Le Mans, prima fila "virtuale" tutta Honda. Stoner dirige l'orchestra. Acuto di Hayden. Rossi "spento"
Metro dopo metro, decimo dopo decimo, Casey Stoner detta subito legge dominando a Le Mans la FP2 e iniziando ancora una volta a ricostruire il non facile e mai scontato percorso verso la vittoria.
L’australiano abbatte con facilità il muro dell’1 e 34, segna senza patemi d’anima il miglior tempo (1’33.782) e soprattutto inanella come niente fosse giri su giri con un passo impensabile per tutti gli altri. Domina, almeno per ora, il “canguro” e dominano le Honda, con la graditissima conferma di Marco Simoncelli, secondo a 4 decimi con una guida “dura”, e con la puntuale presenza in zona podio di Dani Pedrosa, terzo a poco più di sei decimi, nel suo lavoro di limitura per la gara.
Ancora una volta, il trenino delle moto della Casa dell’Ala dorata “perde” Dovizioso, solo sesto, con un gap di oltre 9 decimi. L’italiano è preceduto da Jorge Lorenzo, sempre molto attento e preciso e in costante ascesa, quinto a oltre 8 decimi da Stoner. Alla testa della seconda fila virtuale si è inserito un ritrovato Nicky Hayden, quarto tempo con 870 millesimi di gap. L’americano aggancia sul finale l’ottima posizione, lasciandosi ben dietro il compagno della Ducati, Valentino Rossi, deludente nono con un gap di un secondo e 184 millesimi.
Le quattro cilindri di Borgo Panigale non pare abbiano beneficiato delle ultime annunciate cure ricostituenti: continuano ad arrancare e ad accusare gap sul giro preoccupanti. Spetta domani a Rossi ritrovare quella determinazione e pulizia di guida, oggi smarrite.
In ombra pure Spies e Crutchlow rispettivamente decimo e dodicesimo a +1.194 il primo e a +1.376 il secondo, autore anche di una scivolata. Gli ultimi quattro (Barbera, Bautista, Elias e Abraham) viaggiano con distacchi pesanti, da due secondi a due secondi e mezzo. Capirossi tredicesimo. Domani è un altro giorno. O forse no, a Le Mans.