Rossi c'è?
La lunga fase dei test si chiude semplicemente come si era aperta, con un verdetto inequivocabile: dominio Honda, tenuta Yamaha, crisi Ducati. Vedremo fra poche ore, cioè nella prima corsa notturna di domenica a Losail, se quelli espressi nei test sono i reali valori in campo. Ma chi può oggettivamente dubitarne?
Là davanti, indisturbati, volano e bombardano Stoner e Pedrosa, “coperti” dai nostri Simoncelli e Dovizioso, binomio da tener d’occhio. Fra gli “hondisti”, il solo Ben Spies sembra in grado di incunearsi. Questa è la legge dettata oggi dalla Honda che fa prefigurare un inizio di stagione “dittatoriale” da parte della Casa dell’ala dorata, addirittura in grado di mettere sotto sequestro il podio della MotoGP. C’è da capire se Lorenzo fa il sornione, in attesa di giocare tutte le proprie carte, o subisce l’ingombrante presenza del coequipier Ben Spies.
Ma, inutile girarci attorno, la questione delle questione riguarda Valentino Rossi. L’attesa per il binomio tutto italiano, giustificata sì ma anche gonfiata per la legge del marketing, rischia di diventare un boomerang per il nove volte campione del Mondo e per la Casa di Borgo Panigale. Il relativo exploit di De Puniet è la classica eccezione che conferma la regola. In questo caso la regola è la crisi della Ducati, con le due ufficiali di Hayden e Rossi bel oltre il gap di un secondo, un muro che può diventare una maledizione. In questo quadro, le due cadute del campione pesarese sanno di beffa e traducono nel peggior modo la situazione.
Ora non si può e non si deve mettere la croce addosso a un pilota dal valore di Valentino, che certamente è frenato anche da qualche problemino fisico, ma che soprattutto si trova a dover fare i conti con la più brutta situazione della sua fulgida carriera. Non ci si può nascondere dietro a nessuna “scusa” e nemmeno appellarsi ai nove titoli vinti: “hic Rhodus hic salta”, questa era e questa è la legge delle corse.
Spetta a Rossi (e alla Ducati) guardare in faccia la realtà e cercare di porvi rimedio quanto prima. In caso contrario, per il binomio italiano, il futuro prossimo si tinge di tinte fosche. Chi rischia di perdere il sorriso è Valentino: una stagione a rotoli può scaraventarlo dagli altari alla polvere. Nel motociclismo è una storia già vista.