Donington Superpole: bis di Checa (Ducati). Ma in pista (e fuori) scintille roventi Biaggi-Melandri
Il gran freddo di Donington non toglie calore alla Superpole, che si infiamma in pista e fuori. Il cronometro sancisce conferme (gran stoccata di Checa, miglior tempo 1’28.099, che così bissa l’ouverture di Phillip Island) e svela novità di grande rilievo.
Intanto l’acuto di Haslam, che porta in seconda posizione la sua Bmw, in ulteriore costante crescita. Ma soprattutto il gradito ritorno in vetta della Kawasaki, terzo tempo assoluto, con un Sykes davvero temibile, quantomeno nel giro secco. Pare proprio che il lungo calvario della “verdona” sia terminato.
Quindi, la conferma di Smrz, che chiude la prima fila ma che tiene alta, molto alta la bandiera della Ducati, con due sue bicilindriche davanti, aprendo e chiudendo alla grande la prima fila.
Seconda fila occupata quasi interamente dalle Aprilia: ottimo Haga (quinto, ma per il giapponese poteva andare ancora meglio …), poi un Biaggi apparso deconcentrato (con due cadute nelle prove del mattino) e un ritrovato Camier, davanti a Rea, deciso a fare bene ma a non strafare anzitempo.
Quindi due Ducati in prima fila, una Bmw stratosferica, una Kawasaki che ritrova la via del podio (virtuale), tre Aprilia nei primi otto posti, anche se tutte in seconda fila. Honda nella top del Q3 e invece male le Yamaha, con Laverty protagonista di un gran volo in Q1 e Melandri fuori dalle prime due file, out nella Q2.
E qui si innesca l’altro tema caldo della giornata, con Max Biaggi accusato di avere ostacolato due protagonisti: Haga (che lo ha …”salutato” con un gesto delle braccia) e Melandri, appunto, che, senza peli sulla lingua ha attaccato a rasoterra il “corsaro”, definendolo pilota scorretto e malintenzionato.
Non è facile dal’estero giudicare: ma pare proprio che Biaggi non si sia comportato da …”gentiluomo”. Una scorrettezza voluta dal pilota romano o una sbadataggine dovuta da un limite di concentrazione? C’è da sperare che il clima surriscaldato non degeneri domani in corsa.
Cenno finale per Fabrizio, in difficoltà a domare la Suzuki, fuori in Q2, così come Corser. Manca Vermeulen, le cui condizioni fisiche fanno nutrire dubbi su un suo rientro in tempi brevi. Circuito favoloso e i protagonisti dentro un fazzoletto. Gran corsa. Non sarà il freddo a frenare la corsa. Sperando che Giove pluvio non rovini la festa.