Caro Benzina: le associazioni, "calino i prezzi di 7 centesimi"

Di L. Lallai
Pubblicato il 20 apr 2011
Caro Benzina: le associazioni,

Da qualche giorno non sentivamo parlare di benzina, ma tutti noi ci siamo accorti che i prezzi alla pompa continuano ad essere altalenanti e sempre troppo alti. Con una situazione di stallo del prezzo di barile e benzina a livello industriale, la Federconsumatori, affiancata dalla Adusbef, ha preso in mano un po’ di dati e ha puntato nuovamente il dito contro il governo.

Si è confrontato l’andamento del costo del petrolio in euro al barile e le variazioni del costo industriale della benzina (cioè al netto delle tasse). Oggi il costo del petrolio è pari a 76-78 euro al barile, ed il costo industriale della benzina si attesta a 70-72 centesimi di euro al litro. Un livello simile del petrolio si registrava nell’agosto 2008 (77-79 euro al barile), periodo in cui, però, il costo industriale della benzina era di 65-66 centesimi di euro al litro.

Ad un livello di costo quasi paritario, si ha una differenza di ben 7 centesimi rispetto al 2008, soldi in più che ovviamente va nelle casse dello stato senza una giustificazione, aggravando sugli automobilisti con una media di 240 euro in più annui, per i soli costi diretti. La situazione ovviamente è stata messa per l’ennesima volta all’attenzione del governo.

“Vorremmo sapere chi si accaparra questi 7 centesimi in più al litro? Non vorremmo che questi servissero a pagare una minore produttività del processo di raffinazione causata da una minore domanda di mercato che si è registrata in questi ultimi anni. Non dimentichiamo, infatti, che 7 centesimi sono esattamente 3 miliardi e 192 milioni di euro annui di maggiori entrate per la filiera petrolifera. A questi si aggiungono i guadagni dello Stato che, grazie all’aumento dovuto all’Iva, incasserà 2 miliardi e 124 milioni in più all’anno”.

Voi che dite? il governo darà una risposta esaustiva o continuerà ad ignorare la questione? Ricordiamoci che l’ultimo inconto delle associazioni con i ministri, in cui si richiedeva il taglio delle accise, ha portato ad un’aumento di 2 cent al litro, come accisa per lo sviluppo dello spettacolo.

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