MotoGP: la Honda va così forte grazie ad un cambio speciale?
Le Honda volano grazie ad un particolare sistema di frizione. Per intenderci, Honda è stata la prima casa motociclistica ad aver introdotto la doppia frizione nel mondo delle due ruote con il DCT, ma sembra che il particolare adottato nella RC212V sia di tutt’altra natura, e assista la cambiata senza l’utilizzo del dispositivo stradale, che ovviamente è vietato nella MotoGP.
Sono rumors che girano da tempo, ma solo in questi giorni si è data finalmente una ufficialità alla questione, grazie ad una dichiarazione di Nagamoto che confessa di avere “qualcosa di nuovo nella frizione”, per poi spulciare nell’analisi di Motocorse che approfondisce uno spunto lanciato da Sportmediaset, riguardo un cambio Seamless, ovvero dotato di ingranaggi che si avvalgono della presenza di ghiere e perni posizionate fra ogni singola marcia, che bloccando la ghiera da un lato e facendo slittare l’altro fino alla posizione corretta della marcia successiva, consentono velocità di cambiata altissime e giri costanti.
Anche noi abbiamo consultato un tecnico di comprovata esperienza, che ci ha parlato di un sistema idraulico capace di gestire il flusso del liquido attraverso due valvole, garantendo la chiusura dei dischi della frizione costante (secondo taratura) qualsiasi sia il movimento del pilota sulla leva al manubrio, questo permetterebbe cambiate sempre regolari e sempre al massimo dell’afficienza.
Stiamo comunque parlando di ipotesi, perchè ancora dalla Honda non confessano. Si limitano a confermare che si tratta di un’espediente legale, che rispetta il regolamento MotoGP in essere, ma senza fornire spunti di riflessione interessanti. Guardando la RC212V, è difficile trovare un dettaglio significativo. Un pulsantino in più, un cavo elettrico di troppo, un tubo idraulico sconosciuto. Niente di tutto ciò, ma HRC non potrà nascondere per molto questo segreto.