Tuta e stivali di De Angelis, Poggiali e Marchetti all'asta per l'Onlus Di.Di.

I piloti Alex De Angelis, Manuel Poggiali e Dario Marchetti hanno donato tuta e stivali alla Onlus Diversamente Disabili. L’asta su eBay si concluderà al Motodays di Roma

Di Gianluca
Pubblicato il 27 feb 2014
Tuta e stivali di De Angelis, Poggiali e Marchetti all'asta per l'Onlus Di.Di.


Alcuni piloti hanno aderito ai progetti della Onlus Di.Di, l’associazione che riunisce i motociclisti artolesi o portatori di protesi. Per appoggiare e sostenere i progetti della Onlus Di.Di è partita una asta benefica su eBay grazie ad alcuni capi di abbigliamento tecnico che sono stati donati da tre piloti: Alex De Angelis (pilota sanmarinese del Team Tasca Racing Moto2), Manuel Poggiali (pilota sanmarinese due volte campione del mondo, nel 2001 in classe 125 e nel 2003 nella classe 250) e Dario Marchetti (pilota endurance e collaudatore).

All’asta su eBay si possono acquistare: la tuta intera in pelle Rewin del vicecampione del mondo Alex De Angelis, gli stivali Dainese del due volte iridato Manuel Poggiali e quelli TCX del pilota gare di endurance Dario Marchetti. Il prezzo base parte da € 700,00 per la tuta e da € 100,00 per gli stivali. L’asta si concluderà venerdì 7 marzo e la consegna degli oggetti si svolgerà alla Fiera di Roma, in occasione di Motodays, il Salone della Moto e dello Scooter più importante del Centro-Sud in programma nella capitala dal 6 al 9 marzo prossimi. Il biglietto d’ingresso lo offrirà la Onlus Di.Di.

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De Angelis, Poggiali e Marchetti, che sostengono la Onlus Di.Di. fin dalla loro fondazione, avvenuta nel febbraio dello scorso anno. Questo il commento di Alex De Angelis portacolori del Team Tasca Racing Moto2:

“Sono veramente sorpreso di vedere quanta forza ci sia in Emiliano e Matteo. Con la loro grinta i ragazzi del Team Di.Di. fanno capire che non ci si deve arrendere mai davanti a niente, e che anche le prove più difficili della vita vanno superate con coraggio. Le emozioni di guidare una moto si sperimentano soltanto in sella e immagino che loro le vivano all’ennesima potenza, perché le hanno riconquistate. La decisione di tornare a correre in pista la dice davvero lunga sulla loro passione. L’idea di un campionato per disabili nel mondo delle moto sarà per molti un grande stimolo a tornare in sella”.

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