MotoGP Austin, Marquez (Honda), prime prove da marziano. Dovizioso (Ducati) primo dei… “terrestri”. Rossi quinto
No, non siamo sotto i freddi riflettori che illuminano la notte di Losail, qui c’è il sole caldo e il cielo “napoletano” del Texas: due scenari diversi ma con lo stesso protagonista, Marc Marquez.
Il baby campione del mondo si ripete, corre più veloce del cronometro, mattatore indiscusso, imprendibile sin dal primo giorno di prove, come in Qatar. Siamo solo alla fine della prima giornata di prove ma pare proprio di rivedere il solito film, con il giovanissimo fenomeno della Honda che non perdona, sempre solitario al comando di una classifica, certo provvisoria, ma indicatrice degli attuali valori in campo.
Chi lo ferma, questo diavoletto dal sorriso accattivante, capace di fare in pista … semplicemente “numeri” che smontano tutti gli avversari, nessuno escluso?
Per chi non l’avesse ancora capito, Marc Marquez è un tipino che abbassa la visiera del casco, scende in pista e al primo giro lanciato delle FP2 ti stacca subito un perentorio 2’04.716, a un soffio dal suo miglior tempo delle prove della mattinata: 2’04.704. E non è che l’inizio di un valzer inarrestabile: 2’03.825, 2’03.620, 2’03.490. E qui si ferma, per non esagerare.
Dove sono gli altri? Dei “big” solo Pedrosa s’infila al terzo post, proprio nell’ultimo giro alla fine del turno, ma con un gap pesante: +1.133. Fra i due alfieri della Honda – qui più stratosferica che in Qatar – si inserisce Andrea Dovizioso (+1.005), forte, da prima fila virtuale, non più una sorpresa con la Ducati a gonfie vele nel suo vestito su misura dei nuovi regolamenti.
E un’altra Ducati, quella di Iannone apre la seconda fila (+1.179), addirittura davanti a sua maestà Valentino Rossi (+1.303), un gap superiore a quello subito in mattinata (+1.268), ma per il pesarese – impegnatissimo a bissare l’exploit di Losail – la soddisfazione di vedere il compagno di squadra Lorenzo all’ottavo posto (+1.486), a dimostrazione delle difficoltà delle Yamaha factory, almeno oggi.
Fra Rossi e Lorenzo si infilano Espargarò (+1.354) e Bradl (+1.380). Chiude la terza fila virtuale Crutchlow e chiude la top ten Smith: +1.876.
Di giorno si vede meglio e qui in Texas il Qatar è lontano, ben altra pista, ben altre difficoltà sia per i piloti che per le moto. Marquez non ci fa caso, impegnato a fare un’altra cosa, un’ altra corsa. Domani qualifiche, un altro giorno marcato Marquez?