La parola ai protagonisti. Biaggi: "provo solo una gran delusione". Dall'Igna: "Max non ha tratto alcun vantaggio"
La evidente superiorità di Max Biaggi e dell’Aprilia nell’appuntamento monzese del Mondiale Superbike, è vanificata da una pesantissima decisione della Direzione Gara. Una penalità di ride-through priva pilota e squadra di una vittoria certa e influenza pesantemente la classifica mondiale.
Dopo aver recuperato punti importantissimi sul capoclassifica mondiale Carlos Checa col secondo posto di Gara 1, Max Biaggi è partito in Gara 2 deciso a non perdere l’occasione di vincere. In pochi giri il Campione del Mondo in carica ha fatto il vuoto alle sue spalle lasciando gli avversari a lottare per le posizioni di rincalzo. Ma un taglio del Corsaro alla prima variante all’undicesimo giro ha convinto la Direzione Gara a infliggere al pilota col numero 1 sulla carena una penalità di ride-through. Un provvedimento che ha relegato Max al dodicesimo posto privandolo di una vittoria certa e meritata. Max ha poi chiuso in coraggiosa rimonta all’ottavo posto.
“In questo momento provo solo una grande delusione – ha dichiarato Max Biaggi – per me e per tutto il team, ci siamo preparati al meglio e mi sembra che la pista lo abbia dimostrato. Non posso che accettare questa durissima decisione rimproverandomi solo di non avere avuto la scaltrezza di non toccare quella riga. Ora dobbiamo ritrovare subito la concentrazione per le prossime gare, il campionato è lungo”.
Il commento a un weekend che ha comunque visto il team Aprilia Alitalia confermare la sua forza di squadrone Campione del Mondo in carica, è affidato a Gigi Dall’Igna, direttore tecnico e sportivo di Aprilia: “Gli organi giudicanti sono lì per prendere decisioni, a noi tocca rispettarle e dunque non possiamo che accettare la penalità che i giudici ci hanno inflitto. Ma non possiamo tacere che, da un punto di vista strettamente sportivo, Max non ha tratto alcun vantaggio cronometrico dal taglio alla variante. Un problema che ha costretto Max a cercare di non cadere e rientrare in pista a 330 km/h: una condizione ben difficile per cercare anche di evitare una striscia dipinta per terra. Il dispiacere è grande anche per l’eccellente lavoro che tutto il team ha svolto per presentarci al meglio a questo appuntamento”.
Weekend sfortunato anche per Leon Camier che, chiusa Gara 1 con un anonimo ottavo piazzamento, è partito fortissimo in Gara 2 fino a conquistare il secondo posto, alle spalle di Biaggi. Posizione che l’inglese ha difeso con autorevolezza fino al settimo giro quando una scivolata alla seconda curva di Lesmo lo ha messo fuorigioco.