Pagelle: Lorenzo "il magnifico", Dovizioso "prezioso", Stoner "leprotto", Sic "camomilla", Rossi (s)contento

Di Massimo Falcioni
Pubblicato il 4 lug 2011
Pagelle: Lorenzo


La corsa: pepatina. Voto 8+. La migliore gara stagionale, sia per la lotta per la vittoria e il podio che per la bagarre a centro gruppo. Mondiale riaperto. Grazie, Mugello! Unico neo: fischi e insulti a Lorenzo sul podio: vergogna!

La Tv: migliorata. Voto 6+. Grazie al sole e grazie allo scenario del Mugello, la tv si è ripresa dal grigiume di Assen. Commento di Italia 1: no comment.

Lorenzo: il magnifico. Voto 10. Il gran lavoro del maiorchino e della Yamaha (voto 10) pagano: trionfo in gara e riapertura della corsa al titolo. Classe e determinazione vincenti.

Dovizioso: sostanzioso. Voto 9. Altro podio e altri punti argentati dal valore dell’oro. Il numero “tre” della Honda (voto 10) diventa per un giorno il numero “uno” e salva l’”onore” degli italiani. Poche storie e molti fatti.

Stoner: leprotto. Voto 8-. L’australiano domina per 17 giri su 23, poi il calo. Gomme o manetta? Danni limitati, ma mezzo passo falso. Il “canguro” è sempre da show, ma non è il “cannibale”.

Spies: sprinteur. Voto 7-. L’americano non bissa la gran giornata di Assen e subisce un gap di 9 secondi dal coéquipier Lorenzo. Ma brucia in volata il Sic e incassa punti.

Simoncelli: camomilla. Voto 6-. Finalmente non fa danni ma neppure exploit. Il Sic si fa condizionare dal recente burrascoso passato. Ora, non deve esagerare all’opposto. Cavallo di razza, non ronzino.

Rossi: (s)contento. Voto 5-. Ottavo round, solita solfa. Pilota solo a sprazzi “deciso” e “convinto” e Ducati (voto 4) in mezzo al guado. Protagonisti sui media, comprimari in pista. Mugello ultima spiaggia o ultimo treno (perso)?

Pedrosa: presente. Voto n.c. Dopo 6 settimane di calvario rientra deciso, stringe i denti e chiude ottavo con tempi sul giro ok. Fra 15 giorni già in lotta con i primi?

Hayden: spaesato. Voto 4. Parte e promette bene l’americano della Ducati factory ma getta tutto alle ortiche con un lungo già al primo giro. O troppo lento, o troppo euforico. Quando il passo giusto?

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