SBK: Suzuki subito imprendibili a Portimao

I nuovi arrivati Alex Lowes ed Eugene Laverty subito in testa alla classifica dei tempi nel primo test dell'anno. L'irlandese: "Il duro lavoro inizia a dare i suoi frutti."

Di Adriano Bestetti
Pubblicato il 21 gen 2014
SBK: Suzuki subito imprendibili a Portimao


Piuttosto inaspettatamente, il rinnovato team Crescent Suzuki ha chiuso da dominatore la prima tornata di test SBK dell’anno, piazzando i suoi due nuovi piloti, il vice Campione della serie Eugene Laverty ed il Campione BSB Alex Lowes, ai primi due posti nella graduatoria dei tempi del test di Portimao.

La nuova e prestigiosa line-up piloti del team guidato da Paul Denning ha sicuramente aumentato la pressione e le aspettative attorno alla squadra – chiamata a rifarsi nel 2014 dopo un 2013 francamente al di sotto delle aspettative – ma questo primo riscontro in pista va certamente oltre le più rosee aspettative. D’altro canto, chi si aspettava di vedere la balbettante GSX-R 1000 dello scorso anno (solo 2 podi sul bagnato) subito davanti a tutti nel primo test? Probabilmente nemmeno Laverty e Lowes quando firmarono i rispettivi contratti qualche mese fa…

Che il team Crescent Suzuki intendesse fare subito sul serio quest’anno era comunque evidente. Spronato dal prestigio dei nuovi riders – e con un nuovo title sponsor – il team ha approntato un programma di lavoro decisamente intenso in vista della nuova stagione, che l’ha visto scendere in pista in entrambi i test di apertura ad Almeria e a Portimao (unica squadra del campionato a farlo). A questo va aggiunto il gran lavoro fatto dalla fabbrica in Giappone per aggiornare la Gixer e una campagna acquisti invernale che non si è limitata solamente all’arrivo dei nuovi piloti (in primis con l’ingaggio dell’esperto di elettronica Davide Gentile da Ducati), ma un simile inizio ‘col botto’ non era comunque nelle previsioni.

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Alex Lowes è stato sicuramente il personaggio del weekend. Arrivato nel team con il prestigioso titolo di Campione BSB fresco di conquista, il talentuoso 23enne britannico (gemello dell’iridato WSS Sam Lowes) non sembra averci messo molto ad ambientarsi alla nuova categoria. Su una pista dove non aveva mai girato in precedenza, Lowes ha messo insieme nell’arco di due giorni ben 165 giri (per un totale di circa 725 km) lasciando il Portogallo con il miglior tempo assoluto, 1:42.5. Con queste premesse, le sue considerazioni a fine sessione non possono che essere positive:

“Il test è stato davvero buono. Sto ancora imparando molto riguardo alla moto e, ovviamente, questa era una pista nuova per me, quindi è stato bello poter imparare la pista ed essere comunque veloce! Oggi [ieri] abbiamo fatto un long run, e anche se i tempi sono stati buoni, la cosa più importante è che mi ha fatto guadagnare molta fiducia. Abbiamo raccolto molti dati sulla moto, ma è stato positivo anche per me perchè non ho mai girato sulla distanza di gara dall’ultimo round della BSB. Ho ancora bisogno di migliorarmi e di lavorare sulla moto, ma non dovremmo essere troppo distanti dai migliori!”

“Un grosso grazie al team che ha lavorato davvero duramente, fino a tarda notte, per fare i due test uno dopo l’altro. Mi sembra che siano tutti entusiasti, e andiamo molto d’accordo tra di noi. Sappiamo che dobbiamo lavorare sodo: abbiamo una grande sfida davanti a noi, ed è sempre bello fare un buon lavoro.”

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Eugene Laverty probabilmente non si aspettava di chiudere il test alle spalle del giovane compagno di squadra – che, in fin dei conti, è pur sempre un rookie della categoria – ma il suo bilancio complessivo della trasferta nella penisola iberica non può che essere positivo. Il vice Campione del Mondo, lasciato ‘a piedi’ da Aprilia al termine della scorsa stagione, ha messo in pista la sua solita consistenza anche con la 4-in linea giapponese, chiudendo al primo posto della graduatoria dei tempi nella giornata di domenica (1:43.4) e al secondo ieri grazie al suo 1:42.6. Nella due giorni portoghese, Laverty ha completato 133 giri:

“Sono stati dei buoni test tutto sommato, e questo test in Portogallo è stato il migliore finora. Ieri abbiamo fatto alcuni buoni giri sul bagnato, per capire meglio la moto, e poi, in condizioni di asciutto, il nostro passo è stato veramente buono. Questo dimostra che il lavoro svolto sull’elettronica è stato importante, e che tutto il lavoro fatto finora inizia a dare i suoi frutti.”

“Penso che in molti siano rimasti sorpresi nel vedere me e Alex proprio lì davanti, ma è stato comunque bello ricompensare la squadra perché hanno lavorato davvero sodo negli ultimi due mesi, soprattutto dopo Jerez. Probabilmente, il lavoro che hanno fatto loro in sei settimane la maggior parte delle squadre lo avrebbe completato in sei mesi! Non ci sono state pause, quindi penso che sia stato importante mettere in mostra un potenziale così positivo. Mi trovo bene sulla GSX-R, non vedo l’ora di Phillip Island”.

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