John Hopkins di nuovo in BSB per "finire il lavoro"
Il popolare pilota americano torna in pista con il team Tyco Suzuki per conquistare quel titolo che nel 2011 gli sfuggì per soli 6 millesimi di secondo: "Ho ancora qualcosa da dimostrare in BSB"
L’arrivo dell’americano John Hopkins nel team Tyco Suzuki è stata una delle mosse di maggior rilievo nell’ultimo mercato piloti del Campionato British Superbike. Il popolare ‘Hopper’ è stato lontano dalle corse per circa un anno per prendersi la dovuta cura dei numerosi infortuni che ne hanno flagellato l’ultima parte della carriera (in molti si ricorderanno che il californiano arrivò a farsi amputare parte dell’anulare destro per non compromettere la sua partecipazione al Mondiale SBK 2012) ma ora si dice pienamente recuperato e pronto a raccogliere la sfida della BSB.
Nel 2011, Hopkins arrivò a sfiorare il titolo BSB con il team Samsung Crescent Suzuki, arrendendosi per soli due punti all’inglese Tommy Hill (Swan Yamaha) dopo un’ultima gara a Brands Hatch assolutamente al cardiopalma e un ultimo giro fatto di continui sorpassi e controsorpassi tra i due contendenti al titolo. Alla fine, Hill riuscì a precedere lo statunitense per soli 6 millesimi, e proprio per tale margine riuscì così a conquistare il titolo BSB di quell’anno.
Hopkins ha quindi un conto aperto con la BSB, ed il quotato team nord-irlandese potrebbe offrirgli la giusta base per provare a raggiungere il ‘bersaglio grosso’ che gli sfuggì pochi anni fa. In una recente intervista ufficiale, Hopkins ha fatto il punto della situazione prima dell’inizio della stagione, con il primo round del campionato BSB che avrà luogo in Aprile. In primo luogo, il 30enne californiano ha fatto il punto sulla sua situazione fisica:
“La mia forma fisica è ottima, e la mia anca è nella sua forma migliore degli anni, probabilmente sin dal 2008 o 2009. Sono riuscito a fare sessioni di motocross da 30 minuti, e anche quando correvo potevo fare sessioni di 30-40 minuti a pieno ritmo. Quindi, fare poi 45-60 minuti su una moto da corsa su strada non dovrebbe essere affatto un problema.”
“All’inizo sarà un po’ strano in quanto non sono salgo su una moto da corsa da un bel po’ di tempo, quindi il primo giorno sarà dedicato all’ambientamento. Dovrò ricordarmi di mettere il ginocchio giù invece che il piede fuori come faccio in motocross!”
Secondo Hopkins, l’essere rimasto così tanto tempo lontano dalle corse in circuito non dovrebbe penalizzarlo eccessivamente in vista del Campionato BSB, e questo a causa dell’esperienza pregressa in questo campionato:
“Anche se non guida una moto in una competizione da oltre un anno, conosco i circuiti. Nel 2011 non li conoscevo, e alcune di queste piste inglesi possono essere davvero molto insidiose, con diverse curve cieche. Conoscere già i tracciati quest’anno sarà un vantaggio per me, ma non mi faccio illusioni: certamente sarà difficile. C’è sicuramente una forte concorrenza là fuori, ma penso che la Suzuki sia una moto perfettamente in grado di andare a vincere il campionato. E’ questo è il mio obiettivo: vincere il campionato con i ragazzi di Tyco Suzuki”.
Non si può dire che l’obiettivo di Hopkins non sia ambizioso – specialmente considerando il suo periodo di assenza dalle corse – ma lo spessore del team è in effetti quello di una squadra che può puntare al titolo. Il team britannico sta facendo le cose in grande per il 2014, e dopo aver affiancato il due volte campione nazionale australiano Josh Waters a Hopkins per la squadra BSB ha reclutato William Dunlop per la stagione del Road Racing. L’approccio di Hopkins al nuovo anno rispecchia quello ‘battagliero’ della squadra:
“Penso che avessimo il giusto approccio nel 2011, ma avevamo avuto un paio di piccoli guasti meccanici e alcuni problemi con l’elettronica di allora di cui sicuramente non soffriremo nel 2014, ed eviteremo di fare gli stessi errori. So che essere in una squadra supportata dalla fabbrica come Tyco Suzuki mi assicura che la moto sarà ok per raggiungere i nostri obiettivi, e la Suzuki GSX-R 1000 è una moto che conosco bene: è esattamente la moto sulla quale vorrei essere. Il mio approccio sarà lo stesso: andare là fuori, trovarmi a mio agio quanto prima e poi andare a caccia di vittorie, accumulando il maggior numero di podi possibile”.
“Sento di avere ancora qualcosa da dimostrare in British Superbike dopo essere arrivato così vicino a vincere il campionato nel 2011. Sicuramente [quella delusione] mi ha pesato un po’ dopo, quindi non ci sono dubbi sul fatto che mi farebbe davvero piacere vincere il campionato di quest’anno con Tyco Suzuki.”