Wsbk, ad Aragon acuto di Max Biaggi. Mondiale riaperto
Nella “tana del lupo”, proprio in terra di Spagna, Max Biaggi centra la prima vittoria stagionale e riapre il mondiale, dato troppo frettolosamente per chiuso. Gara due con primo Biaggi e secondo Melandri, dopo che gara uno si era chiusa a ruoli invertiti, con il campione della Yamaha sul gradino più alto davanti al portacolori dell’ Aprilia.
Le due corse sono state decise dagli errorini dei protagonisti, allo stesso giro, il quindicesimo: in gara uno è stato Biaggi (in testa) a tirare troppo una staccata e allungare, favorendo l’avversario, involatosi poi verso la vittoria. In gara due, stessa sorte per Melandri (in coda a Max) imbarcatosi in staccata e lasciando via libera al campione del mondo in carica. Entrambi i piloti erano “impiccati” e certe sbavature ci stanno.
Gran festa italiana, dunque, con Melandri realtà “pesante” della Sbk e Biaggi che onora il proprio numero uno, in piena credibilità, in cerca del bis iridato. Ieri scrivevamo: “il mondiale si può riaprire”. E Aragon dimostra che così è stato.
Carlos Checa capoclassifica, resta validissimo protagonista. Ma i giochi sono stati riaperti. Lo “zero” di gara uno, causa la caduta del pilota della Ducati (eccesso di foga in fase di inseguimento) e il contentino del terzo posto in gara due, possono adesso togliere serenità e certezze al campione spagnolo.
Checa e la Ducati restano il binomio da battere, ma Biaggi e l’Aprilia sono in grado di giocarsi alla pari e fino alla fine questo avvincente mondiale. Melandri e la Yamaha non sono solo outsider di lusso: sono protagonisti della partita e, quanto meno, possono fare pesare il piatto della bilancia a favore dell’uno o dell’altro dei due contendenti.
Tutto il resto è spettacolo, gran contorno, ma fuori dalla lotta per il titolo. Al suo giro di boa, il mondiale Sbk ha chiarito il quadro: i veri mattatori sono i tre sul podio di gara due ad Aragon. E non è poco.
Aragon – SUPERBIKE – Race 2
1. Max Biaggi (Aprilia Alitalia Racing Team) Aprilia RSV4 Factory 40’04.407
2. Marco Melandri (Yamaha World Superbike Team) Yamaha YZF R1 40’09.216
3. Carlos Checa (Althea Racing) Ducati 1098R 40’11.351
4. Michel Fabrizio (Team Suzuki Alstare) Suzuki GSX-R1000 40’13.408
5. Joan Lascorz (Kawasaki Racing Team) Kawasaki ZX-10R 40’15.969
6. Eugene Laverty (Yamaha World Superbike Team) Yamaha YZF R1 40’18.695
7. Noriyuki Haga (PATA Racing Team Aprilia) Aprilia RSV4 Factory 40’19.545
8. Leon Camier (Aprilia Alitalia Racing Team) Aprilia RSV4 Factory 40’22.067
9. Leon Haslam (BMW Motorrad Motorsport) BMW S1000 RR 40’28.591
10. Ayrton Badovini (BMW Motorrad Italia SBK Team) BMW S1000 RR 40’29.083
11. Sylvain Guintoli (Team Effenbert-Liberty Racing) Ducati 1098R 40’33.707
12. Mark Aitchison (Team Pedercini) Kawasaki ZX-10R 40’37.570
13. Roberto Rolfo (Team Pedercini) Kawasaki ZX-10R 40’42.487
14. Chris Vermeulen (Kawasaki Racing Team) Kawasaki ZX-10R 40’53.449
15. Lorenzo Lanzi (BMW Motorrad Italia SBK Team) BMW S1000 RR 40’57.563
RT. Ruben Xaus (Castrol Honda) Honda CBR1000RR 25’18.247
RT. Tom Sykes (Kawasaki Racing Team Superbike) Kawasaki ZX-10R 12’04.791
RT. Jakub Smrz (Team Effenbert-Liberty Racing) Ducati 1098R 8’16.172
RT. Maxime Berger (Supersonic Racing Team) Ducati 1098R 1’59.159
RT. Troy Corser (BMW Motorrad Motorsport) BMW S1000 RR