Dovizioso velocissimo a Sepang con la Ducati: "Siamo andati davvero forte!"
Il Ducati Team chiude il secondo test IRTA di Sepang e ufficializza la svolta 'Open'. Dall'Igna: "Avere la possibilità di modificare il motore è fondamentale."
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Il Ducati Team ha sicuramente concluso in modo positivo il secondo test MotoGP dell’anno a Sepang, con Andrea Dovizioso ottimo terzo con Cal Crutchlow ottavo, ma la notizia del giorno è ovviamente l’ufficializzazione del cambio di ‘status’ del team ‘factory’ di Borgo Panigale, che nel 2014 aderirà alla nuova classe ‘Open’, con tutti i pro e i contro che questo comporta.
Nella giornata di oggi, sia Dovizioso che Crutchlow hanno anche girato con software e hardware Dorna/Magneti Marelli, obbligatori per gli aderenti al regolamento tecnico della classe ‘Open’ in MotoGP, e a fine giornata è stato confrmato che entrambi i piloti disputeranno il prossimo campionato del mondo in questa configurazione. Per Ducati si tratta chiaramente di una scommessa bella e coraggiosa, ed il tempo non tarderà molto a provarne o smentirne la bontà.
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Naturalmente, Andrea Dovizioso è rimasto particolarmente soddisfatto del suo tempo di oggi, il migliore mai ottenuto dal forlivese su questa pista: il suo 2:00.067 lo ha infatti catapultato a meno di un decimo di secondo dai due piloti più veloci dei test, Valentino Rossi (Yamaha Factory Racing) e Dani Pedrosa (Honda Repsol), e ora l’italiano può guardare con fiducia al test della prossima settimana a Phillip Island (3-5 Marzo), riservato solo ai team ufficiali delle tre case impegnate in MotoGP:
“Sono veramente molto contento: partiamo da Sepang confermando tutti i miglioramenti che avevamo già verificato tre settimane fa. Sono riuscito a fare un gran bel tempo, il migliore in assoluto per me su questo tracciato, soprattutto in considerazione del fatto che le condizioni della pista erano peggiori rispetto a Sepang1. Questo vuol dire che siamo andati davvero forte! Abbiamo fatto anche un long-run di quattordici giri e sono contento anche del risultato ottenuto in questa occasione. In questo momento probabilmente non possiamo ancora competere con i primi, perché non riusciamo a tenere sempre questo passo, ma siamo riusciti davvero a migliorare tantissimo in questo test.”
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Cal Crutchlow era partito un po’ in sordina in questa seconda tornata di test malese, ma nel corso dei tre giorni ha mostrato notevoli progressi che gli hanno consentito di familiarizzare ulteriormente con la sua nuova moto. Il britannico oggi ha terminato il test all’8° posto con il crono di 2’00.790, dichiarandosi piuttosto soddisfatto:
“Ovviamente per me la situazione in questo test di Sepang era diversa rispetto a quella a cui ero abituato nel passato, e quindi credo che Dovi sia riuscito a sfruttare i tre giorni meglio di me, in quanto lui ha girato con una moto che conosceva già. Per me però va bene così e sono piuttosto soddisfatto dei miei risultati. Ho girato costantemente con un passo simile a quello di Dovi con gomme usate, ma non all’inizio delle mie uscite perché non avevo il feeling giusto per spingere subito forte e trovare il grip sufficiente. Dobbiamo assolutamente migliorare questo aspetto in vista delle qualifiche e delle gare. In generale abbiamo fatto buoni progressi, provando tantissimo materiale, che è la cosa più importante, e iniziando a capire il comportamento della moto con i diversi set-up. Adesso non vedo l’ora di andare in un altro circuito e di provare soluzioni nuove.”
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Anche il programma di lavoro portato avanti a Sepang dal collaudatore Michele Pirro (oggi 16° a +2.030) è stato certamente molto importante per rafforzare le convinzioni dell’Ing.Gigi Dall’Igna, e il nuovo boss del Reparto Corse Ducati ha poi spiegato a fine giornata le motivazioni che hanno portato alla svolta ‘Open’ della scuderia bolognese:
“Per Ducati è veramente importante continuare il lavoro di sviluppo della GP14 e abbiamo sicuramente fatto dei miglioramenti durante questo test, così come in quello precedente. Il gap che ci separa dai nostri avversari è però ancora molto grande, e quindi avere la possibilità durante la stagione di modificare il nostro motore è una cosa fondamentale per noi. Per questo motivo abbiamo scelto l’opzione Open, condividendo la scelta con i nostri piloti: Andrea e Cal si fidano molto di tutto lo staff tecnico di Ducati Corse e quindi hanno accettato la nostra decisione senza esitazione”.
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