MotoGP, Ducati Team all'attacco: "Solo la gara ci dirà a che punto siamo"
Dopo la presentazione a Monaco di Baviera, il Ducati Team ha incontrato il pubblico italiano negli studi Sky di Milano. Dall'Igna: "Stiamo meglio di quanto mi aspettassi, ma i test non dicono sempre la verità..."
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Un paio di giorni dopo al presentazione ufficiale all’Audi Forum di Monaco di Baviera – in omaggio alla proprietà Audi – il Ducati Team MotoGP ha incontrato la stampa italiana negli studi Sky Italia di Milano, alla quale hanno presenziato i piloti Andera Dovizioso e Cal Crutchlow, il Direttore Sportivo Paolo Ciabatti e il nuovo Direttore Generale di Ducati Corse, l’Ing.Luigi Dall’Igna, l’‘uomo della provvidenza’ scelto dai vertici di Borgo Panigale per restituire smalto sportivo alle ‘Rosse’ bolognesi. Non poteva mancare naturalmente la nuova Desmosedici GP14, che sotto i riflettori dello studio Sky ha sfoggiato la sua nuova livrea con verniciatura opaca dove il ‘bianco’ ha aumentato la sua presenza a discapito del ‘rosso’.
Con i giornalisti Sky Davide Camicioli e Biagio Maglienti a fare gli onori di casa, i quattro protagonisti della Conferenza Stampa sono andati a fare il punto della situazione a ormai una settimana dall’inizio del primo weekend di gara della stagione, il GP del Qatar del 23 Marzo, le cui prime ‘libere’ sono in programma già nella serata del prossimo giovedì. Il primo a prendere la parola è stato Paolo Ciabatti, che ha inquadrato così la situazione del team alla vigilia della stagione 2014:
“Arriviamo da tre anni difficili, nei quali i risultati sono stati al di sotto delle attese, e questo ci ha portato ad operare dei cambiamenti importanti. Il più importante riguarda naturalmente l’arrivo di Gigi [Dall’Igna], ma ci sono stati anche altri cambiamenti riguardo ad altre aree della nostra struttura. Quello su cui possiamo già contare è un gruppo unito, solido. Sicuramente abbiamo le risorse e tutto quello che ci serve per arrivare a chiudere il ‘gap’ che ci separa dai nostri ‘competitors’. Per adesso i test sono andati bene, ora ci sarà da vedere come andremo in gara.”
MotoGP 2014 – Galleria Presentazione Ducati Team Milano
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L’ Ingegner Dall’Igna è ovviamente ben consapevole del suo ruolo da ‘salvatore della patria’, e nei suoi primi mesi ‘in carica’ sembra aver già impartito maggiore fiducia in tutto l’ambiente. La decisione di aderire alla nuova ‘classe Open’ della MotoGP porta la sua firma, e al di là delle valutazioni soggettive sulla questione, bisogna riconoscere che, tutto d’un tratto, quella che si preannunciava per il Ducati Team come l’ennesima stagione di transizione ha immediatamente e radicalmente cambiato prospettiva. Anche alla luce dei risultati ottenuti nei test invernali, il 2014 diventa ora un’annata in cui sarà verosimilmente possibile puntare a risultati più importanti rispetto alle prime previsioni. Dall’Igna ha così descritto il suo primo periodo di lavoro al timone di Ducati Corse:
“In Ducati ho trovato esattamente quello che mi aspettavo, ovvero una struttira di primo livello sia a livello tecnico che umano. Secondo me mancava qualcosa a livello organizzativo, che abbiamo provveduto a sistemare, e per ora mi sono limitato ad aggiungere qualche piccola idea a livello tecnico. Dal mio punto di vista, fino a questo momento abbiamo fatto il miglior lavoro che avremmo potuto fare. Devo dire che la nostra attuale situazione è già meglio di quella che mi sarei aspettato. I test sono andati bene, ma i test non dicono sempre la verità. Saranno le gare a dirci veramente a che punto siamo.”
MotoGP 2014 – Galleria Presentazione Ducati Team Milano
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“Ho tanti anni di esperienza nelle corse e mi sono tolto diverse soddisfazioni, ma quella con Ducati per me è la sfida più difficile, perchè non ho mai vinto un titolo in MotoGP. E’ una nuova sfida nel campionato più competitivo di tutti, ma cercare nuove e più grandi sfide è nella natura stessa del mio lavoro. Anzi, più si presenta difficile, maggiore è la voglia di vincerla.”
“La moto che ho trovato quando sono arrivato era molto accurata in tutti i dettagli: elettronica, telaio, pezzi in carbonio etc, come mi sarei aspettato. Per ora mi sono limitato a piccoli interventi, che comunque hanno portato a delle differenze rispetto a prima. E’ una moto che propone sfide tecniche di un livello superiore. Anche per questo abbiamo aderito alla classe Open, per poter portare avanti il suo sviluppo. Il punto è che noio abbiamo uno svantaggio da recuperare rispetto agli altri, e per far questo occorre poter fare delle modifiche, specialmente al motore. Questo non lo puoi fare con il regolamento ‘Factory’, ed è un discorso incompatibile con le nostre esigenze di recuperare terreno.”
MotoGP 2014 – Galleria Presentazione Ducati Team Milano
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La decisione del Ducati Team di aderire al regolamento ‘Open’ ha innescato qualche piccola polemica negli ambienti della MotoGP, con qualche accusa più o meno velata a Ducati di aver ‘tradito’ lo spirito del nuovo regolamento (con la classe ‘Open’ che si proponeva in qualche modo di avvantaggiare i team privati nei confronti dei più ‘abbienti’ team ufficiali). Pochi giorni dopo, il CEO di Dorna Carmelo Ezpeleta preannunciava alla stampa spagnola il probabile avvento della nuova classe ‘Factory 2’, creata appositamente per Ducati. A tal proposito, Paolo Ciabatti ha sottolineato l’assoluta legittimità della ‘svolta’ Ducati:
“Sappiamo che c’è stata qualche polemica a riguardo, ma il regolamento era chiaro. Per tutti. Noi ce lo siamo guardato e letto bene, e diceva che tuti i team avrebbero dovuto comunicare entro fine Marzo se avessero voluto partecipare aderendo al regolamento ‘Factory’ oppure alle ‘Open’. Noi abbiamo fatto una serie di valutazioni abbiamo e poi abbiamo scelto l’opzione ‘Open’. Come l’abbiamo fatto noi, potevano farlo anche gli altri. E non mi si può venire a dire che è stata una sorpresa, visto che era già un po’ che se ne parlava [prima dell’ufficializzazione al termine del secondo test di Sepang]. Adesso vedremo di capire cosa succederà con questa possibile nuova classe ‘Factory 2’.”
“Noi non riusciamo a capire queste polemiche, visto che il regolamento era chiaro. Adesso speriamo che FIM e Dorna prendano una decisione ferma e definitiva a riguardo, visto che il Mondiale inizia tra una settimana.”
MotoGP 2014 – Galleria Presentazione Ducati Team Milano
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La scorsa settimana, quando Ezpeleta confidò allo spagnolo AS il progetto per l’introduzione dell’ennesima sub-classe ‘Factory 2′ – che si sarebbe dovuto approvare ieri in un incontro della Grand Prix Commision, anche se al momento non sono ancora state rilasciate note ufficiali a riguardo – il boss di Dorna aveva parlato di una riduzione della capacità del serbatoio da 24 a 22.5 litri e del decurtamento dei motori disponibili per stagione da 12 a 9. Dall’Igna non ha gradito l’ennesima capriola regolamentare degli organizzatori, ma ha comunque precisato:
“La ‘Factory 2’ non esiste ancora. Al momento si tratta di un’ipotesi al vaglio di chi se ne deve occupare, ma d’altra parte capisco anche le ragioni che hanno portato a questa idea. Le intenzioni di Dorna sono comprensibili, vogliono dividere i team ‘Factory’ [intesi come quelli ufficiali delle case], che ovviamente dispongono di più possibilità e più risorse per lo sviluppo, da quelli per così dire ‘più piccoli’, che hanno anche meno personale a loro disposizione.”
MotoGP 2014 – Galleria Presentazione Ducati Team Milano
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Andrea Dovizioso si appresta a cominciare il suo secondo Mondiale MotoGP da pilota ufficiale Ducati, e dopo la non eccezionale stagione di debutto sulla GP13 – un quarto posto per lui a Le Mans come miglior piazzamento – il suo obiettivo è quello di riportare la ‘Rossa’ nei piani alti della classifica:
“C’è un’aria diversa quest’anno, e finalmente posso dire di riuscire a vedere la luce alla fine del tunnel. L’anno scorso abbiamo lavorato tanto, ma senza trovare i risultati, e per noi è stato frustrante. Quest’anno abbiamo cambiato molte cose, e adesso, secondo me, si lavora con più logica. I risultati dei test sono stati buoni, siamo sicuramente più veloci, ma dobbiamo aspettare le gare per vedere i valori reali: è una cosa che ho già visto e imparato in passato.”
“Con Cal [Crutchlow] ci sarà grossa competizione, ma deve essere così. Siamo già stati compagni di squadra nel 2012 [nel team Yamaha Tech3], ci conosciamo, , ma si tratta di una rivalità positiva, con la quale ci sproniamo a vicenda ad andare più veloce.”
MotoGP 2014 – Galleria Presentazione Ducati Team Milano
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“L’anno scorso prendevamo un secondo e mezzo dai primi, e questo non andava affatto bene. Adesso siamo andati molto bene nei test, ma è meglio restare con i piedi ben piantati per terra. Non credo che in gara saremo da subito così competitivi, perchè in gara devi essere a posto a 360° per essere veloce per tutta la gara. Sulla moto deve essere tutto perfetto. Il punto principale, al momento, è che gli altri consumano meno le gomme, è questo è un aspetto decisivo. Per questo, per adesso, parlare di risultati o obiettivi finali è impossibile. I test sono andati bene, e anche le simulazioni di gara, ma potremo capire dove siamo solo correndo contro gli altri.”
Interrogato sulle prospettive per il Campionato e sulle sue impressioni riguardo gli avversari osservati in pista a Sepang e a Phillip Island, Dovizioso ha risposto:
“Valentino [Rossi] sembra essere migliorato, sembra che abbia ritrovato il feeling con la moto, mentre dovremo vedere a che punto sarà Marquez dopo l’infortunio. Ad ogni modo penso che Lorenzo, Pedrosa e Marquez saranno i più forti, considerando anche che questa era la situazione con cui si è chiusa la scorsa stagione. Noi saremo più indietro, ma non come l’anno scorso. Ridurre un distacco sul giro di un secondo e mezzo in tre mesi è roba da maghi, ma già adesso siamo decisamente meglio rispetto all’anno scorso, e la speranza è quella di riuscire ad avvicinarci al podio.”
MotoGP 2014 – Galleria Presentazione Ducati Team Monaco di Baviera
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Dall’Igna a parte, il britannico Cal Crutchlow è il ‘grande colpo’ della campagna di rafforzamento Ducati per la stagione 2014. Reduce da una stagione 2013 con la quale ha conquistato 2 secondi e 2 terzi posti con la Yamaha M1 del team francese Tech-3 (oltre alle poles di Assen e Brno), l’inglese ha trovato nel Ducati Team i gradi di ‘pilota ufficiale’ che il ritorno di Rossi con la casa dei tre diapason gli aveva precluso (così come a Dovizioso), e le sue aspettative per il nuovo anno sono sicuramente piuttosto alte.
Quando Crutchlow annunciò il suo arrivo a Borgo Panigale, buona parte della stampa britannica aveva criticato la sua scelta alla luce della scarsa competitività della Desmosedici negli ultimi anni, ma con i recenti sviluppi regolamentari e l’adesione del team al regolamento Factory, le cose potrebbero prendere una piega decisamente positiva per il neo-Ducatista. La sua eccitazione in vista della nuova stagione è risultato evidente:
“Sono entusiasta per questa nuova stagione: tutti hanno fatto un ottimo lavoro, quindi speriamo che sia un buon anno. Io personalmente sono soddisfatto. L’obiettivo è quello di essere competitivi in gara, i test sono andati bene ma questo non vuol dire niente. Ci vorrà del tempo per riportare Ducati dove merita di stare, ma noi non vediamo comunque l’ora di iniziare.”
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“Con Andrea [Dovizioso] ci sarà una rivalità positiva, come lo è stata nel 2012. E’ stato lui a chiamare per dirmi che mi voleva in Ducati, mi vuole troppo bene! [Risate]. Abbiamo stili diversi, e questo è proprio quello che serve a Gigi [Dall’Igna] per fare una moto che vada bene anche per altri piloti. Speriamo di essere vicini ai primi. E’ bello correre per Ducati, è un sogno che ho coltivato per anni. Questo è un grande momento nella mia carriera, e finalmente divento un pilota ufficiale.”
“Sarà importante partire bene. L’anno scorso ero forte in qualifica, ma forse dovrò modificare il mio stile di guida per essere più veloce con questa moto. Adesso, per esempio, sembro essere più veloce con gomme usate che non con gomme nuove. Sarà interessante vedere come andranno le cose nella nuova classe ‘Open’, ma non credo che la gomma extra soft ci darà un grande vantaggio.”
“Non dobbiamo interessarci di quello che faranno gli altri piloti, dobbiamo concentrarci su noi stessi. Davanti ci saranno i tre spagnoli dell’anno scorso, più forse un altro paio, e poi ci sarà Vale. Noi dobbiamo rimanere focalizzati solo sul nostro lavoro, cercando di avvicinarci a questo gruppo.”
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Per quanto riguarda la nuova Ducati Desmosedici GP14, Dall’Igna – comprensibilmente – non ha voluto scoprire troppo le carte, confermando comunque di aver proceduto con una graduale evoluzione del progetto:
“Una cosa che non ho voluto fare è stata quella di scartare a priori il lavoro fatto dagli altri. Questo lo considero un errore molto comune tra i progettisti. Alcuni aspetti della moto andavano già bene, altri invece andavano valutati con la dovuta calma. In futuro magari progetteremo qualcosa di diverso e di migliore, ma mantenendo comunque quelli che sono i punti forti della moto attuale. Anche per questo è importante aver aderito alla classe ‘Open’, perchè questo ci darà molta più libertà di azione con lo sviluppo del motore. Secondo le norme previste dal regolamento ‘Factory’, questo sarebbe invece stato impossibile perchè lo sviluppo dei motori sarebbe stato congelato.”
“Poter fare modifiche al motore è importantissimo, non solo per il motore ma anche per la ciclistica. Basti pensare che con il regolamento ‘Factory’ non avremmo potuto modificare neppure i punti di attacco del motore, che ovviamente va a modificare tutta una serie di parametri del telaio e quindi della moto. Poter godere di questo genere di libertà per me è molto importante.”
“Altri piloti della classe ‘Open’ hanno già dimostrato di poter essere molto veloci, ma anche certe simulazioni di gara fatte con moto ‘Open’ hanno dato degli esiti davvero molto interessanti. Secondo me questa categoria ci farà vedere delle sorprese quest’anno, e non mi riferisco solamente alle qualifiche.”
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