Superbike e Supersport: resoconto dei test di Portimao con il commento dei piloti
Si è conclusa ieri a Portimao la tre giorni di test purtroppo rovinati dal maltempo. La pioggia e il freddo non hanno consentito ai piloti di Superbike e Supersport di completare il loro programma di lavoro prima della trasferta in Australia dove il 27 febbraio inizierà il Campionato Mondiale 2011. Il 21 e il 22 sullo stesso circuito si disputerà un’altra sessione di prove collettive. (Gallery 1° giorno di test, 2° giorno)
Alla fine è stato Jakub Smrz (Ducati Effenbert – Liberty Racing) a detenere il miglior tempo assoluto dei tre giorni, realizzato nella prima giornata con un clima migliore dei successivi. Il pilota ceco ha potuto usufruire degli aggiornamenti tecnici portati dalla Ducati per i team clienti. Alle spalle di Smrz troviamo Jonathan Rea (Castrol Honda) ed Eugene Laverty (Yamaha Team) i due britannici che si stanno candidando alle prime posizioni del Campionato Mondiale 2011. Max Biaggi (Aprilia Alitalia), che ha girato soltanto il primo giorno, non è andato meglio del sesto tempo alle spalle di Carlos Checa (Ducati Althea Racing) e davanti a Michel Fabrizio (Suzuki Alstare).
Per la Supersport il migliore nei tre giorni è risultato – grazie al tempo registrato mercoledì – l’inglese Sam Lowes (Honda Parkalgar) che ha preceduto le due Kawasaki Motocard.com di David Salom e Broc Parkes. Per quanto riguarda gli italiani, Luca Scassa (Yamaha ParkinGO) è ottavo – facendo molto bene con l’asfalto umido – mentre i due piloti del team Bike Service, Roberto Tamburini e Luca Marconi hanno concluso al sedicesimo e al diciassettesimo posto. Broc Parkes (Kawasaki Motocard.com) è stato il più veloce nell’ultima giornata. Alle sue spalle, troviamo James Ellison (Honda Bogdanka PTR), Alexander Lundh (Honda Cresto Guide Racing) e Roberto Tamburini (Yamaha Bike Service). A seguire il commento dei protagonisti.
Jakub Smrz: “Abbiamo portato a Portimao due moto da provare, una con l’assetto simile a quello che ho usato l’anno scorso e l’altra con un set-up come il team ufficiale dello scorso anno. Quest’ultima aveva delle cose diverse, la geometria, gli ingranaggi, il forcellone e così via, e sono riuscito ad ottenere il miglior tempo nel primo giorno. C’è stato poco da fare negli altri due giorni a causa delle condizioni meteo poco favorevoli. La pista non è stata quasi mai completamente asciutta, quasi mai completamente bagnata. La mia squadra ha lavorato alla perfezione, è bello per tutti noi iniziare la stagione con questa prestazione.”
Noryiuki Haga: “Abbiamo impostato il lavoro sui tre giorni, purtroppo siamo riusciti a svolgerlo solamente in parte. Avremmo voluto provare più soluzioni, soprattutto a livello ciclistico, ma le condizioni della pista ce lo hanno lasciato fare solo durante il primo giorno e sul finale del terzo. Nonostante le condizioni non ottimali questo test è stato utile anche per trovare il feeling con la squadra. Sono convinto di essere sulla strada giusta, per presentarmi al via della stagione con le carte in regola per potermi giocare i piazzamenti importanti della classifica.”
Carlos Checa: “Abbiamo lavorato bene in questi giorni, e’ stato solo un peccato per il tempo. Un peccato anche per la Pirelli che ci aveva portato qualche nuova soluzione da provare ma siamo riusciti a provarne molto poche. E’ stato comunque un test utile dopo la lunga pausa invernale ma una gran parte del lavoro che avevamo in programma non e‘ stato fatto a causa del maltempo. Mi aiuta il fatto che la base della moto è molto simile a quella di fine anno 2010, ma ci sono alcune cose, come l’elettronica per esempio, per le quali vorrei avere più tempo in pista per prendere veramente confidenza. Quindi speriamo bene per il test di Phillip Island, è un circuito bello che mi piace molto e dove il meteo dovrebbe consentirci di essere più produttivi”.
Maxime Berger: “Oggi il tempo è stato davvero strano. Pioveva e poi compariva il sole, ma proprio quando speravamo che la pista si potesse asciugare ricominciava a piovere. Incredibile. E’ stata la giornata nella quale abbiamo lavorato di meno, però ho continuato a prendere confidenza con il ride by wire e con il traction control e sono riuscito a percorrere una trentina di giri. Inoltre ho potuto aumentare il mio feeling con la moto soprattutto con la pista bagnata. Sono stati tre giorni importanti e spero che ad Aragon si riesca addirittura a fare meglio nei due giorni di test che effettueremo sulla pista spagnola. Non dimentichiamoci poi che in Australia potremo fare altri due giorni di prove e quindi conto di arrivare alla prima gara di Phillip Island nelle migliori condizioni e già in grado di sfruttare il potenziale della mia Ducati 1198”.
Serafino Foti, team manager del BMW Motorrad Italia SBK Team ha dichiarato: “Le condizioni climatiche hanno condizionato i test rallentando sensibilmente il nostro programma di lavoro. Sono situazione non programmabili e ci siamo dovuti adattare al tempo atmosferico. La prossima settimana le casse con le nostre moto partiranno per Phillip Island. Abbiamo molto lavoro da fare e prima della gara abbiamo ancora a disposizione due giorni di test e due di prove; lavoreremo per ottimizzare al meglio il nostro attuale pacchetto tecnico. Sono, invece, soddisfatto della squadra che ha lavorato con grande professionalità mettendo a proprio agio i nostri piloti”.
Jonathan Rea: “Abbiamo girato in pessime condizioni, ma tutto sommato i test sono andati bene. Nel poco tempo a disposizione siamo riusciti a progredire la moto anche se ci sono rimaste delle novità tecniche ancora da provare. Sul bagnato siamo stati molto veloci cosi come sull’asciuto. Il test è stato complessivamente posotivo, dopo l’operazione mi sono trovato a mio agio, la spalla ed il polso hanno ben reagito. Avevo bisogno di girare. Cercherò di farmi trovare preparato per Phillip Island, da martedì infatti riprenderò ad allenarmi.“
Michel Fabrizio: “Sono soddisfatto dei test anche se la pioggia ha rovinato il lavoro. Anche in condizioni difficili siamo riusciti comunque a svolgere un buon lavoro. Ho chiuso 7° ma sono solo staccato di tre decimi dal più veloce. Sono caduto due volte per fortuna senza conseguenze ed i meccanici hanno dovuto lavorare sodo per sistemare la moto. Il motore va bene, ci siamo concentrati sul set-up e settaggi delle sospensioni perchè devo re-imparare a guidare una quattro cilindri dopo anni di bicilindrico. Va bene in curva, è molto agile, ma fatichiamo in uscita. Prima di Phillip Island abbiamo due giornate di prove molto importanti dove speriamo di incontrare il bel tempo.”
Sam Lowes: “Il test è cominciato davvero bene, e abbiamo ottenuto il miglior tempo nel corso della prima giornata. Ieri sono riuscito a girare forte anche sul bagnato, ma oggi le condizioni della pista erano un po’ più insidiose e non è stata una giornata molto proficua. Volevamo completare il programma di lavoro dopo i mesi invernali, comunque non siamo lontano da dove avevamo previsto. Purtroppo ho rimediato una piccola frattura oggi, al piede destro, quando sono caduto ma non è gravissima”.
Luca Scassa: ”Ho faticato un po’ a trovare la posizione in sella, inizialmente le pedane erano un po’ alte e questo non mi ha permesso di sfruttare al meglio la prima giornata di prove. Una volta trovata la mia posizione ho potuto concentrarmi sulla messa a punto. Nonostante le condizioni meteo abbiamo svolto un ottimo lavoro, risultando già alla prima uscita tra i più veloci. Sull’ umido sono riuscito anche a staccare ieri e nella prima sessione di oggi il primo tempo, una soddisfazione in più. Nel test di Phillip Island avrò invece ancora molto lavoro da fare, per poter essere al top anche in condizioni di asciutto, dove devo progredire nel feeling con la moto.”
Chaz Davies: ”Mi sarebbe piaciuto poter disporre di tre giorni di asciutto, ma il lavoro svolto è stato comunque molto utile. Ho avuto modo di apprezzare le caratteristiche di questa moto, con la quale mi sono trovato a mio agio sin dai primi giri. L’R6 ufficiale è decisamente una moto molto potente e maneggevole. Il test di Phillip Island sarà fondamentale per migliorare il set up della moto per essere competitivo fin dalla prima gara”