SBK, Giulio Bardi: "EBR progetto emozionante ma non facile"

Il Team Manager della neonata squadra americana si dice entusiasta della nuova avventura: "Il nostro obiettivo? Imparare dopo ogni gara”

Di Adriano Bestetti
Pubblicato il 14 mar 2014
SBK, Giulio Bardi:


Una delle più importanti novità del Mondiale Superbike 2014 è rappresentato dall’arrivo della Erik Buell Racing (EBR), prima casa costruttrice americana a partecipare il massimo campionato per derivate di serie. La EBR, sorta dalle ceneri della vecchia Buell per volontà del patron Erik Buell, arriva in SBK forte della partnership col gigante indiano Hero Motocorp e con una moto nuova di zecca, la 1190RX, versione meno raffinata della già collaudata 1190RS ma in grado di essere prodotta nella quantità necessaria per ottenere l’omologazione FIM/Dorna.

Il debutto nel primo round della stagione, il GP d’Australia dello scorso 23 Febbraio, non è stato nulla per cui gridare al miracolo, ma è evidente che una squadra così giovane come il Team Hero EBR, con una moto presentata solo lo scorso autunno e totalmente a digiuno di corse, deve necessariamente passare per un periodo di sviluppo e apprendimento che non può che tradursi con un livello di competitività non eccelso (con velocità di punta in Australia inferiori a quelle delle migliori Supersport).

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I due piloti del team sono gli esperti americani Geoff May e Aaron Yates, che a Phillip Island purtroppo non hanno raccolto nessun punto: il primo si è infortunato nelle libere e non ha corso nessuna delle due manches, il secondo ha raccolto un 17° posto in Gara-1 e un 20° in Gara-2 (cioè ultimo in entrambe) dopo essere partito dal fondo della griglia (a 1″2 dal penultimo).

Per il Team Hero EBR la strada si presenta quindi in salita, ma questi risultati in fondo sono quello che si poteva spettare da un progetto così nuovo. Il Team Manager della scuderia è Giulio Bardi, ex-team manager per Yamaha Italia e negli ultimi anni al servizio dell’organizzazione del Mondiale, che dopo il debutto a Phillip Island ha fatto il punto della situazione in alcune dichiarazioni raccolte dal sito ufficiale del Mondiale:

“È un progetto emozionante, ma di certo non facile. Questo è il Campionato del Mondo, devi correre contro i migliori. È ambizioso, sappiamo che dobbiamo imparare molto e impareremo molto. Ovviamente ci saranno problemi, ma lavoreremo per risolverli e andare avanti. Erik [Buell] è un fanatico delle moto, ha corso in passato ed è nelle corse motociclistiche da sempre. Ha sempre sognato di vedere la sua compagnia in questa realtà e finalmente ci è riuscito. È una nuova moto nel Campionato, non abbiamo dati dallo scorso anno e la moto dovrà migliorare gara dopo gara. Il nostro obiettivo realistico sarà migliorare round dopo round durante la stagione. In altre parole imparare dopo ogni gara”.

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Il pubblico intervenuto al recente Motodays 2014 di Roma (6-9 Marzo), primo in Europa, ha avuto la possibilità di ammirare in prima persona la EBR 1190RX, sia nella sua versione ‘stradale’ che in quella EVO per il Mondiale SBK. In occasione della kermesse capitolina, un gruppo di appassionati della ‘vecchia’ Buell si è addirittura presentato con una striscione di ‘bentornato’ per il brand americano, e la cosa ha ovviamente fatto molto piacere a Edwin Belonje, Managing Director di EBR Europe (il cui quartier generale è stato inaugurato alcune settimane fa in Olanda), che ha così commentato il debutto della ‘nuova’ Buell su suolo europeo:

“Dopo un giro iniziale di ispezione delle concessionarie selezionate in diversi paesi europei, il Motodays di Roma ha rappresentato l’esordio pubblico ufficiale di EBR in Europa. Le due ragioni principali per cui abbiamo scelto il Motodays sono state la forte tradizione che c’è in Italia in fatto di moto sportive in Italia e la tempistica, in quanto era in programma subito prima dell’inizio della stagione motociclistica. “Da allora abbiamo avuto molte conversazioni costruttive con i concessionari interessati, e mi aspetto di essere in grado di designare ufficialmente diversi concessionari EBR nel prossimo futuro. Ciò significa che stiamo facendo grandi progressi nella creazione della nostra rete di concessionari europei.”

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