Il ritorno del 2T nel Motocross: intervista ad Andrea Barbieri - F.M.I.
Ai nostri microfoni Andrea Barbieri, Coordinatore FMI del Campionato Italiano Motocross. Abbiamo chiesto alcune delucidazioni sull'introduzione della classe 300 2 tempi all'interno della classe MX1 del Campionato Italiano Motocross 2014.
Nel mese di ottobre 2013, in occasione del 67° Motocross delle Nazioni, il Presidente di Youthstream Giuseppe Luongo ha presentato il nuovo Campionato Europeo Motocross riservato alle moto 300 cc 2 tempi alla presenza del Presidente della FIM, Vito Ippolito. Questo nuovo campionato, che inizierà proprio nel 2014, comprenderà sette rounds che serviranno principalmente come “test” per questa nuova categoria. Ogni singolo round si comporrà due gare da 25 minuti e due giri.
Questa importante novità sarà presente anche all’interno del Campionato Italiano Motocross 2014, dove la categoria 300 2 tempi gareggerà in contemporanea con la categoria MX1, ma con classifica a parte che designerà a fine campionato il Campione in carica.
Il ritorno del due tempi nel mondo del Motocross è un avvenimento che ha riempito di gioia il cuore di migliaia di appassionati dei “motori a miscela”. Abbiamo così voluto approfondire l’argomento contattando il Coordinatore FMI del Campionato Italiano Motocross, Andrea Barbieri. Il Dott. Barbieri ha risposto alle nostre domande mostrando molto entusiasmo nei confronti di questa importante novità lasciando trapelare, attraverso le sue parole, una passione ritrovata dopo tanti anni di predominio del 4 tempi.
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Dottor Barbieri, quando si è cominciato a parlare del ritorno del due tempi e in particolare della classe 300?
Da qualche anno le classi 2t stanno tornando in auge, specialmente perché i costi di gestione rispetto al 4t sono dimezzati. Per la classe 300, visto l’arrivo di questa classe all’interno del Campionato Europeo, ho ben pensato di inserirla all’interno del nostro campionato proprio per poter alimentare lo sviluppo del due tempi e per permettere ai nuovi talenti di affrontare le gare senza costi di manutenzione elevati.
Durante l’ultimo round degli Internazionali d’Italia MX 2014 a Montevarchi, abbiamo visto trionfare un italiano in questa classe. Come ha valutato la prestazione di Deny Philippaerts in sella alla Beta Boano?
Assolutamente in maniera molto positiva, visto che il pilota non era più abituato ai ritmi del Motocross. Un pilota che arriva dal mondo dell’enduro deve riprendere il giusto ritmo prima di tornare ad affrontare manche da oltre 35 minuti, quindi Deny è stato molto bravo.
Nel panorama europeo e italiano del Motocross, com’è stata accolta questa novità del ritorno del due tempi?
A prescindere dalla classe e dalla cilindrata è stato accolta molto bene perché anche nella classe 125 del Campionato Italiano Junior ci sono più di 80 iscritti nonostante le gare inizino fra tre settimane. Per quanto riguarda la classe 300, è una tappa fondamentale per i piloti che vorranno cimentarsi all’interno del campionato europeo, pertanto aspettiamo e vediamo cosa succede.
Abbiamo visto che ad ottobre, KTM, Husqvarna e TM hanno aderito a questa importante novità. Poi è arrivata anche Beta Boano. Crede che l’introduzione di questa nuova classe possa spingere le altre aziende (come Honda e Yamaha) a investire nuovamente nel due tempi?
Si, pensavo che Beta partecipasse all’Italiano Motocross 2014, ma la moto non era ancora pronta quindi ci sarà solo qualche apparizione sporadica nel 2014. Si prepareranno con un modello da cross a tutti gli effetti già dal prossimo anno. Per quanto riguarda i due colossi nipponici, credo proprio che a loro non interessi il mercato europeo del Motocross, loro mirano più all’America dove il 4 tempi è ormai affermato da anni. Però penso che qui da noi, visti i costi di gestione di un motore 4 tempi, le case torneranno a spingere sul 2 tempi e io, che devo guardare alla mia Italia, devo cercare di incentivare il più possibile questo aspetto!
Quindi pensa che case specialistiche nell’off-road come TM e Beta potranno tornare ad investire sul due tempi e poter competere con KTM che si è ormai affermato come colosso nel fuoristrada?
Assolutamente penso proprio di si, adesso vediamo un po’ come TM e Beta affronteranno questo primo anno di sviluppo. Credo che nel complesso le case faranno uno sforzo per poter competere per il titolo di Campione nella classe 300 2T.
Come mai è stata scelta la cilindrata 300 e non quella 250 come un tempo?
300 cc è il limite della classe, un limite conforme a quello del Campionato Europeo. Ovviamente, chi vorrà, potrà iscriversi al campionato cimentandosi anche con una 250, visto che alla fine la differenza di potenza con la 300 cc è solo di qualche cavallo. Come sappiamo, nel Motocross, il pilota conta il 70% e il restante 30% è affidato alla moto.
Questa classe ha dovuto subire delle modifiche per attenersi alle normative anti-inquinamento?
No assolutamente, poiché al momento le moto in gara sono pochissime quindi è quasi come se non ci fossero, pertanto non possiamo parlare di restrizioni per quanto riguarda l’inquinamento atmosferico da parte delle moto dotate di motore due tempi.
Pensa che il titolo di Campione in questa classe potrà valere quanto un titolo MX1 in futuro?
Bisogna vedere l’evoluzione e la spinta che le case daranno a questa nuova classe. Se avrà un buon riscontro da parte dell’Europa, penso proprio che in futuro ci sarà un nuovo Cairoli della classe 300 2T.