28° Airoh Mantova Starcross: la parola a Tanel Leok

Di Emanuele Macaluso
Pubblicato il 29 gen 2011
28° Airoh Mantova Starcross: la parola a Tanel Leok


Mentre al crossodromo Tazio Nuvolari di Mantova continuano i preparativi per accogliere alla grande i campioni del Motocross Mondiale nell’ormai vicinissimo week end del 19 e 20 febbraio, questi si allenano nelle varie piste sparse un po’ ovunque. A fare compagnia a Philippaerts in Sardegna, c’è l’Estonian express, il re della sabbia e del fango: Tanel Leok. Il 25enne, che ha vinto a Faenza nel 2009 e l’anno scorso a Bellpuig, ha dimostrato di avere talento e una grande resistenza, visto che le piste citate risultano alquanto impegnative.

Quest’anno il giovane Tanel è stato arruolato dalla pesarese TM in veste di pilota ufficiale, insieme al cugino Aigar Leok e all’amico Smitka. Dopo il titolo di Campione del mondo Supermoto 2010, la TM ha affidato il proprio futuro agonistico ai tre giovanissimi ai quali non manca il talento e la determinazione per vincere anche quest’anno.

Lo Studio Bergonzini ha raggiunto Leok telefonicamente, realizzando una simpatica intervista che trovate dopo il salto.

Dopo aver corso tanti anni in squadre satellite sei finalmente arrivato in un team ufficiale, come ti trovi?

«L’anno è iniziato davvero bene, fisicamente sono a posto, non ho alcun risentimento da infortuni. Sono poi molto contento della moto, la TM a iniezione ha una potenza incredibile, niente di paragonabile alle cross di serie preparate che ho utilizzato prima. Per guidarla al meglio serve un grande lavoro atletico, è quello che stiamo facendo io e Patrick Heydens, il mio tecnico qui in Sardegna, dove si è radunato il meglio del motocross per prepararsi a Mantova».

Sei un famoso sabbiaiolo, l’anno scorso ha vinto la Airoh Cup Uno Contro Uno, quest’anno punti alla vittoria finale?

«Lo Starcross è una gara molto difficile da vincere perché ci sono tre manche e bisogna partire sempre davanti. Credo che il podio sia alla mia portata, mi piacerebbe molto vincere almeno una manche.».

Sei sempre stato presente nelle gare di Mantova, cosa ti piace di questa pista?

«E’ un circuito sabbioso molto ben disegnato, normalmente io vado più forte sulla sabbia che nel fango, qui serve una buona messa a punto ciclistica generale, in questo la TM permette di fare un grosso lavoro perché non è rigida come altre moto».

E’ risaputo che sei un tipo molto riservato, ma in realtà hai tanti di amici, una bella moglie e due bambini, so che in Estonia sei molto popolare…

«Si è vero i giornali Estoni parlano molto di me e del motocross, molto di più che della MotoGP. Il mio idolo però è il rallysta Markko Martin, sarebbe bello vincere a Mantova per avere la prima pagina come capita a lui.».

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