ci dia le parti necessarie per competere con i piloti Honda.”

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