Intervista a Troy Bayliss: "non tornerò a correre"
Intervista a Troy Bayliss realizzata nella SBK di Monza
“Guidare la moto in pista è per me una droga, non potrei farne a meno. E’ come un ago iniettato nelle vene che mi fa sentire vivo.”
In occasione del round italiano di Monza del Mondiale Superbike era presente nel paddock anche il grande e indimenticato Troy Bayliss. Ecco cosa ha dichiarato Troy nel faccia a faccia tenuto nel paddock di Monza con Kevin Allen che in Superbike cura la comunicazione di Pirelli.
Il 2008 è stato per te l’ultimo anno in superbike, ma cosa fa Troy Bayliss oggi?
La gente penserà che mi annoio o che ho poco da fare, ma in realtà sono pieno di impegni. Ho da poco cominciato la collaborazione con DRE (Ducati Riding Experience) come istruttore in pista. La prima tappa ad Imola è stata un successo con tutti i posti assegnati; visto il successo dell’iniziativa abbiamo deciso di aprire una nuova scuola in Australia, TroyBaylissExperience.com.au, grazie all’appoggio di Ducati, Pirelli ed altri sponsor amici. Inoltre sono impegnato allo sviluppo della nuova superbike che dovrebbe correre il prossimo anno.
Pensi sia cambiata la Superbike da quando hai lasciato?
Non vedo grossi cambiamenti se non il fatto che la mia squadra non sia più presente in pista. Ma i team cosidetti “satellite” dispongono comunque di una moto competitiva, come da tradizione Ducati che ha sempre fornito moto veloci e performanti anche alle squadre non ufficiali.
Cosa puoi dirci sull’evoluzione delle gomme Pirelli dall’anno del tuo rientro, il 2006, ad oggi?
“Quando Pirelli entrò in Superbike, nel 2004, io ero in MotoGp. Quando tornai le trovai ad un buon livello di sviluppo. All’inizio ero un po’ preoccupato, non ero sicuro di adattarmi in fretta alla moto con le nuove coperture. Ma rimasi piacevolmente sorpreso quando mi resi conto che il feeling con la moto, grazie anche a quelle gomme, fu subito molto buono.
Che impressioni hai avuto nel ritornare a Monza? (ricordiamo che sull’asfalto di Monza, Bayliss si presentò al mondo della Superbike con un gran sorpasso in staccata in fondo al rettilineo di partenza quando passò ben tre piloti in frenata n.d.r.)
Ogni volta che torno in Italia, ed in particolare a Monza, vivo dei sentimenti speciali. L’ultima volta che vi ho corso, nel 2008, ci tenevo a chiudere con una doppia vittoria, ma purtroppo non è accaduto. E’ un posto per me speciale, sia per l’atmosfera che si respira, sia per il tracciato che reputo uno dei più belli dove guidare una moto da corsa
Pensi di tornare a correre in Superbike il prossimo anno?
La cosa mi piacerebbe molto, sto sviluppando da tempo la nuova Ducati Superbike 2012 e faccio ottimi tempi e sono più in forma del solito. Senza infortuni e incidenti infatti il mio fisico funziona meglio e anche il mio modo di guidare beneficia. Ma ho promesso a mia moglie che avrei smesso e l’ho fatto, non posso tornare indietro, infatti mi sto dedicando alla mia famiglia e per lei sarebbe insopportabile dover tornare ad una vita sempre in giro per il mondo, dormendo senza fissa dimora in un posto diverso tutte le settimane, con i mie figli che non potrebbero stare con noi per non rinunciare alla scuola e soprattutto con l’ansia continua che io possa farmi male.