Yamaha R1 Superstock: il CIV visto da dentro

Campionato Italiano Velocità raccontato da Sebastiano Zerbo

Di Lorenzo Baroni
Pubblicato il 6 lug 2011
Yamaha R1 Superstock: il CIV visto da dentro


Yamaha Motor Italia ha deciso per il 2011 di supportare nel combattutissimo Campionato italiano Superstock 1000 il Team Trasimeno che schiera così due YZF-R1, una affidata al campione Gianluca Viziello ed una dalla filiale italiana Yamaha ed affidata di volta in volta ad un pilota diverso, selezionato da Yamaha tra le varie testate e magazine italiani in modo da dare la possibilità a giornalisti o collaboratori dallo spirito sportivo di vivere dall’interno un intero round del Campionato italiano Velocità – Categoria Superstock.

La Superstock 1000, presente all’interno del CIV vede nel 2011 ben 30 partenti ogni gara, con una griglia ricca di nomi illustri e piloti di grande esperienza. Tra questi troviamo: Canepa, Corradi, Viziello, Alfonsi, Sassaro, Perotti, Clementi, Magnoni, Petrucci e Della Ceca. Tutti piloti che hanno ben figurato in numerose categorie negli ultimi anni, il livello della competizione è tenuto alto anche da Team importanti e da moto dalle super prestazioni come sono molte delle attuali Superstock.

Nel round di Misano la scelta di Yamaha Italia è caduta proprio su Motoblog regalandoci così la duplice possibilità di avvicinare la formula di questo campionato e toccarne con mano il livello tecnico e prestazionale raggiunto oggi oltre a regalare un week end di gara ad un pilota che non partecipi già a questo campionato. Non scordiamo infatti che il CIV negli ultimi anni è cresciuto molto compiendo grandi passi avanti sia in termini di struttura organizzativa, sia nel numero di piloti in griglia e sia nel livello tecnico dei partecipanti.

Sebastiano Zerbo al CIV - Team Trasimeno Yamaha
Sebastiano Zerbo al CIV - Team Trasimeno Yamaha
Sebastiano Zerbo al CIV - Team Trasimeno Yamaha
Sebastiano Zerbo al CIV - Team Trasimeno Yamaha
Sebastiano Zerbo al CIV - Team Trasimeno Yamaha
Sebastiano Zerbo al CIV - Team Trasimeno Yamaha
Sebastiano Zerbo al CIV - Team Trasimeno Yamaha
Sebastiano Zerbo al CIV - Team Trasimeno Yamaha

Dimostrazione di questo è il grande numero di giovani italiani che disputano il mondiale nelle rispettive categorie Superstock e Supersport con la possibilità di riuscire poi nel grande salto verso la Superbike e seppur con un impegno minore della Case Costruttrici rispetto al blasonatissimo Campionato Inglese (BSB), il CIV offre una rosa di partecipanti che ha oggi poco da invidiare ai campionati di oltre manica. Con l’avvento delle nuove categorie Moto 2 e MotoGP da 1.000cc, queste classi a quattro tempi derivate dalla serie diventano ora propedeutiche anche al passaggio nel Motomondiale. Non è un caso infatti che proprio nella Moto 2 militano oggi numerosi piloti formati in Supersport e Superstock (da Pirro a Soufoglu a Corti).

Nel caso si Motoblog dopo una lunga analisi dei piloti, amici e collaboratori disponibili a gettarsi in questa avventura, la scelta è caduta su un veterano delle corse in Italia, un pilota dalla grande sensibilità, che sa adattarsi rapidamente ai diversi tipi di moto, ottimo collaudatore e anche grande comunicatore fuori dalla pista. Il suo nome è Sebastiano Zerbo, classe 1971, per gli amici Nuccio, il Catanese volante, un uomo che ha legato a doppio nodo la propria vita con quelle delle competizioni motociclistiche italiane.

Inizia a correre poco più che adolescente con tutto ciò che trovava, dalle corse con i cavalli a quelle in scooter, per poi passare alla velocità su pista. Guida giovanissimo moto a quattro tempi di grande cilindrata (a 15 anni era già in gara con una RC30) vince con tutto dalle 125 alle 250 passando per i quattro tempi. Sul suo curriculum sono stampate circa 600 vittorie un pò in tutte le classi apparse in italia negli ultimi 25 anni, un pilota che raramente ha avuto il treno buono, quello di un team vincente che ti apre le porte del circus mondiale, in compenso ha vinto o primeggiato in tutte le gare a cui ha avuto la fortuna di partecipare.

Sebastiano Zerbo al CIV - Team Trasimeno Yamaha
Sebastiano Zerbo al CIV - Team Trasimeno Yamaha
Sebastiano Zerbo al CIV - Team Trasimeno Yamaha
Sebastiano Zerbo al CIV - Team Trasimeno Yamaha
Sebastiano Zerbo al CIV - Team Trasimeno Yamaha
Sebastiano Zerbo al CIV - Team Trasimeno Yamaha
Sebastiano Zerbo al CIV - Team Trasimeno Yamaha
Sebastiano Zerbo al CIV - Team Trasimeno Yamaha
Sebastiano Zerbo al CIV - Team Trasimeno Yamaha
Sebastiano Zerbo al CIV - Team Trasimeno Yamaha

Nel suo palmares figurano trofei e titoli italiani con moto tra le più diverse tra loro, negli ultimi anni partecipa anche a più campionati o trofei arrivando a correre normalmente due gare in un giorno e riuscendo anche in alcuni casi a schierarsi la stessa domenica in tre categorie diverse. Sue circa 310 Pole Position e un album dei ricordi ormai difficile da tenere assieme.
Zerbo ha recentemente preso parte e dominato anche il campionato R Series Cup proprio con una R1, campionato da lui vinto nel 2009, per questo ha accettato di buon grado il nostro invito a disputare il round di Misano.

Giunto in circuito con tutti i piloti già alla loro 3a gara in campionato si è reso rapidamente conto di due fattori: il primo era il livello altissimo della categoria con tempi vicinissimi a quelli fatti segnare dai primi piloti della categoria Superbike, il secondo era che tutti avevano già raggiunto un ottimo feeling e affiatamento con moto e squadra, elementi con i quali lui sarebbe invece entrato in cotatto proprio in quelle ore. Nessuna remora però per il campione siciliano che con la solita passione e buona volontà che lo distingue si è messo al lavoro sulla sua nuova moto (dal momento che quest’anno gareggia nel trofeo Honda sia con la CBR 600 RR che con la Hornet).

Qualche rapida regolazione all’assetto, un ammorbidimento della forcella e un pò di poliuretano per ricorstuire la sua classica posizione in sella che prevede il corpo del pilota quasi bloccato tra serbatoio e codino con poca possibilità di movimento in direzione longitudinale. In questo ricorda un pò Pirovano o altri piloti (solitamente leggeri e minuti) che preferiscono il contatto diretto con la moto e cercano dei punti di appoggio fissi a cui appoggiare il corpo sia in accelerazione che in frenata.

Sebastiano Zerbo al CIV - Team Trasimeno Yamaha
Sebastiano Zerbo al CIV - Team Trasimeno Yamaha
Sebastiano Zerbo al CIV - Team Trasimeno Yamaha
Sebastiano Zerbo al CIV - Team Trasimeno Yamaha
Sebastiano Zerbo al CIV - Team Trasimeno Yamaha
Sebastiano Zerbo al CIV - Team Trasimeno Yamaha

I primi turni di prova aiutano Zerbo a prendere le misure con la moto e la pista e anche a capire che ci sarebbe molto da lavorare per adattare al meglio la moto alle proprie esigenze di guida, ma c’è anche la consapevolezza che questa gara per lui rappresenta una sorta di vacanza, una gara nella quale può permettersi di non pensare assolutamente al risultato, non effettuando poi altre tappe in questa categoria e partecipando con la casacca di wild card e giornalista. L’altro aspetto che fa capire a Nuccio, che per questa volta sarà meglio riporre l’ascia di guerra è il notare la grande competitività di alcune Team e moto, in particolari le BMW S 1000 RR velocissime e legerissime, affiancate dalle immancabili Ducati 1198 R 1.200cc.

Il regolamento Superstock prevede un alleggerimento massimo della moto che non può eccedere i 12Kg rispetto al modello di serie, questo penalizza non poco la R1nella categoria Superstock, perchè proprio nella versione di serie la moto risulta circa 10kg più pesante rispetto alle dirette concorrenti, con in risultato di mantenere in questa categoria il gap di peso di 10kg anche nella versione da corsa. La scelta di Yamaha sulla nuova R1 è stata infatti quella di prediligere un uso stradale e regalare anche un comfort e una facilità di guida superiore rispetto al passato, ma il risultato inevitabile è in questo caso una chiara difficoltà nel realizzare una moto al top in Superstock dove le modifiche rispetto alla moto di serie sono ridotte ai minimi termini.

Abbassata la visiera però Zerbo si mantiene il pilota veloce e preciso che è di solito anche se nelle prime qualifiche è solo 23esimo mentre nelle seconde qualifiche migliora di oltre un secondo ottenendo però solo il diciannovesimo posto in classifica su trenta partenti ma a circa tre secondi dai primi. Qualche giro in più per migliora l’affiatamento con la moto e una regolazione nel warm-up regalano al pilota un passo di passo di gara nettamente migliore che unito ad un’ottima partenza lo portano alla fine del primo giro in ottava posizione poco distante dal gruppetto dei primi. Ma la felicità del Team Trasimeno e la voglia di fare un buon risultato si spegne rapidamente al secondo giro quando a causa di un problema al cambio Zerbo è costretto a riprendere la via dei box con il leveraggio della leva sganciato dal selettore.

Sebastiano Zerbo al CIV - Team Trasimeno Yamaha
Sebastiano Zerbo al CIV - Team Trasimeno Yamaha
Sebastiano Zerbo al CIV - Team Trasimeno Yamaha
Sebastiano Zerbo al CIV - Team Trasimeno Yamaha
Sebastiano Zerbo al CIV - Team Trasimeno Yamaha
Sebastiano Zerbo al CIV - Team Trasimeno Yamaha
Sebastiano Zerbo al CIV - Team Trasimeno Yamaha
Sebastiano Zerbo al CIV - Team Trasimeno Yamaha

La gara viene vinta dalla Ducati di Petrucci davanti al compagno Dalla Ceca (entrambi del Team Barni) con Viziello che giunge ottimo settimo al traguardo. Fortunatamente a Misano si recupera la prima gara di Campionato annullata per maltempo qualche mese prima, resta così la possibilità di rivincita nella seconda gara che si correrà la domenica. I ragazzi del Team Trasimeno lavorano la notte e la mattina per sistemare la moto, la sfortuna infatti finora a voluto che i piloti-giornalisti che si sono avvicendati finora su questa R1 non siano mai riusciti a portare a termine una gara a causa di incidenti in prova o prestazioni che non gli permettevano la qualificazione.

Gli incidenti delle scorse gare hanno in parte segnato anche la moto che ogni tanto si ribella come in questo caso mostrando le “tipiche insofferenze” delle moto gara e regalando scherzetti come nel caso del cambio. Ma la volontà del Team e del pilota superano tutto questo e Nuccio (pur saltando il warm up) si presenta regolarmente in griglia di partenza al via di Gara 2, partenza come al solito decisa che gli consente di scavalcare numerosi piloti, un ritmo di gara costante e veloce gli permette di attestarsi stabilmente in nona posizione due posizioni dietro il suo compagno di squadra Gianluca Viziello. Al quarto giro fa segnare il suo giro veloce ma dal quinto passaggio sopraggiunge nuovamente un problema al cambio, in pratica il dispositivo che permette la cambiata rapida assistita entra in funzione anche quando non si tocca la leva.

Il sistema funziona con un sensore piezoelettrico che si attiva non appena si spinge la leva con il piede, l’attivazione del sensore taglia momentaneamente l’accensione (per tempi di pochi centesimi di secondo) in modo da consentire di passare al rapporto superiore senza chiudere la manopola dell’acceleratore ne azionare la frizione. Accade però in gara che il sensore si attiva anche senza che Zerbo tocchi la leva del cambio, tagliando a volte l’accensione anche in fase di accelerazione e limitando le velocità sui rettilinei.

Sebastiano Zerbo al CIV - Team Trasimeno Yamaha
Sebastiano Zerbo al CIV - Team Trasimeno Yamaha
Sebastiano Zerbo al CIV - Team Trasimeno Yamaha
Sebastiano Zerbo al CIV - Team Trasimeno Yamaha
Sebastiano Zerbo al CIV - Team Trasimeno Yamaha
Sebastiano Zerbo al CIV - Team Trasimeno Yamaha
Sebastiano Zerbo al CIV - Team Trasimeno Yamaha
Sebastiano Zerbo al CIV - Team Trasimeno Yamaha

Questo però non impedisce a Zerbo seppur con un ritmo più alto di percorre i restanti giri della gara e portare al traguardo per la prima volta quest’anno la moto dedicata alla stampa. Il rientro ai box avviene con il Team comunque felice per il modesto sedicesimo posto e con Zerbo che non nasconde la volontà di voler ritornare al più presto nella mischia per regolare alcuni conti lasciati in sospeso sia con il campionato che con il cronometro. Ovviamente da buon combattente Nuccio ha già dimenticato che questa volta lui era solo una wild-card, chiamato a partecipare in veste promozionale a quest’unica gara e non certo un pilota che partecipa a questa categoria. Quindi molto probabilmente in questo caso non ci sarà una prossima volta.

La gara viene vinta da Dalla Ceca davanti a Canepa con Viziello decimo in volata con Fusco e Alfonsi. Inviamo ancora un grazie al caro Zerbo per l’entusiasmo dimostrato in questo week end di gara e per la tua capacità di lanciarti ancora come un adoloscente in qualsiasi sfida ti si ponga di fronte. Un ringraziamento va anche al Team Trasimeno per disponibilità e per il grande lavoro eseguito sulla moto dopo Gara uno.

Sebastiano Zerbo al CIV - Team Trasimeno Yamaha
Sebastiano Zerbo al CIV - Team Trasimeno Yamaha
Sebastiano Zerbo al CIV - Team Trasimeno Yamaha
Sebastiano Zerbo al CIV - Team Trasimeno Yamaha
Sebastiano Zerbo al CIV - Team Trasimeno Yamaha
Sebastiano Zerbo al CIV - Team Trasimeno Yamaha
Sebastiano Zerbo al CIV - Team Trasimeno Yamaha
Sebastiano Zerbo al CIV - Team Trasimeno Yamaha

Viziello torna sulla R1 con il cambio di regolamento in Superstock
Nel 2011 Vizillo (pilota di punta del Team Trasimeno) torna sulla stessa moto che tanti successi gli regalò nell’anno 2004 quando conquistò 4 vittoire nella Coppa del Mondo Superstock e terminò secondo in campionato alle spalle del compagno di squadra Alfonsi. Quell’anno purtroppo Gianluca perse le ultime due gare a causa di un banale incidente in minimoto in cui si ruppe il polso destro. Lo scorso anno Viziello ha in gran parte dominato il campionato italiano Supersport, ma proprio all’ultima gara dopo una “apparente” vittoria del campionato lui e il suo team sono incorsi in una spiacevole squalidica per utilizzare sulla CBR 600 RR le pinze dei freno si del modello di serie ma nella versione ABS, non ancora prevista dalla Fiche di omologazione del campionato italiano. Quest’anno è tornato sulla R1 e combatte nella categoria Superstock pur con qualche inevitabile difficoltà nel confronto ravvicinato con le velocissime Stock marchiate BMW e Ducati.

La grande competitività di questo campionato è legata alla eliminazione del limite massimo di età che ne limitava la partecipazione ai piloti non più giovanissimi, il risultato è che numerosi campioni già affermati e vincenti in altre categorie in passato si sono riversati in questa classe. In passato infatti si poteva partecipare al Campionato Italiano Superstock solo con età inferiore ai 30 anni, mentre nella Coppa del mondo FIM Superstock 1000 l’età doveva essere compresa tra 17 e 24 anni, nel Mondiale dal 2011 il limite massimo è stato spostato fino a 26 anni mentre nell’italiano è stato semplicemnte eliminato qualsiasi limite superiore (stessa scelta viene fatta da anni anche nel British Superstock 1000).

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