Caro Benzina: il Governo latita, parte la catena della speculazione. In arrivo nuove accise.

Di L. Lallai
Pubblicato il 23 mar 2011
Caro Benzina: il Governo latita, parte la catena della speculazione. In arrivo nuove accise.

Troppi pensieri per il Governo, troppi affari internazionali e interni di primaria importanza per prendere in considerazione l’appello dei consumatori, e tenere a bada la scia speculativa che il rincaro del carburante sta causando in queste ultime settimane. L’Adusbef – Associazione Difesa Utenti Servizi Bancari, Finanziari, Postali, Assicurativi – si inserisce nel grande dibattito sui folli prezzi del carburante per cercare di spronare le istituzioni.

Con gli ultimi rincari, lo Stato ha portato nelle sue casse circa 1,5 miliardi in più, e gongolando evita i confronti diretti lasciando il mercato ad una sorta di anarchia controllata dai petrolieri prima, e dalle banche poi. Di fatto, l’euro forte di quest’ultima settimana la media del litro alla pompa è scesa di circa 1,5 centesimi il prezzo della benzina, ma per recuperare dalla perdita si è aumentato in gran silenzio il prezzo del gasolio.

Nella mattinata di ieri i listini si configuravano così: benzina da 1,551 euro (IP) a 1,564 euro (TotalErg), mentre il gasolio tra 1,454 euro (Esso) e 1,467 euro (Eni). Al sud continuano i prezzi folli, siamo oltre il limite dell’1,60 per la verde e 1,49 per il diesel. Il mancato controllo all’interno del mercato del carburante crea un alibi ai banchieri, che si sentono liberi di speculare sulle materie prime, assicurazioni, alimentazione, tariffe elettriche, servizi bancari, autostrade, trasporti, servizi idrici,tarsu, mutui a tasso variabile, treni, caffè e cioccolata.

Nella giornata di ieri, come vi abbiamo già comunicato, era previsto un incontro fra istituzioni, associazioni dei consumatori e petrolieri. Un dibattito sugli argomenti di cui sopra e sul possibile taglio delle accise che gravano per il 20% su prezzo finale del carburante.

UPDATE dal sito Adoc: L’incontro di ieri è andato peggio del previsto. Nuove accise di 1 o 2 centesimi saranno introdotte per sostenere il settore dello spettacolo, dopo che è stato abolito l’aumento di un euro a biglietto per il cinema. L’Associazione per la Difesa e l’Orientamento dei Consumatori denuncia quest’ultimo colpo un provvedimento assurdo e gravoso per i consumatori… come dargli torto.

Carlo Pileri, Presidente dell’Adoc: “Crediamo che una politica sui carburanti debba essere decisa in maniera strategica e non deve diventare uno strumento per risolvere i problemi, seppure gravi, di altri settori come lo spettacolo. Questo bene, già particolarmente costoso, non può essere utilizzato come forma di finanziamento”.

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