Assen, la "prima" di Ben Spies. Stoner allunga ancora in classifica. Podio per Dovizioso. Rossi quarto. Solito Sic
E’ la prima volta di Ben Spies in MotoGP, che proprio sul circuito simbolo del motomondiale passa da giovane promessa di buone speranze a giovane leone vincente. Una vittoria che sancisce la classe e l’autorevolezza di chi, dopo la performance iridata in Sbk e gli alti e bassi nella classe regina, si porta adesso fra gli assoluti protagonisti di una MotoGp in cerca d’autore.
Il merito va anche alla Yamaha, che senza l’incidente iniziale accusato da Lorenzo (comunque autore di un grande inseguimento) avrebbe portato sul podio entrambi i suoi due piloti di punta.
Il secondo posto di Stoner, vista la situazione, vale oro. L’australiano è davvero maturato: ha gestito con autorevolezza la situazione, senza strafare, incrementando il bottino in classifica generale e facendo così un altro passo verso il titolo.
Dovizioso torna ancora una volta sul terzo gradino: poco per chi lo vuole in lotta per la vittoria, ma molto per chi crede che anche così si dimostra la consistenza del valore del pilota di razza.
Abbiamo detto della Yamaha, sempre all’altezza delle situazioni e comunque sempre ai massimi livelli di competitività. Abbiamo detto della Honda, capace di sorridere anche quando non vince, perché dimostra di sapere gestire le situazioni volando verso il titolo.
La Ducati non esce con le bandiere al vento, ma torna con Rossi a conquistare la quarta piazza. Risultato non certo esaltante se pesato con i 30 secondi di distacco da Spies. Ma non disprezzabile se visto nell’ottica di un passaggio utile per fare esperienza con la nuova cavalcatura.
L’exploit non c’è stato e difficilmente ci sarà al Mugello. Resta però aperta la strada della verifica.
E Simoncelli? A parte il nono posto agganciato sotto la bandiera a scacchi, Sic si è ripetuto, con l’ennesima caduta iniziale (causando poi il volo di Lorenzo). Non ci sono scuse da accampare: è un palese errore. Ma Simoncelli non ha bisogno né di reprimende, né di “ritarature”. Al romagnolo serve una corsa normale. E un po’ di fortuna. Il pilota c’è e i risultati verranno.
La MotoGP vista ad Assen non esalta. Ma questa è: prendere o lasciare.
1
SPIES B.
Yamaha Factory Racing
Lap 26
2
STONER C.
Repsol Honda Team
+7.697
3
DOVIZIOSO A.
Repsol Honda Team
+27.506
4
ROSSI V.
Ducati Team
+30.684
5
HAYDEN N.
Ducati Team
+43.172
6
LORENZO J.
Yamaha Factory Racing
+44.536
7
EDWARDS C.
Monster Yamaha Tech 3
+1:08.112
8
AOYAMA H.
+1:10.753
9
SIMONCELLI M.
San Carlo Honda Gresini
+1:24.925
10
ELIAS T.
LCR Honda MotoGP
+1:26.216
11
BAUTISTA A.
Rizla Suzuki MotoGP
+1:38.466
12
BARBERA H.
Mapfre Aspar Team MotoGP
+26.358
13
AKIYOSHI K.
San Carlo Honda Gresini
+1:13.778