Aragon, la Superpole parla italiano. Che Melandri! E che Biaggi! Domani gara-show. Mondiale "riaperto"?

Di Massimo Falcioni
Pubblicato il 18 giu 2011
Aragon, la Superpole parla italiano. Che Melandri! E che Biaggi! Domani gara-show. Mondiale


Il sole fa capolino dietro le nuvolaglia ma è Marco Melandri che illumina una Superpole da favola stampando un giro record da incorniciare: 1’57.634. Il pilota della Yamaha, proprio alla fine della Q3, s’aggancia in scia a Max Biaggi, improvvisatosi lepre, e non si fa sfuggire l’occasione centrando così la sua prima qualifica in Sbk.

Applausi a scena aperta per “Macho e applausi anche per il “corsaro”, autore di un gran tempo (1’57.790) e anche fortissimo sul passo gara. Il campione del mondo già nelle ultime libere della mattinata aveva dimostrato il proprio potenziale e quello della sua velocissima Aprilia.

Fiato alle trombe, per ora, per festeggiare i due italiani, che domani apriranno la prima fila. L’Aprilia, grazie a un Camier particolarmente in palla, conquista anche la terza posizione, davanti all’attesissimo Carlos Checa, “solo” quarto ma pronto a sparare domani in gara il suo micidiale colpo in canna.

La Superpole, dopo aver mietuto vittime illustri nelle Q1 e Q2 (Haslam, Corser, Smrz prima, poi Haga e Fabrizio) si è presentata nel round finale con 1 Ducati, 2 Yamaha, 2 Aprilia, 2 Kawasaki, 1 Bmw Italia. Uno schieramento da giganti, con piloti di straordinaria levatura.

Dopo Melandri, Biaggi, Camier e Checa in prima fila, i quattro della seconda fila sono pronti a inserirsi nella lotta per il podio: Laverty, Lascorz, Badovini, Sykes hanno nei rispettivi archi frecce acuminate e … “velenose” per tutti.

La Superpole odierna sembra aver tolto alla Ducati quella superiorità dimostrata (escluso Monza) fin qui e aver riportato un po’ tutti sullo stesso livello. Ma quel che conta è la corsa, la distanza, la tenuta. Si vedrà.

Peccato per le Bmw ufficiali e per le Honda, in forte affanno. La Suzuki paga oggi un errorino di Fabrizio, ma sarà della partita, avanti.

Su un lungo tracciato misto veloce vecchia maniera, particolarmente apprezzato da piloti dalla guida rotonda come Melandri, Biaggi, Checa, la battaglia e lo spettacolo sono assicurati. Anche perchè non mancheranno i terzi incomodi. Non basta che attendere domani. Il mondiale può davvero riaprirsi. E magari .. ripartire.

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