WSBK: Carlos Checa limita i danni, "conoscevamo i nostri limiti, siamo comunque soddisfatti"
Il circuito di Monza è fatto di lughi tratti da percorrere a manetta spalancata, curve dalla velocità di percorrenza elevata e poche ma violente staccate. Una pista così, in un teatro come la Superbike moderna, non aiuta i team che corrono con moto Ducati, e fra questi c’è anche Althea Racing, leader di campionato con Carlos Checa, che conclude le due manches con un nono e un decimo posto.
Tutti si aspettavano prestazioni deludenti, e per la prima volta il rider spagnolo ha giocato in difesa, con l’unico scopo di perdere il meno puti possibile. A fine giornata, la squadra ha ritirato le proprie strutture con ancora 27 punti di vantaggio sul più vicino inseguitore (Marco Melandri) e questo basta per mantenere il sorriso sul volto di pilota e team manager. Più di così era difficile fare. Se aggiungiamo anche una buona dose di sfortuna, con la rottura del motore all’ultimo giro e il traguardo tagliato per un soffio, possiamo considerare il risultato al limite fra accettabile e positivo:
Checa commenta: “Siamo soddisfatti perche’ eravamo consapevoli delle nostre limitazioni prima di arrivare qui a Monza e sapevamo che lottare per il podio sarebbe stato molto difficile. In gara 1, ho dovuto spingere cosi’ tanto sul rettilineo che forse ho forzato un po’ la gomma e negli ultimi giri ho sofferto un calo delle prestazioni degli pneumatici che purtroppo non mi ha permesso di chiudere davanti a Camier. Nella seconda manche avevo un buon ritmo fino a tre giri dalla fine quando all’improvviso ho sofferto un problema al motore che mi ha rallentato tanto.
A quel punto speravo solo di finire la gara. Ho concluso nono e poi decimo nella seconda manche e, tutto sommato, questi sono buon punti per noi qui a Monza. Partiamo dalla pista lombarda con ancora 27 punti di vantaggio e questo, a dire la verita’, mi sorprende. Siamo molto contenti e adesso concentriamoci sulla prossima gara a Miller, una pista dove spero di poter fare due ottime gare.”