Dainese Vs. Alpinestars: una sfida tutta italiana a chi veste più piloti... e moto
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Il valzer dei contratti MotoGP, nel 2011, è stato uno dei più caldi della storia della categoria. Cambi di casacca importanti per i più vittoriosi piloti dell’era 800, e se Valentino Rossi e Casey Stoner hanno cambiato i colori della propria tuta, altri come Jorge Lorenzo e Nicky Hayden hanno cambiato tuta, senza cambiare colore.
Alle spalle della più interessante sfida fra piloti e case motociclistiche, c’è anche la sfida tutta italiana dell’abbigliamento sportivo: Dainese Vs. Alpinestars. I due marchi italiani, entrambi veneti, sono i leader nel settore dei capi tecnici e delle tute, così in concorrenza da aver incuriosito molti appassionati in una lotta all’ultima saponetta per accaparrarsi i migliori rider sulla piazza. La sfida dei contratti freschi si è conclusa con un pareggio che ha, forse involontariamente, schierato i due brand.
Alpinestars veste i piloti Yamaha Racing, Dainese veste i piloti Ducati Corse. Jorge Lorenzo è passato al marchio di Asolo (TV) mentre Nicky Hayden ha sposato il brand di Molvena (VI); un particolare probabilmente poco lampante, ma che nella scelta finale influenza molto gli acquirenti. Con questa soluzione, chi compra un prodotto dei due brand non solo si identifica nel pilota che lo indossa, ma arriva anche a scegliere il capo in base alla moto che lo ospita.
Un punto in più a favore di Alpinestars arriva dal team Honda Repsol, che ha tre piloti in griglia, tutti vestiti con il logo trevigiano, mentre nel Team Gresini, Marco Simoncelli veste Dainese, al contrario del suo compagno Hiroshi Aoyama, fedele al marchio Arlen Ness. Gli altri marchi che si vedono in pista sono Rev’it, Berik e Gimoto, ma la sfida in cima, fra i veri leader, è roba per veneti.
Ricapitolando, Alpinestars è Honda e Yamaha, Dainese è Ducati. 2 a 1 e palla al centro. Ovviamente è un caso, i piloti hanno sempre avuto libera scelta per quanto riguarda tuta e casco, ma a seconda di come vanno le vendite quest’anno, con queste involontarie partnership fra moto e tute, potrebbe delinearsi una vera e propria collaborazione sotto contratto fra due realtà finora arrivate a contatto solo grazie al pilota che abbina le due scelte.
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