Rossi Moto Moto2 Live al Motor Bike Expo 2011

Di L. Lallai
Pubblicato il 22 gen 2011
Rossi Moto Moto2 Live al Motor Bike Expo 2011


Al padiglione 4 del Motor Bike Expo c’è la Moto2 RossiMoto, un esemplare numerato 02 sorvegliato da Mr. Piero Rossi, il suo creatore. Dal vivo risulta molto più bella e cattiva che in foto; le luci da studio fotografico non rendono giustizia al vestito aerodinamico che gli è stato confezionato, forse una delle silouette più pudiche mai viste su una Moto2, con sovrastrutture in leggera fibra molto ampie.

Come descritto qualche giorno fa, questo progetto Moto2 tutto italiano parte dal basso, ma non esclude un rapido sviluppo qualora la moto si rivelasse competitiva sul tracciato. Purtroppo, come ci dice Piero, sono arrivati un po’ in ritardo per mettere sotto contratto qualche cliente nel 2011, ma l’impegno della Rossi Moto nel prossimo campionato Moto2 del CIV sarà fondamentale per dimostrare la bontà del progetto.

Il telaio in tubi d’alluminio a motore portante è l’elemento su cui gioca le sue carte, oltre che ad altri componenti creati ad hoc come i freni, il sistema di raffreddamento e particolari ricavati dal pieno su disegno RossiMoto. Il fondatore, però, ci tiene a precisare che la sua creatura è un costante work in progress, un’evoluzione tecnica continua in funzione dei suggerimenti dei piloti che la porteranno in pista.

RossiMoto Moto2 al Motor Bike Expo 2011
RossiMoto Moto2 al Motor Bike Expo 2011
RossiMoto Moto2 al Motor Bike Expo 2011
RossiMoto Moto2 al Motor Bike Expo 2011
RossiMoto Moto2 al Motor Bike Expo 2011

Nel 2011 RossiMoto comincerà la stagione con una struttura ufficiale, ma mette già a disposizione diversi pacchetti clienti: la ciclistica completa costerà 50.000€, con sessioni di test pre-campionato e una totale assistenza in pista, come fuori. Per i team che non desiderano acquistare la moto, ma semplicemente noleggiarla, Rossi offre un noleggio a 7.000€ con moto prontogara, treni di pneumatici, ricambi e materiali di consumo.

Una curiosità puramente estetica: qualche commento nel precedente post dedicato ha espresso il suo dubbio sullo strano risultato estetico del tricolore rovesciato sul serbatoio rispetto alla carena. “Nella parte bassa del serbatoio abbiamo notato che la linea nera che separa la striscia con il tricolore dallo sfondo rosso si confondeva troppo e non sembrava una bandiera italiana, l’abbiamo solamente girata per essere più evidente nella parte alta. E’ anche originale”. Parola di Piero.

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