TEST Ducati Monster 1100 EVO
TEST Ducati Monster 1100 EVO
La Ducati Monster si mantiene in forma nonostante il passare degli anni, confermandosi un’autentica icona per il marchio bolognese, un modello ancora oggi tutt’altro che scontato e intimamente legato alla storia Ducati degli ultimi quindici anni. Da molto tempo infatti la Monster assurge al ruolo di vera best selle della Casa italiana rappresentando un vero volano per le vendite del gruppo. Proprio alla Monster va il merito di aver avvicinato un pubblico quanto mai ampio a quegli aspetti tipici, particolarissimi ed esclusivi delle moto di Borgo Panigale e tutti ben condensate in quest’unico modello.
Una moto la Monster che ormai dal 1993 fonda gran parte del suo successo sulla semplicità costruttiva e su una grande personalità estetica. Da allora sono state immatricolate ben 246.483 Monster in tutto il mondo, incoronandola ovviamente come il modello Ducati più venduto di sempre. La versione 1.100 Evo qui presentata è l’ultima nata della famiglia Monster e adotta il classico motore Desmodue raffreddato ad aria, arricchito da nuove soluzioni meccaniche ed estetiche con l’aggiunta di piccole raffinatezze tecnologiche in tema di sicurezza attiva.
Il suo nome deriva probabilmente dall’espressione di un meccanico Ducati che vedendola prendere forma nelle officine dell’azienda la apostrofò con il nome di “monster” nel tipico accento del dialetto bolognese. Per altri il suo nome proviene dall’interpretazione del primo bozzetto del figlio di uno dei progettisti che qui ritrovava un mostro dei cartoni animati riconducibile alla serie degli “Exogini” (simpatici pupazzetti di gomma tanto in voga tra i bambini di quel periodo).
Tra dilemmi e colorite verità ancora nel 2011 ci troviamo davanti ad un’ennesima versione della moto che nata dalla matita di Galluzzi ha letteralmente inventato il settore delle naked per come lo intendiamo oggi. Arriva così la versione Evo della terza generazione di Monster inaugurata con il nuovo modello nel 2009. Motori 1100 cc Desmodue che propone nuove soluzioni tecnico-estetiche unite a grafiche più ricercate e nuovi dettagli estetici come il doppio silenziatore laterale sovrapposto.
Tecnica – bicilindrico collaudato rivisto nei dettagli
Il suo propulsore è lievitato fino alla cilindrata di 1079cc e grazie alle modifiche introdotte sia sull’aspirazione che sullo scarico, diventa il primo delle “Desmo a due valvole” a raggiungere la potenza di 100 CV a 7500 giri, guadagnando così 5CV rispetto al motore della precedente Moster 1100 “base”.
La coppia è rimasta invariata nel valore massimo, ma viene raggiunto ad un regime leggermente più basso (-250 giri), prediligendo un maggiore tiro ai bassi, sacrificando i regimi più alti.Tutto ciò è stato ottenuto dai tecnici con una rivisitazione della fluidodinamica: valvole con maggiore alzata sia in aspirazione che scarico (+5% in aspirazione e + 4% allo scarico), rivisitati i condotti, la camera di scoppio dotata di singola candela centrale, nuovi pistoni che innalzano il rapporto di compressione (11,3:1 contro 10,7:1 della Monster 1100 base).
Troviamo anche un nuovo volano, di derivazione 848, e nuovo basamento realizzato con il processo fusorio Vacural che garantisce un netto miglioramento delle caratteristiche di resistenza e rigidità del pezzo, oltre a pregevoli cover laterali in lega di magnesio. Nuovo è l’impianto di scarico; impianto 2-1-2 che ora si avvale di un doppio silenziatore laterale sovrapposto e gusci in alluminio (ricordando un po’ quello dalla Monster S2R 800 del 2004). Questo nuovo sistema di scarico è dotato di doppia sonda lambda, catalizzatore e di una valvola allo scarico che fa buona guardia sui decibel.
Ciclistica collaudata, elettronica nuova
Si chiama Safety Pack e, come dice il nome, è il pacchetto sicurezza che Ducati offre con questa nuova Evo. Troviamo i sistemi ABS e DTC che operano grazie alle ruote foniche poste sui mozzi ruota e le centraline poste sotto al serbatoio (ABS) e nella zona del sottosella (DTC). Il DTC, che su questa moto è di serie, opera su 4 livelli di intervento a scelta del pilota. Completa il quadro tecnico, un impianto frenante composto da doppio disco anteriore da 320 mm e pinza Brembo a 4 pistoncini, servito da una pompa radiale ad alta efficienza; al posteriore singolo disco da 245 e pinza a doppio pistoncino.
Per il modello Evo, Ducati, ha rivisto alcune misure fondamentali a favore di un migliore efficacia nelle guida. Rispetto al modello base, è stato rivisto il triangolo di seduta per una guida più confortevole anche con passeggero, manubrio più alto di 20mm, sella ridisegnata e più alta , e comodi appigli posteriori per il passeggero. Nella zona posteriore troviamo la predisposizione per il montaggio di un bauletto oltre al portatarga regolabile.
La ciclistica si avvale di un telaio con parte anteriore a traliccio imbullonato nella zona posteriore a piastre in alluminio. La forcella è una Marzocchi da 43mm di diametro completamente regolabile così come l’ammortizzatore posteriore. Nuovi i cerchi in lega d’alluminio a dieci razze, leggeri ed eleganti che, abbinati ai nuovi pneumatici Pirelli Diablo Rosso II di primo equipaggiamento fanno delle Evo un mezzo divertente e molto maneggevole nella guida.
Dinamica
Una Monster che riscopre la sua anima più sportiva la 1100 Evo rinverdendo quei connotati di derivazione racing che hanno fatto la fortuna dei primi modelli della serie. Maneggevole e molto precisa, stabile e capace di angoli di piega simili a quelli di una sportiva la nuova Evo sfodera un comportamento neutro e molto sincero sia in inserimento che in percorrenza di curva, ben assecondata da sospensioni dalla taratura mediamente rigida e da una sella sportiva e anche un po’ dura che trasmette al pilota tutte le informazioni sul reale grip tra pneumatico e asfalto.
Il contraltare di tanta sportività risiede nel comfort limitato complice anche la poca protezione aerodinamica imprescindibile su una moto naked di tal fattezza. Le asperità stradali vengono filtrate solo in parte ma tutto questo regala alla Monster una fantastica reattività, sia in inserimento di curva che nei rapidi cambi di direzione regalando al pilota una sensazione di controllo e di integrazione totale con il mezzo sconosciuta alla maggior parte delle concorrenti. Guidare per il piacere di farlo, questa la filosofia imperante che si apprezza rapidamente una volta in sella all’ultima nata di Casa Ducati.
Per lei colori frizzanti, un look moderno e sbarazzino, attuale e modaiolo nonostante il passare degli anni per un classico che sa rinnovarsi ogni anno pur restando in fondo sempre uguale a se stesso e senza mai tradire la sua anima primogenita. Divertente sin dai primi metri mette in luce un tipo di guida che sa avvolgere e integrare il suo pilota con quel suo stile tipicamente Made in Italy.
Il motore spinge con decisione solo dopo i 3.500 giri questo perché gli interventi all’alimentazione e alla distribuzione fanno spostare la coppia massima leggermente più in alto a vantaggio della potenza che raggiunge valori superiori rispetto al passato. Se da un lato questo obbliga ad un maggiore utilizzo del cambio dall’altro offre una esperienza di guisa più partecipe e professionale che sarà senza dubbio apprezzata dai motociclisti più esperti ed esigenti in termini di guida sportiva.
Infine il controllo della trazione ben integrato con il sistema ABS aggiunge sicurezza attiva al comportamento della nuova Monster evitando così spiacevoli e inattesi bloccaggi della ruota anteriore o improvvise perdite di aderenza di quella posteriore.
Le grafiche disponibili prevedono la colorazione rossa con banda bianca e quella nera con banda grigia a queste si affiancano due interessanti versioni “replica Moto GP” con livrea Valentino Rossi e Nicky Hayden, il prezzo forse un pò alto è stato fissato in 11.690 Euro chiavi in mano.
Piace e non piace
Piace
Estetica e finiture
Blasone e carisma del marchio
Precisione di guida
Maneggevolezza
Capacità di piega
Non piace
Arco di utilizzo migliorabile
Comfort limitato
Scheda Tecnica
Motore Bicilindrico a L,
distribuzione Desmodromica 2 valvole per cilindro,
raffreddamento ad aria
CILINDRATA 1078 cc
ALESAGGIO X CORSA 98 x 71.5 mm
COMPRESSIONE 11.3:1
POTENZA 100 CV (73.5kW) @ 7500 giri/min
COPPIA 103 Nm (10.5 kgm) @ 6000 giri/min
ALIMENTAZIONE Iniezione elettronica Siemens corpo farfallato 45 mm
SCARICO Impianto di scarico ‘2 in 1 in 2’ alleggerito, con catalizzatore e due sonde lambda. Due silenziatori in aluminio
CAMBIO 6 marce
RAPPORTI 1=37/15 2=30/17 3=27/20 4=24/22 5=23/24 6=24/28
TRASMISSIONE PRIMARIA Ingranaggi a denti dritti; Rapporto 1,84:1
TRASMISSIONE SECONDARIA Catena; Pignone 15; Corona 39
FRIZIONE Multidisco in bagno d’olio con comando idraulico
Emissioni Euro 3
Telaio
Traliccio in tubi di acciaio
INTERASSE 1450 mm
INCLINAZIONE CANNOTTO 24°
SOSPENSIONE ANTERIORE Forcella Marzocchi a steli rovesciati da 43mm, completamente regolabile
ESCURSIONE RUOTA ANTERIORE 130 mm
RUOTA ANTERIORE Lega leggera a 10 razze 3,50 x17
PNEUMATICO ANTERIORE 120/70 ZR17 Pirelli Diablo Rosso II
SOSPENSIONE POSTERIORE Progressiva con monoammortizzatore Sachs regolabile nel precarico e in estensione
ESCURSIONE RUOTA POSTERIORE 148 mm
RUOTA POSTERIORE Lega leggera a 10 razze 5,50 x17
PNEUMATICO POSTERIORE 180/55 ZR17 Pirelli Diablo Rosso II
FRENO ANTERIORE 2 dischi da 320 mm, pinza radiale a 4 pistoncini con ABS
FRENO POSTERIORE Disco da 245 mm, pinza a 2 pistoncini con ABS
CAPACITÀ SERBATOIO CARBURANTE 13.5 l
PESO A SECCO 169 kg
STRUMENTI Cruscotto digitale con: contachilometri, contagiri, orologio, intervalli manutenzione, temperatura olio, trip fuel, cronometro, spia pressione olio, spia riserva, spia frecce, spia folle, spia over rev, spia ABS, DTC, immobilizer. Predisposizione per sistema acquisizione dati (DDA)
GARANZIA 2 anni chilometraggio illimitato
COLORE PRINCIPALE (TELAIO/CERCHI) Red with white stripe (rosso / nero) – Diamond Black with Racing grey stripe (racing gray / nero)
VERSIONE Biposto
ALTEZZA SELLA 810 mm
Prezzo a partire da 11.690€ Chiavi in mano
Tester: Lorenzo Baroni
Photo credits: Ducati Press – Milagro – Tino Martino – Gigi Soldano – Marco Campelli – Thomas Maccabelli
Location: Sicilia on Closed Road