Giorgio Barbier parla del nuovo pneumatico Pirelli Diablo Superbike Tricolore
Giorgio Barbier, Responsabile attività sportive Pirelli moto, intervistato a Monza parla del nuovo pneumatico Pirelli Diablo Superbike Tricolore
Pirelli è tornata sul circuito di casa a pochi chilometri dalla sede del suo quartier generale con una novità: un pneumatico bi-mescola per la Superpole identificato dalle strisce tricolori e dall’etichetta “150th Italy” per celebrare l’anniversario dell’Unità d’Italia. Vi proponiamo una intervista con Giorgio Barbier, Responsabile attività sportive Pirelli moto, nella quale ci svela alcuni dettagli dello sviluppo apportato ai pneuamtici da gara e poi riversato anche su quelli stradali che si susseguono in una evoluzione continua del battistrada, della carcassa e delle mescole.
In occasione dell’appuntamento di Monza, la Superpole è diventata ancor più interessante quando Max Biaggi (Aprilia) ha fatto registrare sul circuito di Monza con le sue Diablo Superbike la migliore velocità media (204.4 km) mai realizzata nella storia della WSBK, fermando così il cronometro sul tempo di 1’41.745, che diventa il nuovo record della pista. Pirelli ha fornito durante il week end un totale di 4.600 pneumatici suddivisi in 3 anteriori e 2 posteriori a bimescola per la classe SBK e 3 anteriori e 3 posteriori per la SSP, con la classe regina costretta ad utilizzare la bimescola per gestire le curve e l’elevatissima velocità imposta dal circuito brianzolo.
Purtroppo, delle due soluzioni posteriori proposte basandosi sui dati dello scorso anno, la gomma morbida (A) non era la più adatta a garantire le migliori prestazioni per l’intera gara, dal momento che le temperature dell’asfalto si sono attestate su circa 40-45°C. La gara 1 della SBK ha visto ben 10 piloti preferire la gomma mid-soft (SC2), 6 piloti la morbida (SC1) e quattro hanno scelto invece la nuova soluzione mid-soft. La gara ha regalato numerosi sorpassi e di duelli avvincenti terminando con un podio a tre composto da Yamaha, Aprilia e BMW, con Fabrizio su Suzuki che ha fatto registrare il giro più veloce (con un tempo di 1’43.275).
La seconda manche della Superbike così come la gara della classe Supersport sono state dominate dale moto dei rispettivi Tteam Yamaha, con fantastiche prestazioni di Laverty, Melandri (1° e 2° in SBK), e di Davies e Scassa (1° e 2° in SSP). Entrambe le Yamaha R1 SBK sono volate sul rettilineo principale a ben 332.5 km/h, solamente mezzo chilometro orario al di sotto della velocità massima raggiunta da Biaggi (Aprilia) durante la Superpole. Sebbene Ducati abbia incontrato delle difficoltà durante entrambe le manche della Superbike, la Casa bolognese ha ottenuto una ottima prestazione nella categoria superstock grazie al nuovo record della pista fatto segnare dal pilota romano Davide Giugliano, lo stesso risultato è stato raggiunto anche dalla Yamaha R6 nella categoria STK 600.