MotoGP Losail, ancora Espargarò! Open in vetta, big in affanno. Regolamenti “fuffa”?
Ancora tu, Aleix? Insiste a dettar legge lo spagnolo Espargarò che non c’entra niente con gli altri suoi connazionali, i tre moschettieri (Marquez, Lorenzo, Pedrosa) dal palmares ben più lucenti e dalle borse ben più pesanti.
Dove vai, se la Open non ce l’hai? La battuta ci sta, con queste moto (furbata?) che permettono ai piloti di seconda e terza fila di suonarle agli stra-big in sella alle superissime Factory.
Espargarò domina nelle FP3 (1.54.773) così come nella combinata dei tempi, con Dovi con la Ducati (mix) mai così in alto dall’era del …. “canguro” australiano, con Pedrosa, Marquez appollaiati nella seconda fila virtuale in attesa di … capirci qualcosa, con Rossi che si salva per un pelo e accede così dritto dritto alla Q2, con Lorenzo, inferocito (contro chi?) oltre la linea del Piave della top ten, se pur settimo nella FP3.
Nella combinata, terzo Bautista, sesto Smith (gran volo!), settimo Bradl, ottavo Espargarò junior e, dopo Rossi, nono Iannone, con Crutclow (caduto) tredicesimo. Insomma, un gran casino, non solo per effetto della combinata dei tre turni di prove libere cronometrate.
La legge è adesso questa, almeno in prova. In qualifica e in corsa si vedrà. Ezpe(leta) ci metterà una pezza, si dice, in una MotoGP che, sbattuta fra Factory e Open, ha il sapore d’intruglio, se non proprio d’imbroglio, e che dopo le prime due giornate di prove e alla vigilia delle qualifiche di domani, a Losail vede molti visi lunghi e chi gode (Espargarò e il suo team? La Ducati?) lo fa a denti stretti perché non sa se la pacchia durerà.
Che succede? Se questo è lo spettacolo, forse è uno show che sa più di circo equestre che di motomondiale. Qui si gioca a tirar su un polverone per sbaraccare in gara, alla faccia della sicurezza e dei reali valori in campo.
Alla fine (forse) tutte le caselle torneranno ai loro posti o prima o poi agli appassionati non resterà che spegnere la tv e sfogliare l’album dei ricorsi. Chi vivrà vedrà.