Motomondiale, la DORNA padrona del Circus. Dov'è la FIM? Appassionati "spremuti"

Di Massimo Falcioni
Pubblicato il 15 feb 2011
Motomondiale, la DORNA padrona del Circus. Dov'è la FIM? Appassionati

Fa piacere sapere che un ingegnere italiano, Corrado Cecchinelli, è stato appena designato dalla Dorna quale “MotoGP director of technology”, cioè supervisore e responsabile degli aspetti tecnici del motomondiale. Perché l’ex manager Ducati (ed ex Piaggio), oltre la MotoGP, si occuperà anche delle altre due categorie: 125 (Moto 3) e Moto 2.

E’ fuori dubbio che, per esperienza e capacità, Cecchinelli svolgerà il suo ruolo nel migliore dei modi. La questione è un’altra: per chi lavora Cecchinelli? Per la Dorna, ovvio. Ma la Dorna non dovrebbe “solo” gestire il motomondiale e lasciare alla FIM … l’onere della “filosofia” del massimo campionato di velocità, con annessi regolamenti ecc.? Evidentemente non è (più) così.

Come spiega Cecchinelli: “Dorna ha ritenuto importante dotarsi di una propria capacità e indipendenza tecnica e ha ritenuto che io potessi occupare questo ruolo in virtù della mia esperienza, ma anche del rispetto reciproco e dell’amicizia che si è instaurata nel corso degli anni”. Bene. Anzi male.

Dorna fa il proprio mestiere. Evidentemente è la FIM (Federazione motociclistica internazionale) che non fa il suo. Passo dopo passo la DORNA è diventata la proprietaria unica ed esclusiva del motomondiale, dettando leggi e regole (vedi la fine della 250, quella prossima della 125 e i motori derivati dalla serie per la MotoGP dal 2012) a proprio uso e consumo.

Non sempre gli interessi di una società come la DORNA, orientata al business, coincidono con gli interessi generali del motociclismo, dove, oltre a Case, Team, piloti, organizzatori, sponsor, media ecc., ci sarebbero anche gli sportivi-“consumatori” davanti alla tv o sugli spalti dei circuiti.

La “torta” del Circus sostanzialmente è formata dall’audiences televisiva (ogni tv paga ingenti somme alla DORNA per i diritti di trasmissione, poi la DORNA distribuisce le varie fette ai Team ecc.), cioè dai telespettatori. Ma questi ultimi, gli appassionati di motociclismo, pagano e basta, non hanno voce in capitolo: limoni da spremere. Quindi non contano niente.

La DORNA fa e disfa, e incassa. Tutti tacciono contenti delle loro briciole o fette di torta erogate da DORNA. La FIM non vede e non sente. Che ne dice la FMI?

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