Aprilia RSL 750: ipotesi di stile per il ritorno delle sportive stradali

Rendering della Aprilia RSL 750 per un'ipotetica sportiva stradale su base Shiver.

Di L. Lallai
Pubblicato il 12 mag 2011
Aprilia RSL 750: ipotesi di stile per il ritorno delle sportive stradali


Il nostro lettore Umberto si è concentrato sulla realizzazione di un rendering su base Aprilia Shiver, per la realizzazione di una sportiva carenata di media cilindrata pensata per la strada. L’ha ribattezzata RSL 750 Cuvert, ed è un esercizio di stile davvero interessante, più per quello che rappresenterebbe attualmente una simile realizzazione, che per la novità in se.

Quest’anno abbiamo assistito al risorgimento di un’importante sigla: CBR600F. I giapponesi hanno l’occhio lungo, e la proposta rivisitata della storica sportiva carenata arriva per contrastare la crisi del settore delle medie cilindrate supersportive, in forte crisi e destinata a scomparire nei prossimi anni. L’esasperazione della performance e il boom di richieste nella prima metà degli anni ’00, ha condotto il mercato delle medie verso un indirizzo puramente race-spec. Vuoi per la recessione, vuoi per il cambio di mentalità dei motociclisti, questa soluzione non sembra più funzionare e lo sviluppo – come le vendite – procede a rilento.

L’idea di proporre la rinnovata 600F su una base naked come quella della Hornet è stata ampiamente discussa, ma è condivisa da molti. Considerando una base ciclistica non esasperata e un livello di performance più che dignitoso (possiamo tranquillamente dire che le naked moderne sono performanti quanto le sportive di qualche anno fa) ad un prezzo ragionevole, abbiamo sempre avuto sotto gli occhi la ricetta per la perfetta sportiva stradale… L’ipotesi Aprilia RSL 750 segue questo ragionamento; una carena alla naked di ultima generazione e via.

Perchè i costruttori non si sono ancora lanciati? Dopotutto non solo Aprilia, ma anche tutte le giapponesi hanno una naked media dal carattere sportivo, capace di ricalcare queste nuove e semplici regole. Attualmente i concorrenti scrutano il mercato, e osservano con attenzione i risultati che la CBR600F fa segnare in tutta Europa. Basterà un numero di vendite positivo ed una seconda casa che replica il progetto per veder tornare in auge il settore come 15 anni fa e incrociare per le strade più Shiver carenate, Z750 con i semimanubri e GSR750 col cupolino.

La nicchia delle hypersport 600 sicuramente rimarrà, come rimarrà la categoria Supersport nel mondiale Superbike e in tutti i nazionali. L’utente finale avrà così la possibilità di scegliere fra due proposte carenate medie sulla stessa marca, a seconda del fine dell’acquisto. Altra nota positiva: finirà l’epoca degli aggiornamenti annuali che uccidono il mercato dell’usato.

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