La CR&S Duu posa come modella per lo scultore Umberto Cavenago

Di L. Lallai
Pubblicato il 29 mar 2011
La CR&S Duu posa come modella per lo scultore Umberto Cavenago


L’arte cerca sempre altra arte. Il corpo sinuoso di una donna è sempre uno dei soggetti più rappresentati dagli scultori proprio per queste sue naturali forme artistiche, la dolcezza delle curve e la sensualità sono stati d’ispirazione per chissà quanti geni dell’arte. Così come una modella in carne e ossa, la CR&S Duu presta e sue linee all’occhio dello scultore Umberto Cavenago. Arte che crea arte.

Umberto ha voluto reinterpretare le linee della Duu “alla maniera di Fortunato Depero per guidarla nell’astrazione destabilizzandone la percezione”. Non abbiamo minimamente idea di cosa significhi, ma i vocaboli complicati degli artisti sono sempre affascianti. La rappresentazione stilizzata è di stampo futurista, e potrà essere ammirata alla mostra “Il Futuro nelle mani. Artieri domani” allestita alle Officine Grandi Riparazioni di Torino fino al 20 novembre per celebrare l’eccellenza dell’artigianato italiano in occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia.

L’autore parla di colpo di fulmine con la bella donzella milanese: “Quasi per caso ho incontrato la DUU, in una semplice illustrazione. Fantastica! Ho voluto vederla e naturalmente ho conosciuto anche la CR&S: coinvolgenti, visionari e non omologati, mi hanno entusiasmato.” Non è la prima volta che questa moto riceve apprezzamenti dal punto di vista artistico, l’abbiamo vista protagonista in varie esposizioni di arte e design. Il pubblico l’ha premiata con una lista d’attesa che arriva al 2012 per avere un pezzo unico fatto su misura come un abito sartoriale.

CRS stand Eicma 2010
CRS stand Eicma 2010
CRS stand Eicma 2010
CRS stand Eicma 2010
CRS stand Eicma 2010
CRS stand Eicma 2010
CRS stand Eicma 2010
CRS stand Eicma 2010

Roberto Crepaldi, fondatore dell’azienda: “È una moto fatta da motociclisti per i motociclisti, come ogni creazione CR&S. Il piacere estetico è un elemento essenziale in questo settore in cui prevale la pura passione per un oggetto che oggi non è più uno strumento-utility, come può essere uno scooter, ma un bel giocattolo per il tempo libero.

Rispetto alla prima moto con marchio CR&S, con la DUU abbiamo potuto curare ancora di più i particolari estetici perché è stata pensata fin dal suo concepimento per la messa in produzione, mentre nella VUN, nata per le corse, prevale l’esigenza di funzionalità. Anche dal punto di vista delle prestazioni la DUU è concepita per far “divertire” e per suscitare forti emozioni: è la prima cross-over nel campo delle moto perché unisce la guida sportiva e scattante della tradizione europea alla stabilità e alla potenza del motore americano.”

La DUU reinterpretata da Cavenago è ora esposta accanto al primo modello prodotto dall’officina milanese, la VUN, presentata in una versione speciale in livrea tricolore con grafica ispirata alla bandiera della prima Repubblica Italiana (1802-1805), erede della Repubblica Cisalpina. Una scelta in linea con l’attaccamento alla tradizione meccanica milanese che la CR&S ha sempre esibito con orgoglio e ironia, a partire dai nomi delle sue creazioni.

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