TEST Aprilia RS4 125

Abbiamo provato la nuova sportiva 125 made in Noale, ecco come va

Di L. Lallai
Pubblicato il 9 giu 2011
TEST Aprilia RS4 125


Aprilia rivoluziona la sua ottavo di litro. Lo fa profondamente nella ciclistica, nello stile e soprattutto nel motore che diventa 4 tempi come la maggior parte delle ultime proposte 125 del mercato. I tempi cambiano, e le iperspecialistiche e costose 2 tempi sono state frenate da una legge che obbliga i 16enni a guidare moto con non più di 15CV. La conseguenza ovvia è quella di trovare un compromesso fra piacere di guida e estetica aggressiva da un lato, e consumi ridotti con una certa economicità di acquisto e impiego dall’altro.

La RS4 è totalmente differente, ma legata fedelmente ad una tradizione di 125 vittoriose sul mercato e sulle piste. Le varie RS, RSW ed RSA hanno dominato il Motomondiale per anni, con 36 iridi e 286 gran premi conquistati da fine anni ’80 ad oggi. Dal 1993 la RS 125 è stata protagonista del mercato e dei sogni di ogni ragazzino appassionato di moto, per un totale di oltre 100.000 unità vendute in 30 diversi paesi.

Con questa si volta pagina, si apre un nuovo capitolo nella storia delle 125 sportive, relegando alla storia delle due ruote quei monocilindrici puzzolenti, che suonavano come grosse zanzare e che hanno fatto innamorare generazioni di smanettoni in erba. Basta guardarla, la RS4, per capire che l’ispirazione non arriva più dal motomondiale, ma dalla massima categoria delle derivate di serie, dalla sorellona RSV4.

Test Aprilia RS4 125
Test Aprilia RS4 125
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Test Aprilia RS4 125
Test Aprilia RS4 125

RSV4 in scala

Alla prima occhiata, data da una considerevole distanza, è impossibile distinguere la RS4 dalla sorellona Superbike. Le proporzioni, il design degli elementi, il serbatoio e il triplo proiettore anteriore, sono del tutto simili. Avvicinandoci con circospezione, però, notiamo i primi particolari che ne tradiscono la cilindrata, come le ruote di sezione ridotta e lo scarico, posizionato sotto al motore nella 125.

La RS4 è una piccola Superbike in scala, e se consideriamo le già ridotte dimensioni della 1000 V4, la possibilità di confonderle è addirittura maggiore. Una volta seduti in sella, scopriamo che anche le finiture sono in comune. Le plastiche della 125 sono ben accoppiate, il codino sembra realmente preso da una RSV4 e la verniciatura è ben curata (a parte pompa freno anteriore e frizione, decisamente migliorabili), così come risulta pulita la sabbiatura e verniciatura del telaio e i particolari ciclistici, degni di una moto di cubatura maggiore. Strumentazione multifunzione da vera racing replica.

Come il mercato richiede ultimamente, i sedicenni pensano alla prima moto come un esempio di meccanica che li faccia sentire adulti, senza fronzoli da ragazzini o dettagli poco curati. Anche per questo le due colorazioni offerte sono le stesse che troviamo nel catalogo della RSV4, il classico nero/rosso racing Aprilia e il bianco molto elegante, che risalta le linee pulite.

4 tempi si, ma con brio

All’udire il termine “125 4 tempi” il naso si storce automaticamente. E’ difficile assimilare questa caratteristica ad un concetto di divertimento, soprattutto quando parliamo della RS, una moto che ha divertito tantissimo piloti di ogni età con il suo 2 tempi, e ha all’attivo più titoli mondiale che anni di carriera sul mercato.

Monocilindrico 125cc 4 tempi a iniezione elettronica, raffreddato a liquido, con distribuzione a 4 valvole DOHC, con cambio a sei marce e quickshift optional per cambiate senza l’utilizzo della frizione. La meccanica è qualcosa di conosciuto e collaudato, in grado di garantire consumi a dir poco infimi, e ricambiare con la massima performance disponibile per un motore di appena 11kW.

Eppure bisogna provarla, la RS4, per capire che anche con le piccole moto a benzina il divertimento non manca. I 15 cavalli messi a disposizione dalla legge, qui si sentono tutti, e la potenza è spostata verso la zona alta del contagiri, proprio come le moto supersportive: ad un’erogazione leggermente ruvida ai bassi regimi, corrisponde un tiro abbastanza sorprendente sopra i 6.500 g/min e costante fino agli 11.000 del limitatore, con una risposta sempre pronta al gas che crea feeling immediato con il mezzo.

Abbiamo messo il piccolo mono alla frusta nel tortuoso tracciato di Vairano di Vidigulfo, e abbiamo notato come la poca potenza a disposizione non sia un limite nel divertimento. In uscita di curva, con una marcia troppo alta, il motore non ha la tendenza ad “affogare” ma continua a salire di giri seppure sforzando. Basta scalare repentinamente una marcia per ritrovare la spinta necessaria ad arrivare a regime di potenza massima con discreta rapidità.

Aprilia RS4 125 2011
Aprilia RS4 125 2011
Aprilia RS4 125 2011
Aprilia RS4 125 2011
Aprilia RS4 125 2011
Aprilia RS4 125 2011
Aprilia RS4 125 2011
Aprilia RS4 125 2011

Ciclistica da grande

La ciclistica ha più margini di valutazione, essendo l’elemento sul quale i tecnici Aprilia hanno avuto maggior possibilità di intervento per dare un carattere forte alla loro piccola RS4. Il telaio in alluminio a doppio trave è un derivato dell’esperienza del reparto corse con le piccole cilindrate. Per rimarcare il cambiamento radicale che questo modello segna, è stato differenziato dalle progenitrici con una sabbiatura e verniciatura in grigio opaco, non più lucidato a specchio.

In proporzione alla stazza del mezzo, le quote sono ben studiate e perfettamente proporzionate. Anche il forcellone asimmetrico è robusto e oversize rispetto alla cavalleria scaricata, ma contribuisce ad aumentare la qualità del pacchetto. Il braccio di leva, inoltre, è particolarmente lungo, e il fulcro sul telaio è particolarmente avanzato. Ovviamente qui non si hanno problemi di trazione ed anteriore che si alleggerisce, ma suggerisce un curato lavoro di centralizzazione delle masse e ricerca del giusto bilanciamento.

All’anteriore troviamo una forcella upside-down da 41mm, tarata per avere 110mm di escursione, mentre al posteriore l’escursione è di 130mm. Nella versione stradale il setting sembra più optato al comfort che al rigore direzionale, mentre la versione che abbiamo provato sul circuito aveva un assetto decisamente più rigido.

Per concludere la parte ciclistica: le ruote sono in lega leggera a 6 razze, entrambe da 17″ e calzanti pneumatici da 110/80 all’anteriore e 130/70 al posteriore. Sulle versioni provate da noi sono state montate gomme Pirelli Supercorsa ma per la versione di serie le gomme di primo equipaggiamento sono delle Sawa. I freni sono notevoli, con una pinza radiale anteriore Aprilia a 4 pistoncini che stringe un disco singolo da 300mm. Il disco posteriore è da 210mm con pinza a pistoncino singolo.

Ma è divertente?

Decisamente si. Siamo entrati in pista a Vairano in un pomeriggio caldo ma uggioso. Il tracciato molto tortuoso e piccolo è stato il terreno ideale per testare le carattertiche dinamiche della RS4, che si è dimostrata particolarmente a suo agio fra le curve e i rapidi cambi di direzione. La più sorprendente delle caratteristiche è di sicuro il comfort di guida immediato che offre al pilota di media statura, che si trova sopra una moto piccola ma accogliente.

La triangolazione di sella-pedane e semi manubri ricalca in maniera fedele quella di una 600 Supersport. Il corpo riesce ad incastrarsi bene fra sella e cupolino (chi scrive è alto 182cm) lasciando un discreto spazio per i movimenti longitudinali tipici della guida in pista. Pedane decisamente ben posizionate, danno la possibilità di puntare i piedi e agire sulla ciclistica con la forza delle gambe in maniera più che efficiente. Si guida in pratica come una moto grande, e il divertimento è assicurato.

La precisione della ciclistica è qualcosa di altrettanto positivo. Il telaio è l’elemento di maggior qualità su questa motina dalle grandi pretese; riproduce fedelmente il lavoro delle sospensioni e degli pneumatici, garantendo un feeling e una sensazione di stabilità anche nelle situazioni di grande stress, come un cambio di direzione violento, che su questa moto (Che pesa solo 130kg) avviene in maniera fulminea.

Altra nota positiva, il feeling nei curvoni in appoggio, dove l’anteriore rimane saldo e in traiettoria, esattamente dove noi abbiamo deciso di infilarlo. I freni sono altrettanto prestazionali, benchè non abbiamo avuto modo di testarli in condizioni di utilizzo urbano, dove la modulabilità e il mordente a bassa velocità sono elementi importanti.

Aprilia RS4 125 2011
Aprilia RS4 125 2011
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Aprilia RS4 125 2011
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Conclusioni

Menzione finale per un optional mai visto su una 125 a 4 tempi, il quickshift, che su una moto del genere risulta gustoso ma totalmente inutile. i tempi di cambiata ovviamente si riducono ma ai fini dei tempi sul giro o sul piacere di guida cambia poco e nulla. L’attrezzo elettronico (dal costo più che onesto di 90€) sarà invece un elemento importante nelle discussioni al bar della scuola con i vostri compagni, mentre vi bullate dell’elettronica della vostra moto fra una spuma e l’altra.

Come accaduto per KTM, con la 125 Duke, il concetto della 125 a 4 tempi rinasce sotto il leitmotif della qualità e del piacere di guida. Non essendo più una categoria che può puntare sulle prestazioni, le case giocano altre carte per attirare la giovine clientela, e pare ci stia riuscendo alla grande anche Aprilia. Certo, una lacrimuccia in ricordo della cara, vecchia, ricinata e potentissima RS125 degli esordi viene versata, ma sarà piacevole per molti sapere che il due tempi non andrà in pensione, ma verrà affiancato alla proposta RS4 almeno per altri due anni, dicono in Aprilia.

Riservato a papà: i prezzi

Disponibile in concessionaria ad un prezzo di 4.390€ per la 125 e 3.690€ per la 50 (che condivide tutto con la sorella maggiore, tranne il propulsore e l’impianto di scarico). Discreto il catalogo accessori, e tre opzioni per la colorazione: Racing Black, Racing White e SBK Replica, ovvero la livrea della moto campione del mondo con Max Biaggi e il numero 1 sul cupolino.

Pregi e Difetti

Pregi:
Estetica da grande
Ciclistica da grande
Posizione di guida

Difetti:
Finiture di leve e pompa freno migliorabili
Potenza limitata (ma è la legge)
Pneumatici di serie poco adatti ad una sportiva

Aprilia RS4 125 2011
Aprilia RS4 125 2011
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